Pagina 24 di 34 PrimaPrima ... 14232425 ... UltimaUltima
Risultati da 231 a 240 di 334

Discussione: Catalogna libera!

  1. #231
    FINIS ITALIAE QUANDO?
    Data Registrazione
    21 Jan 2010
    Località
    Tra le nebbie del grande fiume
    Messaggi
    866
     Likes dati
    1
     Like avuti
    73
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Catalogna libera!

    Può essere che lo svilimento e il tergiversare siano studiati ad arte per raffreddare gli animi.
    A mio avviso il problema è un altro, come può pensare Rajoy di gestire la situazione Catalana con un popolo bastonato e incazzato, lo stato Spagnolo troverà enormi difficoltà a sostituirsi alla Generalitat, indipendentemente dal destino personale di Pujdgemont &co. l'oppressione e il non rispetto da parte della Spagna del voto del 1^ ottobre creerà di sicuro una forte opposizione, cui Madrid sarà costretta a rispondere con la forza (come ha già fatto), facendo ulteriormente crescere il consenso verso i partiti indipendentisti, e da qui alla lotta armata il passo èmolto breve.

  2. #232
    Forumista storico
    Data Registrazione
    04 May 2009
    Messaggi
    41,325
     Likes dati
    1,276
     Like avuti
    2,925
    Mentioned
    10 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Catalogna libera!

    Appunto per questo l'indipendenza era ed è da dichiarare.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  3. #233
    email non funzionante
    Data Registrazione
    16 Oct 2010
    Messaggi
    6,606
     Likes dati
    0
     Like avuti
    176
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Catalogna libera!

    Catalogna, scontro di poteri: polizia contro polizia
    di Mauro Evangelisti
    Cosa succede ora in Catalogna? La verità è che nessuno, né a Barcellona, né a Madrid, è in grado di dare una risposta, perché quello che il governo di Rajoy avvierà sabato non ha precedenti nella storia della Spagna. Applicare l'articolo 155, sospendere di fatto l'autonomia della Catalogna, è un concetto vago, non precisato nei dettagli dalla Costituzione spagnola.
    Soprattutto: cosa succederà se Carles Puigdemont e il parlamento catalano dichiareranno - questa volta sul serio - l'indipendenza? Il governo spagnolo delegherà il governo della Catalogna ai ministeri spagnoli che a loro volta indicheranno dei funzionari che gestiranno i vari settori, probabilmente per arrivare ad elezioni anticipate. Ma cosa succede se Puigdemont e il suo governo non lasciano la Generalitat? Soprattutto: cosa fare se la polizia catalana - i Mossos d'Esquadra - risponderanno agli ordini della Generalitat e non del governo centrale? Quale sarà la reazione? Davvero si potranno arrestare tutti i 17 mila Mossos? E' vero che una parte della polizia catalana non condivide la deriva indipendentista e ha chiesto di passare alla Policia nacional, ma la maggioranza è comunque fedele al comandante Josep Lluis Trapero, indagato per sedizione e già colpito da alcune misure cautelari (non può lasciare il Paese, ad esempio).
    Secondo El Confidencial il governo centrale sta pensando di sostituirlo con un vecchio comandante dei Mossos, ma davvero la Catalogna può essere governata con una parte della popolazione che applaude i Mossos e fischia le altre forze dell'ordine, e un'altra parte che fa esattamente il contrario? L'immagine di questa mattina degli agenti della Guardia civil che, sia pure in borghese, hanno eseguito una perquisizione nella sede di un commissariato dei Mossos d'Esquadra spiega bene lo scenario che aspetta la Catalogna. E non è promettente. Ma il problema di una disobbedienza pacifica generalizzata anche in altri settori della macchina amministrativa catalana esiste.
    L'altro ostacolo da superare per il governo di Rajoy è quello della reazione della piazza. Le immagini delle azioni di forza di Guardia civil e Policia nacional che hanno fatto delle cariche il primo ottobre per impedire il referendum hanno già macchiato l'immagine della Spagna. Oggi lo stesso Silvio Berlusconi ha detto che al posto di Rajoy non avrebbe mai «inviato la Guardia civil» e che avrebbe preferito la strada del dialogo.
    Omnium e Anc, le due associazioni indipendentiste i cui leader sono stati arrestati (a Barcellona parlano di "prigionieri politici"), stanno già chiedendo alla popolazione di tenersi pronta a manifestare. Allo stesso tempo i 10 mila uomini della Guardia civil e della Policia nacional inviati da Madrid in occasione del referendum sono ancora a Barcellona (sempre più nervosi, visto che sono costretti a dormire in condizioni non semplici anche in alcune navi). Cosa faranno se centinaia di migliaia di persone tenteranno di bloccare ad esempio l'arrivo dei delegati di Madrid nei vari uffici o anche di evitare un possibile arresto di Puigdemont in caso di dichiarazione di indipendenza? Nuove cariche? Le immagini di cittadini picchiati faranno di nuovo il giro del mondo?
    Catalogna, scontro di poteri: polizia contro polizia

    Catalogna: presidente basco Urkullu, appoggio a Puigdemont
    Il presidente basco, il Lehendakari Inigo Urkullu, ha condannato come "sproporzionate" e "estreme" le misure contro la Catalogna decise oggi dal premier spagnolo Mariano Rajoy.
    Urkullu, che negli ultimi giorni si era proposto come mediatore fra Barcellona e Madrid, ha detto che Rajoy "brucia i ponti" ed ha espresso l'appoggio del governo basco al presidente catalano Carles Puigdemont.
    https://www.swissinfo.ch/ita/catalog...emont/43616364

    Rajoy commissaria Catalogna, 450mila in piazza
    BARCELLONA – Almeno 450mila catalani in piazza sul Passeig de Gracia, nel centro di Barcellona, dove alle ore 17 di sabato 21 ottobre è iniziata la grande manifestazione convocata dal Tavolo per la Democrazia contro il commissariamento della Catalogna deciso da Madrid e contro la detenzione dei due leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart.
    Fra i manifestanti c’è anche il presidente Carles Puigdemont, che è stato accolto da applausi e grida di appoggio, e ha preso la testa del corteo. Le misure annunciate contro la Catalogna dal governo di Madrid “sanno di franchismo, è un ritorno al 1975” (anno della morte del dittatore Francisco Franco) ha accusato il parlamentare del Pdecat, il partito del presidente Carles Puigdemont, Josep Lluis Cleries.
    La leader di Erc, il partito del vicepresidente Oriol Junqueras, Marta Rovira, ha denunciato a sua volta un “colpo di stato” del governo di Madrid contro “la maggioranza legale e democratica” eletta dai cittadini catalani.
    E oltre alla piazza, a protestare contro l’annuncio delle dure misure decise contro la Catalogna dal premier spagnolo Mariano Rajoy sono anche i soci del Barcellona calcio. Il presidente del club Josep Maria Bartomeu, al termine dell’assemblea dei soci, ha detto che “il Barca è sempre stato al fianco del popolo della Catalogna e delle sue istituzioni. Oggi reiteriamo il nostro appoggio assoluto alle istituzioni democratiche della Catalogna elette dai suoi cittadini”.
    Protesta anche il sindaco di Barcellona Ada Colau, che parla di grave attacco ai diritti e alle libertà fondamentali con le misure annunciate oggi ex-articolo 155: ”Siamo un solo popolo contro l’oppressione, ha aggiunto, ora dobbiamo rappresentare a livello politico questa unità”.
    L’associazione della stampa della Catalogna ha denunciato intanto la presa di controllo da parte dei rappresentanti dello Stato spagnolo delle Radio-tv pubbliche catalane, Tv3 e Catalunya Radio, prevista dal pacchetto di misure di commissariamento annunciato oggi da Madrid. Per l’associazione si tratta di “un attacco alla libertà di espressione”.
    La Cup, l’ala sinistra della coalizione indipendentista catalana, ha chiesto invece una “proclamazione immediata” della repubblica in risposta al “colpo di stato” del premier spagnolo Mariano Rajoy. Il parlamentare Carles Riera ha detto che “l’unica risposta possibile è la proclamazione immediata” dell’indipendenza e della “Repubblica catalana”.
    Rajoy commissaria Catalogna, migliaia in piazza. Puigdemont: Franchismo

  4. #234
    email non funzionante
    Data Registrazione
    16 Oct 2010
    Messaggi
    6,606
     Likes dati
    0
     Like avuti
    176
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Catalogna libera!

    La Catalogna francesce pronta a ospitare l'eventuale governo in esilio
    Un’organizzazione autonomista della regione catalana francese dei Pirenei Orientali ha annunciato di avere preparato una struttura logistica per accogliere il Governo della Catalogna se vorrà operare in esilio a causa del duro commissariamento annunciato da Madrid. Il presidente del Comitato per l’Autodeterminazione della Catalogna Nord, Robert Casanovas, ha detto che una villa a Perpignan è già pronta per il "president" Carles Puigdemont e altre 50 sono a disposizione per il Governo.
    laRegione | La Catalogna francesce pronta a ospitare l'eventuale governo in esilio

    “Il Belgio potrebbe dare asilo alle autorità della Catalogna”
    Francisco Seco
    Il Belgio potrebbe concedere asilo politico alle autorità della Catalogna a seguito del grave conflitto politico con le autorità centrali spagnole, ritiene il politologo Bart Maddens dell'Università Cattolica di Lovanio, vicino al partito della coalizione di governo "Nuova Alleanza Fiamminga" (NVA).
    Sabato il governo spagnolo ha deciso di applicare l'articolo 155 della Costituzione durante una riunione di emergenza dedicata alla risoluzione della crisi catalana. Il governo ha proposto di togliere i poteri all'attuale amministrazione regionale catalana e di fissare nuove elezioni nella regione entro 6 mesi. Fino alle elezioni le funzioni del governo catalano saranno assunte dai rappresentanti delle autorità centrali. Queste misure dovrebbero ora essere approvate dal Senato spagnolo, che si riunirà per votarle il prossimo 27 ottobre.
    "Sarebbe la scelta ovvia per il governo catalano in esilio, penso che sia possibile in teoria", — ha dichiarato Maddens in diretta su RTBF.
    Secondo il politolgo, il Belgio è "la scelta naturale, data la maggiore vicinanza mostrata dal governo alle forze indipendentiste della Catalogna". Maddens ha qualificato come "spinta totalitaria" le intenzioni di Madrid, definendo allo stesso tempo legittimo il referendum in Catalogna.
    Il primo ministro belga Charles Michel aveva precedentemente condannato le violenze durante il referendum ed aveva invitato le parti ad impegnarsi al dialogo per risolvere la crisi politica.
    Secondo il giornale Libre Belgique, l'ambasciatore belga in Spagna è stato convocato dalla segreteria del primo ministro spagnolo. Nell'incontro gli è stato detto che Madrid ritiene inaccettabile la posizione del Belgio.
    https://it.sputniknews.com/politica/...addens-esilio/

    Catalogna, dissidi tra Governo e Psoe e… fra socialisti
    La Catalogna dà un’altra scossa al Governo. Prima gli avvertimenti del Partito Popolare a cui non bastano le nuove elezioni, ma vogliono anche la ‘rettifica’ da Puigdemont, Soraya Saenz de Santamaria si è detta disposta fino a ieri ad ‘adattare’ le misure di intervento al Senato se Puigdemont avesse affermato che non era stata dichiarata l’indipendenza. Ora però le accuse passano sui socialisti accusati di aver deciso di ritirare il loro sostegno all’attuazione dell’articolo 155 della Costituzione se il governo catalano indice nuove elezioni. Albert Rivera ha criticato il partito guidato da Pedro Sánchez, definendo il PSOE “equidistante” e non “chiaramente dalla parte di coloro che difendono la legge” nel conflitto catalano. L’immagine di unità del Governo si sta sbriciolando con i primi disaccordi sull’applicazione dell’articolo 155, e proprio su questo famigerato articolo Rajoy rischia di perdere il sostegno del PSOE.
    A peggiorare il tutto una trentina di sindaci che si sono espressi contro la linea iniziale di Sanchez nella federazione catalana socialista.
    L’attivazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola contro la Catalogna con il sostegno a Madrid del Psoe ha provocato una frattura nel partito socialista catalano (Psc). Diversi esponenti del partito fra cui l’ex-segretario Raimon Obiols e Nuria Parlon hanno chiesto al leader del Psc Miquel Iceta di opporsi al commissariamento duro deciso da Madrid.
    Catalogna, dissidi tra Governo e Psoe e? fra socialisti | Avanti!

    La Catalogna resiste, 'le elezioni non sono sul tavolo'
    Carles Puigdemont è chiuso a Palazzo della Generalità con i consiglieri più stretti per preparare le prossime mosse. Il conto alla rovescia dell'art. 155 ora ticchetta veloce. Lo stesso presidente della Generalitat della Catalogna ora rischia l'arresto con la procura spagnola che si prepara a incriminarlo per 'ribellione'. Il popolo indipendentista annuncia resistenza, con l'appoggio anche di Podemos, cui Puigdemont sta aprendo in nome della 'difesa della democrazia'.
    Il President è sottoposto a fortissime pressioni. Di parte dello schieramento indipendentista per una fuga in avanti e la proclamazione della 'Repubblica'. E dell'ala moderata che gli chiede di salvare l'autogoverno convocando subito elezioni anticipate per fermare, forse, il 'golpe' spagnolo. Una linea su cui El Periodico e La Vanguardia oggi lo invitano in castigliano, "President ponga las urnas", e in catalano, "President posi les urnes", a convocare le elezioni. Una ipotesi, dice però il portavoce Jordi Turull, "per ora non sul tavolo".
    "Il peggio deve arrivare" avverte l'analista Enric Hernandez, "il 155 può scatenare una rivolta sociale: disobbedienza, arresto di politici, scontro civile e, diciamolo, violenza".
    Per molti catalani il durissimo commissariamento deciso ieri dal governo di Madrid è stato non solo un duro colpo all'autonomia delle loro istituzioni, ma anche una sorta ferita negli affetti. Sui giornali di Barcellona oggi c'era la foto del leader di Catalunya en Comu Xavier Domenech, vicino a Podemos, in lacrime fra le 450mila persone che si sono riversate in Passeig de Gracia ieri per denunciare il 'golpe' di Madrid, attorno al presidente Puigdemont, il volto chiuso. Alle altre manifestazioni oceaniche il popolo indipendentista arrivava festoso. Ieri, scrive il quotidiano in catalano El Punt Avui, era "assorto", "arrabbiato", "offeso", "umiliato". Molti si sono sentiti trattati da Madrid come 'sudditi in una colonia'. "I volti tristi della gente erano la grande novità rispetto alle altre manifestazioni" conferma Ara, l'altro quotidiano in catalano.
    Nessuno si aspettava un pugno tanto duro da parte dello Stato spagnolo, la destituzione del President e del Govern, il Parlament esautorato, il controllo su Radio-tv, Mossos, finanze, in pratica su tutto. "Un golpe" ha tuonato Puigdemont. "Hanno sospeso l'autonomia, bruciato lo stato di diritto" accusa il filosofo Ferran Requejo. La stampa catalana lancia l'allarme, "Rajoy uccide la democrazia". "Non rinunceremo al nostro governo legittimo davanti all'attacco più duro contro le istituzioni di questo paese dalla dittatura di Franco" avverte l'editoriale di Ara, che invita alla 'resistenza' in nome della "Llibertat!".
    >>>ANSA/ La Catalogna resiste, 'le elezioni non sono sul tavolo' - Cronaca - ANSA.it

    Parlamento catalano, giovedì plenaria su art.155. La Cup minaccia: "Disobbedienza civile di massa"
    Il Parlamento della Catalogna si riunirà in plenaria giovedì mattina, per discutere della risposta da dare a Madrid dopo che l'esecutivo centrale ha annunciato di volere imporre il proprio governo diretto sulla regione. Lo ha annunciato il portavoce del partito catalano Junts pel Sí (JxSí), spiegando che il partito intende lanciare un appello legale contro l'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione, chiesto dal governo di Mariano Rajoy e che il Senato spagnolo dovrebbe approvare in plenaria venerdì.
    La minaccia della Cup
    Intanto la Cup, l'ala sinistra della coalizione indipendentista catalana, ha rivolto un appello alla "disobbedienza civile di massa" in Catalogna per l'applicazione da parte del governo centrale dell'articolo 155 della Costituzione, descritta come "la maggiore aggressione contro i diritti civili, individuali e collettivi del popolo catalano dopo la dittatura franchista".
    "Settimana cruciale"
    Il partito antisistema, in un comunicato, segnala che si tratta di "una settimana cruciale per il futuro della Catalogna" e accusa "il governo di Rajoy, con l'appoggio di Ciudadanos, il Psoe e del Borbone, di eliminare l'autogoverno e intervenire sulle principali istituzioni, tra le quali il Parlamento". "Un'aggressione - continua il comunicato - diretto contro la maggioranza indipendentista, ma anche contro il resto dei non indipendentisti" e che "troverà una risposta in forma di disobbedienza civile di massa da parte della cittadinanza", annunciando così una serie di "iniziative concrete".
    Parlamento catalano, giovedì plenaria su art.155. La Cup minaccia: "Disobbedienza civile di massa" - Rai News

  5. #235
    Lumbard
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Lach Magiùr
    Messaggi
    11,759
     Likes dati
    757
     Like avuti
    871
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

  6. #236
    gigiragagnin@gmail.com
    Data Registrazione
    23 Dec 2011
    Messaggi
    10,535
     Likes dati
    10
     Like avuti
    1,432
    Mentioned
    43 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Catalogna libera!

    alea acta est.

  7. #237
    Non dire gatto se...
    Data Registrazione
    19 Aug 2014
    Località
    Macedonia del Nord
    Messaggi
    54,357
     Likes dati
    32,804
     Like avuti
    36,035
    Mentioned
    884 Post(s)
    Tagged
    10 Thread(s)

    Predefinito Re: Catalogna libera!

    le conseguenze dell' indipendenza catalana sono potenzialmente le stesse che seguirno alla perdita delle repubbliche baltiche nel 91' per la dissoluzione dell' urss

    se i burocrati del politburo euro-sovietico hanno mai aperto un libro di storia non lo permetteranno
    «che giova ne la fata dar di cozzo?»

    “Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”

  8. #238
    FINIS ITALIAE QUANDO?
    Data Registrazione
    21 Jan 2010
    Località
    Tra le nebbie del grande fiume
    Messaggi
    866
     Likes dati
    1
     Like avuti
    73
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Catalogna libera!

    Non si tratta solo della Spagna, la secessione della Catalogna sarà solo l'inizio di un processo di dissoluzione che gradualmente interesserà altre parti d'Europa con un effetto domino.
    Purtroppo in itaglia abbiamo al contrario un Salvini che toglie dal simbolo della lega la parola nord.

  9. #239
    Lumbard
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Lach Magiùr
    Messaggi
    11,759
     Likes dati
    757
     Like avuti
    871
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Catalogna libera!

    Citazione Originariamente Scritto da Indra88 Visualizza Messaggio
    le conseguenze dell' indipendenza catalana sono potenzialmente le stesse che seguirno alla perdita delle repubbliche baltiche nel 91' per la dissoluzione dell' urss

    se i burocrati del politburo euro-sovietico hanno mai aperto un libro di storia non lo permetteranno
    infatti commissione e parlamento EU stanno cercando di non affrontare il problema o di spegnerlo sul nascere con dichiarazioni assurde tipo "se la catalogna fosse uno stato sarebbe fuori dall'euro" detto da gente che voleva la Turchia in europa

  10. #240
    email non funzionante
    Data Registrazione
    16 Oct 2010
    Messaggi
    6,606
     Likes dati
    0
     Like avuti
    176
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Catalogna libera!

    Catalogna: Girona dichiara persona non grata re Felipe
    Mozione consiglio comunale, stessa decisione per prefetto Spagna
    La città di Girona ha dichiarato "persona non grata" re Felipe VI di Borbone dopo le dure prese di posizione del capo dello Stato sulla crisi catalana e il duro commissariamento annunciato dal premier spagnolo Mariano Rajoy. In una mozione approvata dal consiglio comunale riferisce Punt Avui è stato dichiarato persona non grata anche il prefetto spagnolo in Catalogna Enric Millò.
    Catalogna: Girona dichiara persona non grata re Felipe - Gazzetta di Parma

    Catalogna, ministro del Govern: "Andiamo avanti"
    "Andiamo avanti". E' quanto affermato su Twitter dal ministro catalano, Josep Rull, il primo a reagire pubblicamente dopo la destituzione del Govern da parte di Madrid. Rull, consigliere per il Territorio e la Sostenibilità della Catalogna, ha evidenziato anche che, nella riunione di venerdì convocata dal presidente Carles Puigdemont dopo la proclamazione della "Reubblica", il Govern ha deciso interventi per la rete stradale per 9,5 milioni di euro.
    Catalogna, ministro del Govern: "Andiamo avanti" - Tgcom24

    EU TURMOIL: Finland preparing to go against Spain and RECOGNISE Catalonia’s independence
    FINLAND could be the first country to officially recognise Catalonia as a republic state, in a move that would put the Scandinavian country in direct opposition to the European Union (EU).
    By JON ROGERS
    The country’s MP for Lapland Mikko Karna has said that he intends to submit a motion to the Finnish parliament recognising the new fledgling country.
    Mr Karna, who is part of the ruling Centre Party, led by Prime Minister Juha Sipila, also sent his congratulations to Catalonia after the regional parliament voted earlier today on breaking away from the rest of Spain.
    Should Finland officially recognise the new state of Catalonia this will be yet another body blow to the the EU which has firmly backed the continuation of a unified Spain under the control of Madrid.
    If Finland recognised Catalonia then this would make a mockery of the EU’s refusal to acknowledge the region’s new status.
    Argentina could also formally recognise the Republic of Catalonia and reject the intervention of the Spanish Prime Minister Mariano Rajoy who has moved to implement Article 155 which will permit Madrid to take over control of the semi-autonomous region.
    Socialist Argentine MP Juan Carlos Giordano, who represents Buenos Aires Province said that he would present a bill in parliament for the South American country to recognise Catalonia.
    The Scottish Government has also sent a message of support, saying that Catalonia “must have” the ability to determine their own future. Cabinet Secretary for Culture, Tourism and External Affairs Fiona Hyslop said: "We understand and respect the position of the Catalan government. The people of Catalonia have the ability to determine their own future“.
    EU TURMOIL: Finland preparing to go against Spain and RECOGNISE Catalonia?s independence | World | News | Express.co.uk

    «Tomba, tomba, tomba». La Catalogna e il “patto civile europeo”
    La retorica europeista degli spagnoli è micidiale: ricordo sparate imbarazzanti da parte di Javier Cercas, sul “Corriere” (una garanzia). La verità è che questa storia catalana l’abbiamo presa tutti sottogamba: anch’io all’inizio ero partito lancia in resta in favore della democrazia costituzionale. Tuttavia, come ho già ripetuto diverse volte, il repentino avvicendarsi degli eventi mi ha fatto tornare sulle mie posizioni nel momento in cui mi sono accorto che Madrid non è intervenuta in nome della costituzione formale (spagnola), ma di quella materiale, dell’Unione, in breve nelle vesti di colonia economica tedesca.
    Il paradosso è evidente, e stride: come si può difendere l’integrità di una nazione in nome di un’ideologia che predica la distruzione delle nazioni, per sostituirle con una meta-nazione, trans-nazione, post-nazione e altre amenità? Voglio dire: abbiamo passato decenni a sostenere che i confini non contano, dunque perché i catalani devono ancora “passare dalla Spagna” per essere europei?
    Per giunta, in tutta questa storia, Rajoy ha commesso numerosi errori, tattici e strategici: in primo luogo, passando alle “maniere forti” (seppur blande) nonostante il referendum fosse già stato dichiarato incostituzionale (delle due l’una: se devi picchiare le vecchiette che vanno a votare, allora continui a considerarlo in qualche modo “legale”); poi, soprattutto, barattando l’unità della nazione per un briciolo di “stabilità” (la Merkel gli avrà detto: “Fai i compiti a casa e non ti mando nessun Montes”). Cosa si credeva Rajoy, che l’Europa fosse un win-win game?
    Del resto ognuno ha le sue illusioni: c’è chi si era convinto che l’unione tra popolari e socialisti in nome della costituzione rappresentante un passo avanti (cioè “indietro”, per alcuni) rispetto allo sciatto europeismo di questi anni: invece anche a Madrid si è continuato a invocare l’ormai insopportabile “Più Europa”.
    E allora, lasciatemelo dire: Vulgus vult decipi, ergo decipiatur (in catalano: “Al món li agrada ser enganyat, per això serà enganyat”). I catalani peraltro non sembrano così tonti come ce li hanno venduti: anche dai discorsi sentiti oggi, appare chiaro come lo scopo degli indipendentisti non sia quello di aggiungere una stellina in più nella magnifica e progressiva costruzione europea. Per gli intellettuali catalani che si rifanno al centro-destra secessionista o all’estrema sinistra del CUP, “Europa” significa solo austerità, egoismo e demofobia. Nei dibattiti che ho potuto ascoltare su TV3, tornava di continuo il problema dell’Unione Europa come “istituzione irriformabile” o “gioco liberista”, considerata ormai il più grande ostacolo alla vera solidarietà tra i popoli.
    A questo punto mi viene il dubbio che la ragione non stia affatto dalla parte del governo “eurocentrico” (lato sensu). Dato che sono soprattutto un sentimentale, devo confessare che è stato soprattutto un particolare “romantico” (in senso politico!) a colpirmi: l’intesa ideale tra un navigato maneggione come Carles Puigdemont e la squatter d’alto bordo Anna Gabriel Sabaté. Le immagini che li ritraggono assieme assomigliano a dei fotogrammi di Breezy, il film di Clint Eastwood in cui un agente immobiliare si innamora di una hippie.
    A parte gli scherzi, la questione è eminentemente politica. Dovremmo infatti domandarci cosa può tenere assieme due persone diversissime tra loro, al di là delle simpatie personali (che spesso sono appunto l’eccezione che conferma la regola): ripeto, stiamo parlando di uno che si veste e si pettina come un agente immobiliare e di una che a quarant’anni si concia ancora come una zecca quindicenne. Qual è quella cosa così potente in grado di unire individui del genere (al di là del sesso)? Semplice: la patria. Tra costoro mi pare di riscontrare quell’ineffabile comunione di spirito che sussistette tra operai, punk e suore ai tempi di Solidarność (per fare l’esempio più innocuo che mi viene in mente).
    L’Europa non è riuscita a creare nulla di tutto ciò: non abbiamo né una lingua comune, né qualche canzone per ricordarci che siamo un unico popolo (perché in effetti non lo siamo). Al contrario, i catalani hanno i loro inni e loro bandiere. Perciò, comunque vada, dedico a loro L’Estaca, la famosissima ballata di Lluís Llach che ancora risuona per le ramblas, più forte che mai.
    https://materialismosacro.blogspot.i...catalogna.html


    L’avi Siset em parlava
    de bon matí al portal
    mentre el sol esperàvem
    i els carros vèiem passar.
    Siset, que no veus l’estaca
    on estem tots lligats?
    Si no podem desfer-nos-en
    mai no podrem caminar!
    Si estirem tots, ella caurà
    i molt de temps no pot durar,
    segur que tomba, tomba, tomba
    ben corcada deu ser ja.
    Si jo l’estiro fort per aquí
    i tu l'estires fort per allà,
    segur que tomba, tomba, tomba,
    i ens podrem alliberar.
    Però, Siset, fa molt temps ja,
    les mans se’m van escorxant,
    i quan la força se me’n va
    ella és més ampla i més gran.
    Ben cert sé que està podrida
    però és que, Siset, pesa tant,
    que a cops la força m’oblida.
    Torna’m a dir el teu cant:
    Si estirem tots, ella caurà
    i molt de temps no pot durar,
    segur que tomba, tomba, tomba
    ben corcada deu ser ja.
    Si jo l’estiro fort per aquí
    i tu l'estires fort per allà,
    segur que tomba, tomba, tomba,
    i ens podrem alliberar.
    L'avi Siset ja no diu res,
    mal vent que se l’emportà,
    ell qui sap cap a quin indret
    i jo a sota el portal.
    I mentre passen els nous vailets
    estiro el coll per cantar
    el darrer cant d’en Siset,
    el darrer que em va ensenyar.
    Si estirem tots, ella caurà
    i molt de temps no pot durar,
    segur que tomba, tomba, tomba
    ben corcada deu ser ja.
    Si jo l’estiro fort per aquí
    i tu l'estires fort per allà,
    segur que tomba, tomba, tomba,
    i ens podrem alliberar.

    Il vecchio Siset mi raccontava
    di buon mattino davanti al portone
    mentre aspettavamo il sole
    e guardavamo i carri passare
    Siset non vedi il palo
    a cui siamo tutti legati?
    Se non riusciamo a liberarcene,
    non potremo mai camminare!
    Se tiriamo tutti assieme, cadrà
    non può resistere a lungo,
    sicuro che cade, cade, cade,
    deve esser già ben tarlato.
    Se io lo tiro forte di qua,
    e tu lo tiri forte di là,
    sicuro che cade, cade, cade,
    e potremo liberarci.
    Però, Siset, è già passato del tempo,
    le mie mani si stanno spellando,
    e quando le forze mi abbandonano
    il palo è sempre più alto e grande.
    Certo, lo so che è marcio
    però, Siset, pesa così tanto
    che a tratti mi manca la forza.
    Cantami ancora la tua canzone:
    Se tiriamo tutti assieme, cadrà
    non può resistere a lungo,
    sicuro che cade, cade, cade,
    deve esser già ben tarlato.
    Se io lo tiro forte di qua,
    e tu lo tiri forte di là,
    sicuro che cade, cade, cade,
    e potremo liberarci.
    Il vecchio Siset ora non parla più,
    il mal vento se l’è portato via,
    solo lui sa dove è finito,
    e io sempre qui davanti al portone.
    E quando i nostri ragazzi passano
    allungo il collo per cantare
    l’ultima canzone di Siset,
    l’ultima che mi ha insegnato.
    Se tiriamo tutti assieme, cadrà
    non può resistere a lungo,
    sicuro che cade, cade, cade,
    deve esser già ben tarlato.
    Se io lo tiro forte di qua,
    e tu lo tiri forte di là,
    sicuro che cade, cade, cade,
    e potremo liberarci.

 

 
Pagina 24 di 34 PrimaPrima ... 14232425 ... UltimaUltima

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito