La Polonia non ha fretta di entrare nell’euro
21/06/2014 / L. ZINGALES
Una delle grandi fortune del mio lavoro è che mi permette di incontrare economisti da diverse parti d’Europa e del mondo, mettendomi a contatto con punti di vista molto diversi. Domani su Il Sole 24 Ore racconterò di come, ad una recente conferenza a Londra, mi sono fatto una cultura sulle posizioni inglesi sull’Europa (dell’euro gli inglesi non parlano proprio perché lo considerano un esperimento fallito). Qui invece vorrei raccontare della mia esperienza in Polonia. Sebbene più breve, il mio soggiorno a Varsavia mi ha permesso di apprendere direttamente le posizioni dei polacchi vis-a-vis la moneta unica.
La Polonia si appresta a celebrare i primi 25 anni di libertà dopo due tremende e sanguinarie invasioni: quella nazista e quella sovietica. Non sorprende quindi che, appena caduto il muro di Berlino, la Polonia si sia affrettata ad entrare nella Nato (1999) e poi entusiasticamente (77.5% a favore nel referendum del 2003) nell’Unione Europea. Ma quando si parla dell’euro è un altro discorso.
In teoria l’adesione all’Unione Europea per i nuovi stati membri comporta anche la promessa di entrare nell’euro. Ma tale promessa è condizionata al soddisfacimento dei 5 criteri di Maastricht (inflazione, tassi di interesse, debito, deficit, e fissazione di una banda di oscillazione rispetto all’euro). Oggi la Polonia soddisfa i primi tre, ma non sembra particolarmente ansiosa di soddisfare i rimanenti.
Anche grazie alla valuta nazionale, la Polonia ha evitato le ripercussioni più negative della crisi dell’eurozona. Se la disoccupazione rimane alta (12.7%), il tasso annuale di crescita è stato superiore all’1.6 % in tutti gli ultimi 5 anni (con punte di 4.1% e 4.5% nel 2011 e 2012). L’ultimo sondaggio effettuato nel 2012 indica che il 71% dei polacchi pensa sia negativo per la loro economia adottare l’euro. A differenza dell’Estonia, quindi, la Polonia non ha fretta di entrare nella moneta unica. Avendo totale discrezionalità sul quinto criterio (ovvero quando fissare una banda di oscillazione tra zloty ed euro), la Polonia può rimandare la sua entrata alle calende greche e con tutta probabilità lo farà.
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