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    Predefinito G8,Zampolini davanti ai giudici

    G8,Zampolini davanti ai giudici
    Tira in ballo Bertolaso e Di Pietro


    Nuove rivelazioni dell'architetto Angelo Zampolini in un interrogatorio davanti ai pm di Perugia titolari dell'inchiesta sugli appalti per i Grandi Eventi. All'architetto è stata mostrata ancora la "lista Anemone" e chiesti chiarimenti sugli oltre 350 nomi che vi compaiono. In questo quadro Zampolini avrebbe fatto riferimento a una casa del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, e a due appartamenti presi in affitto da Antonio Di Pietro.


    Zampolini è accusato dai magistrati del capoluogo umbro di aver riciclato denaro che gli inquirenti sospettano provenire da Diego Anemone. Gli aspetti che riguardano il leader dell'Idv, Di Pietro, non verrebbero ritenuti di particolare interesse dagli inquirenti. Nella lista Anemone, Bertolaso viene associato a due appartamenti, uno ai Parioli e l'altro in via Giulia.

    Per quanto riguarda quello ai Parioli, comprato all'inizio del 2000, il capo della Protezione civile in una conferenza stampa a palazzo Chigi ha detto di avere usufruito di lavori di ditte del gruppo Anemone saldando il conto di 20 mila euro con un assegno, la cui copia è stata anche pubblicata sul sito del dipartimento.

    Per la casa di via Giulia, Bertolaso ha sempre detto di non avere proprietà lì e di avere usufruito per un periodo di un appartamento prestato da un amico. Zampolini è considerato una delle figure centrali dell'inchiesta in corso a Perugia. Dagli accertamenti è infatti emerso che da lui provenivano gli assegni circolari utilizzati per coprire in parte il costo degli acquisti di case per l'ex ministro Claudio Scajola, per il generale della guardia di finanza Francesco Pittorru e per il genero di Ercole Incalza, funzionario del ministero delle Infrastrutture.
    G8,Zampolini davanti ai giudici. Tira in ballo Bertolaso e Di Pietro - cronaca -Tgcom - pagina 1
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    Predefinito Rif: G8,Zampolini davanti ai giudici

    ANTONIO DI PIETRO AMICO DELLA CRICCA?


    2 giugno 2010 - di Ambrogio Crespi - Una casa della moglie del capo della Protezione civile Guido Bertolaso e due appartamenti di Propaganda Fide presi in affitto dal leader dell'Idv Antonio Di Pietro: su questo si sarebbe soffermato l'architetto Angelo Zampolini in un nuovo interrogatorio davanti ai pm di Perugia, titolari dell'inchiesta sugli appalti per i Grandi Eventi. Zampolini e' accusato dai magistrati di aver riciclato denaro che gli inquirenti sospettano provenire da Diego Anemone. ''Escludo in modo categorico di aver preso appartamenti in affitto da Propaganda Fide'' afferma Di Pietro. Gli aspetti che riguardano il leader dell'Idv non verrebbero comunque ritenuti di particolare interesse dagli inquirenti. .

    QUESTA LA NOTIZIA! di quelle capaci di lasciarti di stucco e poco mi interessa che gli inquirenti ritengano la posizione di Di Pietro penalmente irrilevante, politicamente e moralmente per Antonio di Pietrose verranno confermate le frequentazioni con la cricca rappresenterà la fine della sua legittimazione politica. Sarebbe veramente una brutta fine!

    ANTONIO DI PIETRO AMICO DELLA CRICCA? - Clandestinoweb: sondaggi politici, elettorali. Il sondaggio politico elettorale che fa opinione
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    Predefinito Rif: G8,Zampolini davanti ai giudici

    Case della cricca agli uomini di Di Pietro
    di Redazione

    Ma quali sono veramente i rapporti tra l’ex ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro e l’ex presidente del Consiglio dei lavori pubblici Angelo Balducci? Tonino si è sempre chiamato fuori, dicendo anzi di «averlo spostato due volte» quando era ministro, ma i conti non tornano. Il suo fedelissimo Stefano Pedica, deputato Idv e consigliere dell’ex ministro, ha abitato in un alloggio di «Propaganda Fide», nel periodo in cui gli immobili della congregazione erano gestiti proprio da Balducci. Anche la tesoriera dell’Idv Silvana Mura, storico braccio destro di Tonino, soprattutto sulle questioni che investono la gestione economica del partito, ha abitato e abita tuttora in una casa di «Propaganda Fide» che tra l’altro prima era nella disponibilità di Anna Di Pietro, la figlia di Tonino. Poi c’è un terzo immobile in cui aveva la sede la casa editrice del giornale dell’Italia dei Valori. Insomma: per essere uno con cui non aveva rapporti...

    Case della cricca agli uomini di Di Pietro - Interni - ilGiornale.it del 02-06-2010
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    Predefinito Rif: G8,Zampolini davanti ai giudici

    Zampolini parla: "Pagavo io l'affitto del pied-à-terre di Guido Bertolaso"


    Guido Bertolaso e Antonio Di Pietro


    Collabora il braccio destro del costruttore Anemone: «Balducci favorì Di Pietro per due case»

    GUIDO RUOTOLO
    INVIATO A PERUGIA

    Un’altra scossa arriva da Perugia. E vede traballare sempre di più la posizione del sottosegretario Guido Bertolaso, capo del dipartimento della Protezione civile, già coinvolto nell’inchiesta sui «Grandi eventi», indagato per corruzione per i suoi rapporti con Diego Anemone e la sua «cricca». Adesso arriva la mazzata finale con l'accusa che il suo appartamento di via Giulia veniva pagato mensilmente dall’amico costruttore.

    Chissà se è solo un caso che proprio l’altro ieri è tornato sull’argomento che ormai è prossimo a lasciare gli incarichi, dopo nove anni. Ricordate l’architetto Angelo Zampolini, il factotum dell’imprenditore Diego Anemone, quello che è diventato un implacabile accusatore della «cricca»? Bene, è tornato a parlare e oltre a inguaiare Bertolaso ha messo in difficoltà Di Pietro sostenendo che avesse buoni rapporti con Balducci che addirittura gli ha procurato due appartamenti. Il 18 maggio scorso è andato a Perugia e ha messo a verbale: «La casa di via Giulia di Guido Bertolaso la pagavo io, con i soldi che mi dava Anemone, che l’aveva anche ristrutturata».

    La casa di via Giulia. Quando uscì l’indiscrezione, la Protezione civile fece pure un comunicato nel quale sostenne che quel piccolo appartamento (innocente) fu messo a disposizione di Guido Bertolaso da «un amico» e «per un breve periodo». Si favoleggiò pure, per giustificare quell’appartamento, che servisse per farsi un riposino. «Repubblica» scovò il proprietario dell’appartamento, Raffaele Curi, che si lamentò dei pagamenti in ritardo del «factotum» di Bertolaso. Ecco, il «factotum» era l’architetto Angelo Zampolini: «Pagavo in contanti - mette a verbale - e una volta il proprietario si lamentò per il ritardo di sei mesi nel pagamento dell’affitto. Gli portai i soldi tutti insieme».

    Quel giorno, il 18 maggio scorso, i pm di Perugia chiesero all’architetto anche dei rapporti tra Angelo Balducci e dell’onorevole Antonio Di Pietro. Quel giorno Zampolini rimase sul vago.Quattro giorni dopo, il 22 maggio, l’architetto (una miniera di «notizie criminis») torna in Procura, a Perugia, e prosegue nei suoi ricordi, più nitidi almeno sul punto dei rapporti tra Di Pietro e Balducci. E continua a mettere a verbale le sue accuse.

    Di Pietro e Balducci. L’ex ministro dei Lavori pubblici, a metà febbraio, intervistato dal «Riformista» era stato costretto a difendersi dalle accuse di aver promosso l’ex Provveditore ai lavori pubblici di Roma: «Non è vero. L’ho spostato due volte dagli incarichi. Non potevo licenziarlo. Da presidente del Consiglio dei Lavori pubblici l’ho spostato a capo del Dipartimento per le infrastrutture». E ieri si è difeso di nuovo: «Escludo in modo categorico di aver preso nè uno nè due appartamenti in affitto da Propaganda Fide nè a nome mio nè a nome dell’Italia dei Valori. Chiederò agli inquirenti di saperne di più su questa vicenda per poter tutelare il mio nome e quello del partito da eventuali millantatori».

    Ecco, l’architetto Zampolini, grande frequentatore di quella «cricca» composta tra gli altri proprio da Anemone e Balducci, ha ricordi diversi: «Non è vero - esordisce - che Balducci fu cacciato da Di Pietro. I due erano in buoni rapporti. Ricordo che grazie all’intervento di Balducci, Di Pietro ottenne due appartamenti in affitto da Propaganda Fide». Non solo: «Balducci disse che Di Pietro lo pressava perché voleva essere introdotto in Vaticano».

    Angelo Balducci, consultore della congregazione «Propaganda fide», proprietaria di un vasto patrimonio immobiliare nel cuore della capitale stimato in circa nove miliardi di euro. Ha i ricordi nitidi, l’architetto Zampolini: «Ricordo che uno dei due appartamenti si trovava in via della Vite e credo che Di Pietro l’ha utilizzato come sede del partito (in realtà è sede del giornale di Idv, ndr). So che la ristrutturazione di quell’appartamento fu fatta da Anemone e che l’affitto era minimo». Una prassi. Anche Cesara Buonamici, la conduttrice del Tg5, ha un appartamento nello stesso stabile di via della Vite. E quando uscì il suo nome tra quelli della lista Anemone, la giornalista precisò: «I lavori di ristrutturazione non sono stati commissionati dalla sottoscritta ma dall’ente».

    Torniamo all’esponente di Italia dei Valori. Prosegue l’architetto: «L’altro appartamento preso in affitto si trova in via Quattro Fontane. Credo che sia utilizzato dalla figlia di Di Pietro. Anche in questo caso la ristrutturazione è stata fatta da Anemone. Fu Anemone, o uno dei suoi collaboratori, che mi disse che stava facendo i lavori di ristrutturazione per Di Pietro».

    Zampolini racconta un inedito ministro dei Lavori pubblici: «Di Pietro osteggiava i lavori per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che invece erano sostenuti dal presidente Prodi e da Rutelli. Ha acconsentito quando nell’elenco dei lavori è stato inserito l’Auditorium di Isernia, un appalto di 20 milioni di euro».

    E infine, quasi volendosi togliere un sassolino dalla scarpa, l’architetto Zampolini parla di sé, o meglio delle discriminazioni che sostiene di aver subito: «Quando iniziarono i lavori per il 150° anniversario e per La Maddalena, i miei progetti furono scartati per far lavorare l’architetto Stefano Boeri, su indicazione di Prodi e Rutelli, e l’architetto Napoletano su indicazione di Walter Veltroni».

    Zampolini parla: "Pagavo io l'affitto del pied-à-terre di Guido Bertolaso" - LASTAMPA.it
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    Talking Rif: G8,Zampolini davanti ai giudici

    La cassiera di Di Pietro nella casa della cricca
    di Redazione

    Dopo il caso Pedica, la fedelissima Silvana Mura, tesoriera dell'Idv: abita in un appartamento di Propaganda Fide nel cuore di Roma. Nei verbali dell’architetto Zampolini si fa riferimento anche a un immobile in via della Vite per il giornale dell’Idv


    Paolo Bracalini - Gian Marco Chiocci



    Roma - Hanno gridato così tanto contro la «cricca», contro Scajola, contro i vip della lista Anemone che alla fine, s’è appreso ieri sfogliando i verbali del noto architetto Zampolini, anche l’Italia dei Valori avrebbe bussato alle sacre porte di Propaganda Fide. Ovviamente per avere uno straccio di appartamento in affitto, anzi due. E lo avrebbe fatto in un periodo in cui il provveditore alle opere pubbliche Angelo Balducci, arrestato nell’inchiesta sui Grandi Eventi, dettava legge nella distribuzione dei prestigiosi immobili dell’istituto religioso in qualità di consultore laico della Congregazione, membro designato del «comitato di saggi» a cui era demandata l’ultima scelta sulle ambite proprietà.

    L’architetto che ha ammesso di agire quale «braccio operativo» di Diego Anemone, un tutt’uno a sua volta con Balducci, è sfilato nuovamente in procura per rispondere alle domande dei magistrati interessati a fare luce sulla compravendita e sulle locazioni di case e palazzi ai vip. Fra una domanda e l’altra ci si è ritrovati a parlare di due appartamenti, uno nella prestigiosissima via della Vite, nel cuore di Roma, e un altro nell’altrettanto prestigiosa via Quattro Fontane, alle spalle del Quirinale, che sono finiti nella disponibilità del partito di Antonio Di Pietro o di persone a lui vicine. Nel vuotare il sacco Zampolini si è soffermato a lungo anche sul misterioso appartamento di via Giulia, citato nella lista Anemone, che solo recentemente si è scoperto essere nella disponibilità di Guido Bertolaso ( «la casa mi è stata messa a disposizione da un amico », aveva detto il capo della protezione civile). Sino ad oggi nessuno aveva collegato quell’appartamento a Diego Anemone: l’ha fatto l’architetto Zampolini nel suo ultimo faccia a faccia in procura, rivelando che i lavori di ristrutturazione di via Giulia sono stati interamente a carico dell’imprenditore.

    Insomma, quali sono veramente i rapporti tra l’ex ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro e l’ex presidente del Consiglio dei lavori pubblici Angelo Balducci? Tonino si è sempre chiamato fuori, dicendo di «averlo spostato due volte» quando era ministro. Il suo fedelissimo Stefano Pedica, però, deputato Idv e consigliere dell’ex ministro, ha abitato in un alloggio di Propaganda Fide, nel periodo in cui gli immobili della congregazione erano gestiti proprio da Balducci, alloggio poi ristrutturato da una società di Anemone, altro esponente della «cricca». Sembra che quell’appartamento in un primo tempo fosse destinato proprio a Di Pietro, una circostanza che - se confermata - risalterebbe ancora di più alla luce di un altro, nuovo fatto.

    Anche la tesoriera dell’Idv Silvana Mura, storico braccio destro di Tonino, soprattutto sulle questioni che investono la gestione economica del partito, ha abitato dal 2006 e abita tuttora in una casa di Propaganda Fide. Un appartamento non grande (un bilocale, 4,5 vani, come si legge nella visura catastale) ma in una zona di grande pregio, in via delle Quattro fontane 29, nel cuore di Roma, come risulterebbe anche dai verbali di Zampolini. Il particolare non irrilevante (scoperto dal sito Iltribuno.com ) è che l’appartamento, prima che subentrasse la Mura, era nelle disponibilità di Anna Di Pietro, la figlia di Tonino, che poi lo lasciò per stabilirsi a Milano e studiare alla Bocconi. Quell’alloggio,a quanto risulta,fu trovato sempre grazie alle entrature ecclesiali di Pedica, anch’egli «inquilino » della congregazione, da cui nel 2007 ebbe in assegnazione una casa a Prati, elegante quartiere a due passi dalla Santa Sede.

    Due appartamenti, uno per la figlia di Tonino (ricevuto con tutta probabilità quando Balducci era ancora «dipendente» del ministro Di Pietro) poi ceduto alla Mura, un altro ancora per Tonino poi passato a Pedica, sempre tramite Balducci e Propaganda fide? Non solo,c’è un terzo indirizzo a cui bussare per cercare di capire qualcosa di più della strana liaison Balducci-Idv. Ed è quello di via della Vite 3, un altro civico che sembra nascondere dei misteri. Il palazzo fa parte del patrimonio immobiliare di Propaganda fide, e al secondo piano, dal 2006 fino al 2008, ha ospitato ancora una volta l’Idv di Tonino. Più in particolare, quello era l’indirizzo dell’Editrice Mediterranea, la società che pubblicava il quotidiano dell’Idv,dove ha svolto il praticantato giornalistico (senza però presenziare molto in redazione, almeno così ha raccontato l’ex direttore di quel giornale) ancora lei, Anna Di Pietro, la figlia di Tonino, la stessa a cui era destinato l’appartamento oggi occupato da Silvana Mura, ancora un appartamento dell’«immobiliare Balducci».

    Per non far mancare nulla, si aggiunge un altro dettaglio. Sul citofono di via delle Quattro fontane c’è scritto«Bellotti ».Lo stesso cognome del compagno della tesoriera Idv e dell’amministratore unico della Antocri, la società che gestisce gli immobili della galassia Di Pietro. Silvana Mura, sentita da Iltribuno.com, sostiene di pagare una cifra equa, 1800 euro al mese, e di poter esibire un contratto perfettamente regolare.

    La cassiera di Di Pietro nella casa della cricca - Interni - ilGiornale.it del 02-06-2010
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    Predefinito Rif: G8,Zampolini davanti ai giudici

    L’INCHIESTA - I VERBALI
    La casa di Bertolaso, Zampolini accusa
    «Pagava Anemone. Alloggi a Di Pietro. Lavori a chi era indicato da Prodi, Veltroni, Rutelli»


    ROMA —«L’affitto della casa di via Giulia di Guido Bertolaso l’ho versato io per conto di Diego Anemone. Era un piccola casa, Diego mi dava i soldi in contanti che io portavo al proprietario. Aveva anche provveduto a ristrutturarla». È il 18 maggio. Di fronte ai magistrati di Perugia parla l’architetto Angelo Zampolini. Conferma i sospetti degli inquirenti. E smentisce la versione fornita dal capo della Protezione civile che aveva negato fosse stato il costruttore a mettergli a disposizione quell’appartamento. Poi gli viene chiesto se sappia che tipo di rapporti c’erano tra l’ex ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro e Angelo Balducci. Zampolini glissa. Ma quattro giorni dopo chiede di essere nuovamente interrogato. E rivela: «Io so che Balducci fece avere al ministro due case in affitto a Roma attraverso la congregazione Propaganda Fide. La prima era in via della Vite ed è stata per un periodo una delle sedi dell’Italia dei Valori. L’altra era in via delle Quattro Fontane, credo fosse per la figlia. Anche in questo caso Anemone si occupò della ristrutturazione». Replica Di Pietro: «Escludo di aver preso quegli appartamenti, chiederò agli inquirenti di saperne di più». L’architetto Zampolini, che si era occupato dell’acquisto delle case per l’ex ministro Claudio Scajola, per il generale dei servizi segreti Francesco Pittorru e per il manager delle Infrastrutture Ercole Incalza — pagate in parte con i soldi di Anemone — conferma dunque la sua volontà di collaborare con i pubblici ministeri che indagano sugli appalti per i «Grandi Eventi». I carabinieri del Ros e la Guardia di Finanza stanno adesso verificando ogni dettaglio, compresi quelli che riguardano la scelta degli architetti per i lavori del G8 a La Maddalena e per le celebrazioni dell’Unità d’Italia. «Io fui estromesso, mentre lavoravano quelli indicati da Prodi, Veltroni e Rutelli», ha raccontato Zampolini.

    L’affitto per Bertolaso e il ritardo dei pagamenti
    Il riferimento a un appartamento di Bertolaso del quale si ignorava l’esistenza, viene rintracciato nella «lista Anemone». Accanto al cognome ci sono due indirizzi: quello di via Bellotti Bon, dove risiede con la famiglia, e quello in via Giulia. Poche ore dopo la pubblicazione dell’elenco, il Dipartimento della Protezione civile dirama un comunicato per affermare che «né lui né i suoi familiari possiedono alcun immobile in quella zona del centro della città. Per un breve periodo Bertolaso ha potuto utilizzare un appartamento in Via Giulia, posto nelle sue disponibilità da un amico — che non era il costruttore Anemone — e non ha mai notato nella sua permanenza attività di ristrutturazione, né di altre opere edili, che comunque non sarebbero state di sua competenza o responsabilità». A smentire questa versione ci pensa Zampolini. «L’amico — dichiara a verbale il 18 maggio — è proprio Anemone. Fu lui a incaricarmi di pagare l’affitto, 1.500 euro sempre in contanti. Ricordo che una volta c’era un ritardo di circa sei mesi e versai i soldi tutti insieme. Anemone si occupò anche della ristrutturazione dell’appartamento». Di tutto questo Bertolaso non aveva fatto alcun cenno durante l’interrogatorio del 12 aprile scorso, quando era stato convocato con il difensore perché indagato di corruzione. E aveva omesso di parlare anche dell’incarico ottenuto da sua moglie Gloria Piermarini per la ristrutturazione dei giardini del Salaria Sport Village, il circolo che Anemone aveva in società con il figlio di Angelo Balducci. Contratti sui quali sono stati disposti nuovi accertamenti.

    Le case per il leader dell’Italia dei Valori
    Quando l’interrogatorio sta per terminare i pubblici ministeri Sergio Sottani e Alessia Tavernesi chiedono a Zampolini se sia a conoscenza del tipo di rapporto che c’era fra Balducci e Di Pietro, quando quest’ultimo guidava le Infrastrutture. Il leader dell’Italia dei Valori è già stato ascoltato a Firenze come testimone, ha affermato di aver cacciato l’alto funzionario. Di fronte agli investigatori e al suo legale Grazia Volo, l’architetto tace. Ma il 22 maggio chiede di essere nuovamente sentito. E rivela: «Non è vero che Di Pietro ha cacciato Balducci, fu lui ad andare via perché era pressato dalle richieste del ministro che voleva essere introdotto in Vaticano. Io so che proprio Balducci gli fece avere in affitto due case di proprietà della congregazione Propaganda Fide. La prima si trova in via della Vite, nello stesso palazzo dove abita la giornalista Cesara Buonamici. Anemone si occupò della ristrutturazione e poi l’appartamento fu utilizzato come sede dell’Italia dei Valori. Non so se ha mai pagato l’affitto, comunque si trattava di una cifra molto bassa». Zampolini va avanti: «Mi risulta che Di Pietro chiese anche un’altra abitazione, era per la figlia. Si trova in via Quattro Fontane e ricordo che Anemone, oppure uno dei suoi collaboratori, mi disse che stavano facendo dei lavori di ristrutturazione per il ministro». L’architetto chiarisce che fu proprio lui a firmare alcune Dia, le «dichiarazioni di inizio lavori», poi depositate presso il Comune di Roma «anche se non ero sempre io ad occuparmene davvero».

    L’Auditorium di Isernia per avere il via libera
    Secondo l’architetto, Di Pietro quando era al governo «osteggiava gli appalti che erano stati programmati per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Erano lavori fortemente voluti da Romano Prodi e da Francesco Rutelli, mentre lui era contrario. Si convinse soltanto quando nel programma dei lavori fu inserito l’Auditorium di Isernia, per il quale erano stanziati oltre 20 milioni di euro. Appena fu approvato il progetto lui concesse il via libera anche a tutte le altre opere». Il 18 maggio, quando è stato interrogato dai pubblici ministeri di Firenze e Perugia, Di Pietro ha affermato di essere «un teste dell’accusa» e poi ha chiarito di non aver «mai ritenuto affidabili né Balducci, né Pietro Rinaldi», poi diventato commissario per i Mondiali di Nuoto e tuttora indagato per corruzione proprio perché accusato di aver accettato soldi e favori da Anemone. Una versione che Zampolini ha negato.


    I progetti per La Maddalena
    Durante il suo interrogatorio di dieci giorni fa, Zampolini si è soffermato sulle dinamiche del «sistema» messo in piedi per la gestione dei lavori e ha affermato che «durante il governo Prodi i miei progetti in vista del G8 a La Maddalena e delle opere per le celebrazioni dell’Unità d’Italia furono scartati perché venivano privilegiati altri». In particolare ha fatto due nomi. «Quelli che lavoravano erano Stefano Boeri, che era amico di Prodi e Rutelli. E l’architetto Napoletano che era amico di Walter Veltroni». Si tratta probabilmente del professionista che si è occupato anche della ristrutturazione del loft con vista sul Circo Massimo che è stato la prima sede del Partito democratico. Il nome di Boeri compare nelle carte processuali. Annotano i carabinieri del Ros: «Nella tarda serata del 31 luglio 2008 l’architetto Marco Casamonti riferisce al collega Stefano Boeri, cui è stata affidata la progettazione generale delle opere del G8 alla Maddalena, che la Giafi Costruzioni (Carducci Valerio), aggiudicataria di una di queste opere (un albergo) gli ha chiesto di predisporre la progettazione di una spa avendo verificato che il progetto predisposto dal tecnico incaricato, architetto Giovanni Facchini, è assolutamente carente... "Ti telefonavo per questo... mi ha chiamato una delle ditte che ha vinto le gare al G8... alla Maddalena... che sono quelli che han fatto con noi... sai... il concorso dell’Auditorium di Firenze. E devo venire alla Maddalena... ci hanno dato l’incarico di fargli una specie di spa per l’albergo... ma questo albergo pare che l’abbia progettato un certo Facchini... un nome così... e dice che è una cosa orrenda... ma tu l’hai visto questo progetto dell’albergo? Ma è veramente così brutto?". Boeri, dopo aver confermato che l’impresa Giafi Costruzioni è in difficoltà per l’esecuzione dei lavori a causa delle riscontrate carenze progettuali, comunica a Casamonti che provvederà ad organizzargli un incontro con l’ingegner Angelo Balducci che coordina l’intera attività edificatoria».

    Fiorenza Sarzanini
    02 giugno 2010
    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    La casa di Bertolaso, Zampolini accusa - Corriere della Sera
    Ultima modifica di ItaliaLibera; 02-06-10 alle 10:36
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    Predefinito Rif: G8,Zampolini davanti ai giudici

    pssssssssss

    che qualcuno sciolga il bavaglio a Repubica e gli passi la velina della notizia... nessuna traccia in home page... hefico:
    Ultima modifica di ItaliaLibera; 02-06-10 alle 10:05
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    Predefinito Rif: G8,Zampolini davanti ai giudici

    guarda che io sono convinto che ci sono dentro quasi tutti fino al collo
    la differenza fra me e te
    io dico che tutti devono pagare
    tu dici che poichè è coinvolta anche la sx i ladroni del pdl vanno lasciati in pace

    esattamente come quando il cdx fa una puttannata tu a volte lo assolvi dicendo che la sx ha fatto lo stesso
    Il problema non è Berlusconi , il problema sono gli italiani!

    DISSIDENTE POLITICO IN REGIME DA OPERETTA!
    OH CINCILLA' ... OH CINCILLA'!

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    Predefinito Rif: G8,Zampolini davanti ai giudici

    Citazione Originariamente Scritto da furbo Visualizza Messaggio
    guarda che io sono convinto che ci sono dentro quasi tutti fino al collo
    la differenza fra me e te
    io dico che tutti devono pagare
    tu dici che poichè è coinvolta anche la sx i ladroni del pdl vanno lasciati in pace

    esattamente come quando il cdx fa una puttannata tu a volte lo assolvi dicendo che la sx ha fatto lo stesso
    e chi ha mai detto questo?
    trovami dove avrei fatto un commento del genere...
    a me fanno semplicemente vomitare i falsi moralisti...

    "Io sono il più migliore assai di tutto il mondo che se potrei li farebbi arrestare ha tutti questi furfanti manigoldi che c'azzeccano con la politica itagliana! Votate ha me che sono l'unico che sono affidabbbbile come una Mercedessa che non tradiscerei mai i miei elettori che sono uno che ama la famiglia e che sono padre di famiglia che i miei figli sono piccoli e indifesi che sono bravi e che rispettano le leggi come al suo papà di loro! vergogna vergogna vergogna che io mi faccio i appartamendi coi soldi dei gionnali che scrivono le falsezze su di me medesimo che sono limpido e chiaro come l'aqua!"
    Meglio una cena in mezzo a tanta gnocca che svariate in mezzo a tanti mafiosi

  10. #10
    Abbi Dubbi
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    Predefinito Rif: G8,Zampolini davanti ai giudici

    Citazione Originariamente Scritto da ItaliaLibera Visualizza Messaggio
    e chi ha mai detto questo?
    trovami dove avrei fatto un commento del genere...
    a me fanno semplicemente vomitare i falsi moralisti...

    "Io sono il più migliore assai di tutto il mondo che se potrei li farebbi arrestare ha tutti questi furfanti manigoldi che c'azzeccano con la politica itagliana! Votate ha me che sono l'unico che sono affidabbbbile come una Mercedessa che non tradiscerei mai i miei elettori che sono uno che ama la famiglia e che sono padre di famiglia che i miei figli sono piccoli e indifesi che sono bravi e che rispettano le leggi come al suo papà di loro! vergogna vergogna vergogna che io mi faccio i appartamendi coi soldi dei gionnali che scrivono le falsezze su di me medesimo che sono limpido e chiaro come l'aqua!"
    Beh...evita di guardarti allo specchio allora.

    Cmq : E in questo quadro che Zampolini avrebbe fatto riferimento al capo della protezione civile e al leader dell'Idv. Gli aspetti che riguardano Di Pietro non verrebbero ritenuti di particolare interesse dagli inquirenti
    Inchiesta G8, Zampolini a Perugia tira in ballo Bertolaso per due case - Il Messaggero

    Forza e coraggio...sarà per un'altra volta.
    Fermate l'Italia, voglio scendere.

 

 
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