Russia e Cina costruiranno il canale del Nicaragua

[Gianky]

Dietro questa compagnia sta la Cina che non ha rapporti diplomatici con la Cina.

Penso si volesse scrivere che la Cina non ha rapporti diplomatici con il Nicaragua, ma anche così la cosa mi sembra strana, i sandinisti sono al potere dal 1979, con lunghi periodi di interruzione di partiti capitalistici, sono tornati al potere nel 2006 e non hanno instaurato rapporti con la Cina?

[Metabo]

Penso si volesse scrivere che la Cina non ha rapporti diplomatici con il Nicaragua, ma anche così la cosa mi sembra strana, i sandinisti sono al potere dal 1979, con lunghi periodi di interruzione di partiti capitalistici, sono tornati al potere nel 2006 e non hanno instaurato rapporti con la Cina?

La sfida cinese a Panama: in Nicaragua un canale di 278 km - Corriere.it
In Nicaragua Farà concorrenza a quello di Panama

La sfida cinese a Panama: in Nicaragua un canale di 278 km

«Sarà la più grande opera mai realizzata». La faraonica opera dovrebbe costare circa 40 miliardi di dollari ed essere inaugurata nel 2020

di Guido Santevecchi, corrispondente da Pechino

4 Grandi opere




La firma dell’accordo per il canale tra Daniel Ortega e Wang Jing (Ap)
shadow









Alla Casa de los Pueblos di Managua, il presidente Daniel Ortega e l’uomo d’affari cinese Wang Jing si sono fatti fotografare abbracciati. Nella mano libera stringevano due libri blu con i piani del Canale del Nicaragua, una via d’acqua interoceanica che lancia la sfida a quella storica di Panama. Il megaprogetto sino-sandinista ha preso forma: a Managua è stato annunciato ieri che il tracciato è stato definito tra i sei proposti. Quello scelto, lungo 278 chilometri, partirà dalla foce del fiume Brito sul Pacifico, si dirigerà verso la città di Rivas, attraverserà per 105 chilometri il Lago Nicaragua e poi lungo i fiumi Tule e Punta Gorda arriverà nel Mar dei Caraibi permettendo l’accesso all’Atlantico.

Costo stimato 40 miliardi di dollari, raccolti dai cinesi della HK Nicaragua Canal Development Investment (HKND), basata a Hong Kong. Il proprietario del gruppo, il signor Wang Jing, è un tipo un po’ misterioso: ha 41 anni, dice di essere nato a Pechino, laureato in medicina tradizionale cinese, ma non specifica in quale scuola («per riservatezza»). E ancora: «Sono un cittadino così normale che più normale non si può, vivo con mia madre, un fratello minore e mia figlia». Dal 2010 ha preso il controllo della Xinwei Telecom di Pechino che ha in portafoglio una serie di contratti per costruire reti telefoniche nel mondo, dal Nicaragua all’Ucraina. Giura di non avere rapporti con lo Stato, il partito, l’esercito, e nel suo ufficio pechinese esibisce un grande quadro con Mao alla guida dell’Armata Rossa. Non dice quanti soldi abbia di suo, ma assicura che i 40 miliardi per il Canale del Nicaragua sono pronti. Ufficialmente i fondi sono privati, ma più di un analista intravede lo Stato cinese alle spalle del fiducioso ex medico tradizionale.

«Questa opera sarà la più grande mai realizzata nella storia dell’umanità, e aiuterà il popolo del Nicaragua», ha spiegato agli studenti della facoltà di ingegneria di Managua il signor Wang. Il presidente Ortega è entusiasta, la maggioranza dell’opinione pubblica è con lui. Ma l’avventura ha sollevato dubbi e polemiche.
Qualcuno teme per la sovranità nazionale del Nicaragua; esperti di ambiente temono danni irreparabili all’ecosistema, dovuti al mutamento del corso dei fiumi e all’enorme spostamento di terra. Altri avvertono che il canale non è sostenibile da un punto di vista economico: 40 miliardi di dollari sembrano insufficienti per un’opera del genere. L’opposizione parlamentare accusa il governo sandinista di «fare solo propaganda per generare false speranze su un futuro prospero per la gente del Nicaragua». Il gruppo di Hong Kong replica: noi daremo lavoro a 50 mila persone direttamente e altre 200 mila troveranno impiego nell’indotto.

L’impresa parte a dicembre. Obiettivo concludere le opere entro il 2019 e aprire al traffico interoceanico nel 2020. La via di navigazione tra i due oceani che taglierà il Nicaragua sarà alternativa a quella di Panama. Tre volte più lungo, questo canale avrà una larghezza tra gli 83 e i 520 metri e una profondità di 27 metri, dicono gli ingegneri cinesi. Molto più spazioso di quello di Panama (che nel frattempo è in fase avanzata di ristrutturazione), potrebbe permettere il passaggio di super portacontainer da 400 mila tonnellate.

Wang Jing non si accontenta, ha presentato un progetto da 10 miliardi di dollari per rifare il porto di Sebastopoli. E qualcuno assicura che anche dietro i lavori in Nicaragua ci sono fondi e interessi russi. Un bell’intreccio di ingegneria geopolitica .



@guidosant
9 luglio 2014 | 09:49

[paulhowe]

Costo stimato 40 miliardi di dollari, raccolti dai cinesi della HK Nicaragua Canal Development Investment (HKND), basata a Hong Kong.

[Simone.org]

Come dice spesso Paul, la Russia non dispone di forze militari "ecspediscionari", ossia, in italiano, forze adatte a colpire a grandi distanze, per cui l'idea di una flotta russa che si basa a Cuba e che sguazza nell'Atlantico mi sembra prematura in mancanza di una preliminare pacificazione eurasiatica.

Tuttavia è in atto una guerra commerciale nella quale gli USA tentano di guadagnare con la forza tutte le maggiori vie navali del mondo (è la loro natura talassocratica come lo è stata per Atene e Cartagine ed entrambe sono finite male) ed è molto positivo che Russia e/o Cina lavorino per crearne di alternative sotto il proprio controllo.
Non solo il canale del Nicaragua, quindi ma anche il taglio dell'isto di Malesia per scavalcare lo Stretto di Malacca (sotto ferreo controllo USA) sono opere geopoliticamente necessarie.

Se avessi un qualche potere in queste cose direi che sarebbe urgente anche una pacificazione definitiva dell'America Indiolatina affinché il continente inizi a investire in forze navali che, col canale di Nicaragua effttivamente realizzato, potrebbero davvero collaborare con Russia e Cina nello spezzare la talassocrazia americana.

[paulhowe]

Tuttavia è in atto una guerra commerciale nella quale gli USA tentano di guadagnare con la forza tutte le maggiori vie navali del mondo

Guardi che le "vie navali" non sono occupabili, perche il mare non e' la terraferma.

Quindi gli USA non "tentano di guadagnare" nulla, hanno semplicemente una marina militare blue water, dotata di assetti aerei e anfibi e un corollario di basi in grado di supportarne la proiezione.

è la loro natura talassocratica come lo è stata per Atene e Cartagine

Ma pure Roma, l'Impero Inglese....

ed è molto positivo che Russia e/o Cina lavorino per crearne di alternative sotto il proprio controllo.

No, non c'e alcun obiettivo russo-cinese di creare alcun controllo navale.

I cinesi non sono in grado ancora di garantire una strategia "sea denial" nel mar cinese, figurarsi se si possono proiettare in Nicaragua!

I russi non sono mai stati interessati agli oceani, non avendo le risorse per mettersi a giocare alla battaglia navale.

Non solo il canale del Nicaragua, quindi ma anche il taglio dell'isto di Malesia per scavalcare lo Stretto di Malacca (sotto ferreo controllo USA) sono opere geopoliticamente necessarie.

E quello e' un altro sogno rimasto sulla carta!

Sono 15 anni che si parla di questo "istmo" che in realta non si mai realizzato, come non si realizzera mai il canale del Nicaragua.

[Simone.org]

Guardi che le "vie navali" non sono occupabili, perche il mare non e' la terraferma.

Quindi gli USA non "tentano di guadagnare" nulla, hanno semplicemente una marina militare blue water, dotata di assetti aerei e anfibi e un corollario di basi in grado di supportarne la proiezione.





Ma pure Roma, l'Impero Inglese....




No, non c'e alcun obiettivo russo-cinese di creare alcun controllo navale.

I cinesi non sono in grado ancora di garantire una strategia "sea denial" nel mar cinese, figurarsi se si possono proiettare in Nicaragua!

I russi non sono mai stati interessati agli oceani, non avendo le risorse per mettersi a giocare alla battaglia navale.





E quello e' un altro sogno rimasto sulla carta!

Sono 15 anni che si parla di questo "istmo" che in realta non si mai realizzato, come non si realizzera mai il canale del Nicaragua.

Asino, le vie navali sono occupabili eccome quando si parla della US Navy, lo dici tu stesso, nessuno al mondo può competere con la flotta americana per cui gli USA hanno de facto il controllo delle maggiori vie commerciali al mondo ed è anche questo il motivo per il quale rompete le palle per la realizzazione di gasdotti e oleodotti eurasiatici che permettano agli idrocarburi di sfuggire il trasporto marittimo: ergo, se riuscite a far viaggiare il petrolio o il gas liquefatto per mare, in qualche modo lo controllate voi.

Quanto al necessario declino delle talassocrazie - che scompaiono non in quanto potenze di mare, ma in quanto malvagie perché, caro mio, il Male esiste e si incarna in questo mondo - ti ricordo oltre ad Atene e Cartagine anche Creta e Venezia. Lo stesso Impero Romano, nato come potenza tellurocratica, ha iniziato la propria caduta dopo esser diventato talassocrazia (nb, con potenza di mare non si intende solo la prevalenza di un appparato militare navale, ma un sistema politico basato su unas erie precisa di [dis]valori come spiegava Carl Schmitt, quali la predazione, la volatilità, il nichilismo, l'individualismo, lo sradicamento culturale) e così è stato per una fase dell'Impero Islamico.

Quanto alla pessima Inghilterra ha avuto il suo declino storico anch'essa passando umilmente il testimone proprio agli USA in una fase in cui il progetto del NWO si andava già delineando (incontro all'hotel majestic di Parigi nel 1919 per la prossima creazione di CFR e Chatham House mentre a Versailles si svolgevano i negoziati ufficiali per la pace).

Gli USA seguiranno lo stesso destino. Come forza talassocratica consumeranno tutto il consumabile per poi scoprirsi un gigante senza gambe. I segnali sono inequivocabili e riguardano, evidentemente, il medio-lungo periodo, ragion per cui occorre un'analisi politico-militare che voi occidentali STRUTTURALMENTE non siete in grado di fare per via della vostra "cultura" del tutto e subito lasciando debiti ai figli e nipoti.

Se avessi detto a un romano dell'epoca di Marco Aurelio che Roma era prossima alla fine ti avrebbe riso in faccia. Noi oggi sappiamo che in quell'epoca l'Impero era già agonizzante, ma era difficile leggerne la decadenza nella contemporaneità degli eventi.

Da anni ci sono piccoli segnali di aumento della forza di Russia e Cina, forza che si misura nelle risposte americane sempre meno decise. Lascia che si parli per altri 15 anni delle grandi opere geopolitiche che strapperanno il mondo al controllo unipolare USA.

A te sembrano un tempo lunghissimo, per i tuoi profitti, per i tuoi investimenti azionari a breve termine, per i tuoi contratti interinali di due mesi.
Ma per la Storia saranno un soffio.

[Amati75]

Da un punto di vista degli importatori o esportatori da e per Asia o Nordamerica è' una buona cosa in quanto inizierà una concorrenza sui prezzi fra Panama e Nicaragua, per quanto riguarda la fattibilità e sostenibilità economica e' un altro discorso, in quanto il canale in Nicaragua non solo avrà dei costi di mantenimento maggiori ma dovrà anche ammortizzarli, nel mentre Panama li ha pressoché ammortizzati da anni ( l' espansione in corso come costi nulla a che vedere con fare ex novo un nuovo canale), quindi Panama potrà sempre offrire tariffe minori rispetto al Nicaragua, il cui canale quindi per poter competere, dovrà necessariamente ricevere sovvenzioni, ovvero costi annuali ed ingenti, da parte di presumo, Russia e Cina, non si parla di bruscolini.

Altra considerazione, il costo finale dell opera sarà sicuramente molto maggiore dei 40 mld, e' pressoché assicurato.

In quanto a controllo, a meno che Russia e Cina riescano a sviluppare una Blue navy sufficientemente forte da poter tener testa alla US Navy, si farebbe anche relativamente presto a bloccare il canale, quindi da quel punto di vista la potenzialità di bloccaggio da parte UsA non verrebbe minimamente intaccata, appunto in assenza di blu navies da parte di Cina e Russia, capaci di eguagliare potenza, training e capacità della US Navy, qui si sta parlando di un progetto che costerà un pacco e che per restare operativo richiederà sempre di iniezioni di capitale.... Non intaccando realmente in extrema ratio le potenzialità di blocco.

Per me, meglio essendo importatore dall Asia, le mi tariffe scenderanno.


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[paulhowe]

Asino, le vie navali sono occupabili

Non sono "occupabili" perche non ci sono presidi permanenti, ma semmai basi mobili che sono appunto le navi.

Nel caso degli USA possono metterci anche l'aviazione e questo fa la differenza.

eccome quando si parla della US Navy, lo dici tu stesso, nessuno al mondo può competere con la flotta americana per cui gli USA hanno de facto il controllo delle maggiori vie commerciali al mondo ed è anche questo il motivo per il quale rompete le palle per la realizzazione di gasdotti e oleodotti eurasiatici che permettano agli idrocarburi di sfuggire il trasporto marittimo: ergo, se riuscite a far viaggiare il

Ma guarda che il petrolio e in misura minore il gas continueranno sempre a venire dal mare, perche nessun paese vuole dipendere dalla Russia o da altre potenze petrolifere dell'asia centrale.

C'e' il medio oriente, c'e l'africa occidentale, c'e il mare del nord, ci sono alcune regioni del pacifico dove si estraggono decine di milioni di barili. Solo il 15% della produzione mondiale arriva dall' "heartland" dell'ex impero sovietico.

Gli USA seguiranno lo stesso destino. Come forza talassocratica consumeranno tutto il consumabile per poi scoprirsi un gigante senza gambe.

Ma veramente l'incremento di pil degli USA un unita di prodotto e' sempre meno dipendente dalle materie prime e sempre piu dipendente da servizi e fattori intangibili.

I segnali sono inequivocabili e riguardano, evidentemente, il medio-lungo periodo

Difficile dire cosa avverra tra 20-30 anni.

Se avessi detto a un romano dell'epoca di Marco Aurelio che Roma era prossima alla fine ti avrebbe riso in faccia. Noi oggi sappiamo che in quell'epoca l'Impero era già agonizzante, ma era difficile leggerne la decadenza nella contemporaneità degli eventi.

L'impero romano si reggeva sulla conquista territoriale e lo sfruttamento degli schiavi oltre che sui tributi che le popolazione assoggettate dovevano pagare.

Nel caso degli USA non sono interessati alla conquista di territori ne a forme di schiavitu.

[Pickeroll]

Ma anche per passare nello stretto di Malacca si paga ? Pensavo che i pedaggi fossero esclusività di Suez e Panama.

[ConteMax]

A parte tutte le considerazioni economiche e geopolitiche che rendono l'opera una mera illusione, c'è anche un problema di natura ambientale. Il Lago Nicaragua è di acqua dolce. La costruzione di un canale tra i due oceani credo ne altererebbe irrimediabilmente flora e fauna.

Ma mi rendo conto che queste considerazioni non valgono molto davanti agli affari.