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  1. #1
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    Predefinito " La nostra Antieuropa ha il nome di Roma "


    " Contro l'Europa di Parigi, di Mosca, di Ginevra, la nostra Antieuropa ha il nome di Roma.

    Il Fascismo e' antieuropeo poiché il popolo nostro ha raggiunto la sua unita' Spirituale: essa e' profonda data la sua tradizione storica. Il popolo ha una fede comune ed un Capo: Mussolini. Far risorgere i valori dello Spirito e' compito europeo del Fascismo, che nel nome di una funzione Spirituale Romana dovra' vincere il male intimo dell'angosciata Europa: Antieuropa, adunque, Contro-europa per la salvazione dell'occidente Latino e cattolico.

    L'Italia nell'Europa e' la nazione creatrice: e' la nazione madre poiché creo' i primi germi della civilta' moderna. Né si tenti di fare del Mediterraneo un lago gallico e di Roma una succursale di Parigi e Mosca. Dopo l'offensiva comunista e socialista stroncata in Italia dal Fascismo, questa plutocratica e' la piu' pericolosa. Dalla sorte di tale lotta dipende l'avvenire europeo.

    E' giunto il tempo propizio all'Italia per riprendere il primato Spirituale: l'idea di esso maturatasi nel cattolicesimo, insorge nel Fascismo. E' l'insorgere dell'occidente Romano contro l'occidente usurpatore: la supremazia di Parigi e' solo un'apparenza. L'Italia si prepara a svolgere la sua azione di primato "



    Asvero Gravelli, L'idea storica Fascista. Difesa dall'Europa e funzione antieuropea - Antieuropa, aprile 1929, n.1, pp.1-11.

    .

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  2. #2
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    Predefinito Re: " La nostra Antieuropa ha il nome di Roma "

    "Voi sapete che corre un'ora dura per il mondo. Quella civiltà europea che, nata da Roma, prima con la Riforma e poi coll'89, ha successivamente perso, nel lungo cammino dei secoli, molte delle sue caratteristiche, si trova oggi ad un bivio che sta diventando ogni giorno più imperioso. Da una parte, col Fascismo, essa tenta di ritornare alle origini e di riacquistare tutta la potenza della sua luce; dall'altra, col bolscevismo, è tratta a continuare nella china che, staccatala da Roma, l'ha fatta diventare antiromana, anticattolica, antisolare, antimediterranea. La lotta è in atto da tempo ma oggi le maschere stanno per essere gettate e gli sciacalli dell'anarchia e del nichilismo, dell'ateismo e del disordine, dell'anticristo e dell'impudicizia vogliono gettarsi sulla lupa capitolina più che mai salda, per il prestigio e la forza dei Fasci ricuperati. La lotta, che è già affiorata sull'orizzonte dei nostri tempi, non potrà che essere assoluta, intransigente, definitiva: ché è questione di vita o di morte. Non sono infatti solo due principi politici, non sono solo due dottrine, ma sono due sistemi di vita, sono due teoriche diventate vere e proprie fedi politiche - sia che si chiamino, da una parte, Hitler o Salazar o Franco o Degrelle o Roosvelt o Schuschnigg, e dall'altra Stalin o Blum o Eden - che oggi in Europa e nel mondo si combattono per la vita o per la morte. Ecco perché sulle gazzette di ogni paese ora si parla di due mistiche: la nostra e quella bolscevica: Roma o Mosca. Sull'esito di questa lotta noi non abbiamo dubbi: il Duce l'ha preannunciata, l'ha prevista. Ecco perché l'ha attesa, pronto e preparato, e oggi l'Italia delle Camicie Nere è attrezzatissima a difendere, con il suo diritto alla vita e alla potenza, al sole e alla gloria, i diritti della civiltà del lavoro, le prerogative di quella millenaria civiltà mediterranea, che oggi con la rifioritura dei Fasci e delle Corporazioni deve, una volta ancora nella storia del mondo, ridare ordine e giustizia, autorità e gioia all'umanità. Con questa certezza, nella visione precisa dei doveri che, in pace e in guerra, attendono le generazioni di Mussolini che vogliono stare sul piano dell'Impero, la Scuola di Mistica dei GUF inizia il suo corso sul Pensiero e sull'Azione mussoliniana. Sotto quell'insegna che, nell'esaltazione del Duce, innalzammo otto anni or sono e che ha il crisma di Arnaldo, forti della certezza che della dottrina politica dei Fasci e delle Corporazioni ha fatto una dottrina di vita, una coscienza totalitaria e una fede intransigente, in quest'anno XV i giovani della Mistica continuano così a servire, ora sul piano dell'Impero, la Causa del Duce che è la Causa della potenza della civiltà d'Italia e di Roma mediterranea e latina, cattolica e fascista".

    Niccolò Giani, "Generazioni di Mussolini sul piano dell'Impero - La mistica del Fascismo vincerà", Tempo di Mussolini, 1937
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    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

  3. #3
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    Predefinito Re: " La nostra Antieuropa ha il nome di Roma "

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    sulle gazzette di ogni paese ora si parla di due mistiche: la nostra e quella bolscevica: Roma o Mosca. Sull'esito di questa lotta noi non abbiamo dubbi: il Duce l'ha preannunciata, l'ha prevista.
    Bisognerebbe smetterla con la leggenda della catastrofe russa, del caos bolscevico, della rovina di un impero, ecc. La Russia con la rivoluzione dei comunisti ha fatto bene a se stessa, come fece la Francia con la Rivoluzione dei Girondini e dei Giacobini, l' Inghilterra con quella dei Roundheads e dei Levellers, e la Germania con quell' altra degli anabattisti e dei luterani. Noi italiani, che siamo anche noi una rivoluzione - e la maggiore - non possiamo sentirci più vicini a Londra parlamentare e conservatrice, a Parigi democratica e conservatrice che a Mosca comunista... l' AntiRoma c' è ma non è Mosca. Contro Roma, città dell' anima, sta Chicago, capitale del maiale.

    Berto Ricci, "Roba da chiodi" in Il Selvaggio, n. 23, 15 dicembre 1927
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  4. #4
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    Predefinito Re: " La nostra Antieuropa ha il nome di Roma "

    "È il Fascismo che ha spezzato - lo vogliano o non lo vogliano i profittatori della sesta giornata o i facili dimenticoni - la tirannia rossa; è il Fascismo che ha smantellato i fortilizi rossi, fatto crollare gli idoli di creta, disperso gli eroi della Rivoluzione; è il Fascismo soprattutto che ha tenuto vivo lo spirito della vittoria; che ha ridicoleggiato le buffe favole sociali del collettivismo, gabellate agli occhi degli imbecilli come intangibili verità scientifiche; è il Fascismo che ha messo o rimesso nella circolazione dell'intelligenza italiana certi concetti che il secolo democratico e demagogo pareva avesse banditi per sempre: i concetti, cioè, di ordine, di tradizione, di disciplina, di gerarchia, di responsabilità".

    Benito Mussolini, "Politica interna - dopo la visita", Il Popolo d'Italia, 16 aprile 1922
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  5. #5
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    Predefinito Re: " La nostra Antieuropa ha il nome di Roma "

    Per non tralasciare nulla...

    "L'altra potente forza che assedia e minaccia l'Europa è l'America e più propriamente gli Stati Uniti d'America, incoraggiati in ciò dal pensiero anglosassone (...) La Costituzione americana porta al potere, sotto il falso segno della democrazia, vere e proprie oligarchie capitalistiche, che io chiamo plutocrazie. Sono oligarchie di grandi interessi, più che di idee e di princìpi. Esse hanno bisogno di espansione per aumentare i profitti. Non è difficile prevedere che la dottrina di Monroe, avendo già avuto un primo strappo nel 1917‑18, possa venire sostituita da una teoria d'imperialismo. I prodotti americani in crescente misura avranno bisogno di saturare il mondo. Dietro gli affari e a difesa degli affari non sarà poi illogico trovare la torre di una corazzata o le ali di un aeroplano da bombardamento. lo sto molto attento alla espansione dei prodotti americani, non solo, ma anche dei modi americani. È innegabile che fra gli italiani si vanno estendendo certi gusti e certi atteggiamenti degli statunitensi, tutt'altro che consoni al nostro modo di pensare: musiche negriere o troppo yankee, orribili cocktail, i piedi sui tavolini, la gomma da masticare. Sembrano sciocchezze trascurabili, ma incidono nei caratteri e nei gusti (...) A forza di imitare l'americanismo si può perdere la propria personalità. Contro il bolscevismo io ho innalzato i gagliardetti di combattimento fin dal 1919; contro l'americanismo invadente io cercherò di dare un taglio, se sarà necessario, richiamando il popolo italiano a un'autarchia sia economica che spirituale".

    Benito Mussolini, intervista (1932)
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  6. #6
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    Predefinito Re: " La nostra Antieuropa ha il nome di Roma "

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    A forza di imitare l'americanismo si può perdere la propria personalità. Contro il bolscevismo io ho innalzato i gagliardetti di combattimento fin dal 1919; contro l'americanismo invadente io cercherò di dare un taglio, se sarà necessario, richiamando il popolo italiano a un'autarchia sia economica che spirituale
    Il Duce piangerebbe se vedesse che piega ha preso la piaga americanista... - dal Portogallo al Giappone, tutti americanisti.
    Religione per noi significa la dottrina (...) dell'allevamento che renda possibili le anime superiori a spese di quelle inferiori.
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    Predefinito Re: " La nostra Antieuropa ha il nome di Roma "

    "Ecco perché oggi nel mondo si parla di due mistiche. Da una parte la mistica di Roma che è la mistica dello spirito, dietro la quale si allineano le forze che credono e combattono in nome della tradizione europea, in nome della civiltà ariana e mediterranea (...). Dall'altra è la mistica del materialismo, è la cosiddetta civiltà dell'oro, quella che ha rinverdito il mito del toro, che ripete il destino della fenicia e mercante Cartagine, che continua l'89 e il 1917, che dietro la propria bandiera, rossa di sangue e di sacrifici, accomuna la Russia comunista e satrapesca di Stalin alla Francia di Blum e all'Inghilterra dei massoni e degli ebrei. Civiltà Fascista = Civiltà dello spirito: ecco la grande equazione del secolo. Quell'equazione che gli stranieri, quelli che non ci conoscono o ci combattono in buona fede non hanno ancora capito. Per costoro infatti noi siamo stati e siamo ancora violenza e reazione, dittatura e destra, e non hanno saputo comprendere che il manganello e l'olio di ricino sono sacrosanti come le Crociate, che la reazione non era involuzione e regresso ma ritorno ai valori eterni della tradizione mediterranea, che la dittatura non era satrapismo ma restaurazione dello Stato, che la destra non era negazione e vessazione del proletariato ma invece esaltazione del lavoro che è gerarchia, disciplina, ingegno, tecnica, tenacia. Ed è dallo spirito, da questa fondamentale e iniziale posizione della Rivoluzione che scendono, in perfetta coerenza, tutti gli altri principii del Fascismo, tutti quegli indiscutibili punti fermi che nel loro insieme costituiscono la "mistica fascista". Lo spirito non è fede, volontà, azione? Ed è perciò che Mussolini, contro l'ateismo, il fatalismo morale e il determinismo storico, l'irresponsabilità e la viltà del materialismo ha lanciato il trinomio "credere, obbedire e combattere". Lo spirito non è armonia, gerarchia di valori ed equità? Ed è in suo nome che il Duce ha proclamato "ordine, autorità, giustizia" contro il caos dell'egualitarismo, l'anarchia degli abbracciamenti universali e il tallonamento del più forte sul più debole, osannati dal materialismo. Lo spirito, infine, non è superamento del contingente e del mortale, non è differenziazione e organizzazione, tradizione e coordinazione ad un fine, coesistenza ed educazione? Ed ecco che Mussolini ha detto che lo "Stato è un assoluto davanti al quale individui e gruppi sono il relativo", e ancora "tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nulla contro lo Stato". Ma non siamo alla statolatria perché il Duce ha anche affermato: "Valorizzare l'individuo", non l'individualismo però. Conoscendo il Pensiero di Mussolini l'equazione Fascismo-spirito risulta indiscutibile (...). Nei simboli della Croce, dell'Aquila e dei Fasci (...) s'è reincarnata quella civiltà mediterranea che, nel nome di Roma latina e cattolica, ieri ha creato l'Europa e oggi, nel nome del Littorio, deve ridare il nostro continente alla sua tradizione e al compito che gli è assegnato nella vita di questa nostra piccola terra".

    Niccolò Giani, "Civiltà fascista civiltà dello spirito", Gerarchia, luglio 1937
    Ultima modifica di Giò; 21-09-14 alle 13:21
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  8. #8
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    Predefinito Re: " La nostra Antieuropa ha il nome di Roma "

    Citazione Originariamente Scritto da Pestis nigra Visualizza Messaggio
    Il Duce piangerebbe se vedesse che piega ha preso la piaga americanista... - dal Portogallo al Giappone, tutti americanisti.
    io no: io bevo ancora il vino durante i pasti.
    Ultima modifica di paterfamilias; 21-09-14 alle 14:21

 

 

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