C'è davvero poco mistero in questa storia... uno dei tanti fanatici islamici tagliagole fatti entrare da una politica folle sull'immigrazione, indottrinato in qualche moschea costruita dalla sinistra in nome del multiculturalismo, ha compiuto un atto di terrorismo, sottolineato dalla decapitazione rituale, contro una persona inerme solo perchè cristiana.
Il regime massonico ed eurosovietico tende a nascondere le reali motivazioni sotto la scusa della "follia".
Come "folle" era il negro di Jesi che andava a giro con i machetes (guarda un po') urlando "vi uccido tutti, italiani" (che coincidenza)
Come "sentiva le voci" Kabobo che in un'ora di mattanza ha picconato solo italiani in un quartiere pieno di immigrati.
Piuttosto prepariamoci a DECINE se non CENTINAIA di casi come questo nel prossimo futuro anche nel nostro paese.
Ai soliti benpensanti che diranno che questo è rasssssssssssismo, ricordo che sui 120mila clandestini fatti entrare da Mare Nostrum solo negli ultimi sei mesi basta un 1% di terroristi per raggiungere quei numeri.
E 1% tra quei tagliagole è una percentuale mooooolto ottimistica.
Ultima modifica di Il Paese di Bengodi; 06-09-14 alle 17:09
Il Paese di Bengodi - Indulto, clandestini e tasse
L'importante è che non abbia decapitato una inglese.
Religione, Patria, Famiglia e Autogestione dei Mezzi di Produzione.
Già va meglio! Sembri veramente un delirante demente! O meglio lo sembreresti se quel tizio non si chiamasse Salvadore... Il che rivela la tua natura di troll che gioca a fare il leghista psicotico, visto che bastava cliccare per vedere il nome pochissimo islamico... Se eri realmente il leghista psicolabile che fingi di essere avresti cliccato e letto e quindi argomentato sui terroni che si convertono all'islam, o camorristi o terroristi... E poi neanche una battuta sul big bamboo (nel caso fuori posto, semmai noi meridionali tenimmo a mazza tanto), Riprova sociopatico...
E' qui che vuoi il trionfo della ragione ellenica / qui dove perfino l'alfabeto è un segno dell'obbrobrio da distruggere? (Luzi, Libro di Ipazia)