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  1. #1
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    Predefinito Ufficio Gruppo Parlamentare PDP - Partito Democratico del Progresso

    Buongiorno a tutti, mi prendo la licenza di aprire il thread ( spero che il capogruppo MarioR non me ne voglia troppo XD ) per esprimere alcune opinioni sulla proposta di RMG (portata avanti dall'ottimo compagno Garat) sulla quale avrei qualche perplessità...


    ebbene, io non sarei per istituire l’RMG in questo momento, per una serie di motivi che vado ad elencare:


    • FONDI E COPERTURE: secondo quanto scritto nel comunicato stampa di rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per il 2014, le risorse a disposizione sarebbero circa 1 miliardo e 720 milioni (320 milioni in più rispetto all'ammontare previsto nella legge di stabilità 2014). Quali perplessità su questo?




    1. I disoccupati, a Luglio 2014, sono secondo l’Istat (Occupati e disoccupati (mensili)) 3 milioni 220 mila. Se ipotizziamo un sostegno di 600 euro mensili, avremmo un costo totale di 1 miliardo e 932 milioni, un ammontare superiore al miliardo e 720 milioni stanziati per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per il 2014, tanto più che in questo calderone è compresa anche la mobilità e che i requisiti per l’accesso alla CIG e alla mobilità in questo momento si fanno sempre più stringenti (Cassa Integrazione 2014, mobilità e CIG in Deroga: che cosa cambia). Assisteremmo in sostanza ad un riallarga mento della platea con uno sforamento dei fondi a disposizione, a meno di modifiche alla proposta di RMG.



    1. Il ricorso alla CIG aumenta progressivamente e non accenna a scendere, una eventuale introduzione dell’RMG in questo momento vedrebbe quindi l’introduzione di un nuovo sistema di sostegno sociale alla disoccupazione in una situazione di “aggravamento costante”, a cui l’RMG non darebbe soluzione, funzionando solo da “soluzione tampone” ( tutelando i lavoratori disoccupati ma contribuendo ad aumentare direttamente il loro numero causando la chiusura di un ulteriore numero di aziende e/o la perdita ulteriore di posti di lavoro) e quindi ritrovandosi a gestire, partendo già in difficoltà sul finanziamento, un numero crescente di disoccupati (il cui numero assoluto pare stia lentamente scendendo al momento, ma che aumenterebbe nuovamente se sparisse la CIG come osserva Cesare Damiano qui Crisi: senza Cig in deroga 130 mila nuovi disoccupati | Cesare Damiano) a cui non si potrebbe far fronte prendendo fondi da altre parti, essendoci già gravi difficoltà d bilancio ( notizia di questi giorni i tagli ai ministeri).



    • LA PRODUZIONE INDUSTRIALE: E’ notizia di oggi che la produzione industriale italiana è diminuita dal 2007 di oltre il 25% , su base annua nel 2014 segna un -1,8% e a Luglio era del -1% (Cade la produzione industriale a luglio -1%, su base annua -1,8% - Il Sole 24 ORE). Cosa succederebbe se di colpo, da un mese all’altro, sparissero CIG e CIG in deroga? Quante aziende chiuderebbero o si restringerebbero strutturalmente? Da parte mia temo che il nostro tessuto industriale, fragile più che mai in questo momento, rischierebbe un colpo fatale e un ulteriore ridimensionamento.



    • LA NECESSARIA TEMPISTICA: Nutrirei perplessità, come già detto, anche sui tempi di applicazione della riforma sul RMG. Il momento congiunturale non mi pare adeguato, meglio sarebbe attuare questa riforma, qualora la si voglia fare, “alla fine del tunnel”, ovvero con una produzione industriale non in calo ed una economia stabile e non in crisi, con un sistema paese ripresosi dalle ferite e un trend di disoccupazione sensibilmente in arretramento. Secondo la normativa vigente, la CIG in deroga terminerà nel 2016: affrettare una riforma accelerando i tempi, già ottimistici, previsti dal governo nazionale mi sembrerebbe un rischio.


    In definitiva, credo che il tema RMG andrebbe affrontato con una panoramica generale più ampia, valutando:


    • tempi di applicazione decisamente più ritardati nel tempo ( a conclusione della crisi o quantomeno con la ripresa già avviata)
    • I costi non solo nell’immediato ma anche nel medio lungo periodo
    • Gli effetti della cancellazione della CIG sulla produzione industriale



    Alla cancellazione della CIG e all’instaurazione di un RMG nazionale io sostituirei, in questo momento, una riflessione sull’esperimento di RMI (Reddito Minimo d’Inserimento) portato avanti dal gov Letta (Come funziona il reddito minimo di Letta - Giornalettismo) contro la povertà. Uno strumento sicuramente più piccolo e meno incidente sulle casse statali, è vero, ma anche più gestibile in una situazione di scarsi margini ed equilibrio precario.
    Ultima modifica di Gdem88; 12-09-14 alle 10:57
    «Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]

  2. #2
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    Predefinito Re: Ufficio Gruppo Parlamentare PDP - Partito Democratico del Progresso

    non faccio tante considerazioni perché la mia idea la sai ( a proposito : se questo è un thread riservato ai deputati / simpatizzanti ecc del PDP mi scuso sin d'ora ), ma faccio solo una domanda : nella realtà Renzi quanto ha speso per gli 80 € ?
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    Se non ti rispondo è probabile che sei in ignore list e/o sei troppo beota. STACCE.

  3. #3
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    Predefinito Re: Ufficio Gruppo Parlamentare PDP - Partito Democratico del Progresso

    Siamo in un thread formalmente riservato al PDP, ma anche i contributi degli alleati non sono certo disdegnati, se portati rispettando il fluire della discussione interna al gruppo :-)

    Quanto agli 80 euro, il costo dovrebbe essere di circa 6,9 miliardi di euro nel 2014: sicuramente tanti. Tuttavia, mi pare si tratti di sgravi IRPEF sulle buste paga, quindi per lo stato sono sostanzialmente mancate entrate...per l'RMG, che prevederebbe trasferimenti monetari diretti dallo Stato ai cittadini, mi pare la questione sia diversa
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  4. #4
    bronsa querta
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    Predefinito Re: Ufficio Gruppo Parlamentare PDP - Partito Democratico del Progresso

    Citazione Originariamente Scritto da Gdem88 Visualizza Messaggio
    Buongiorno a tutti, mi prendo la licenza di aprire il thread ( spero che il capogruppo MarioR non me ne voglia troppo XD ) per esprimere alcune opinioni sulla proposta di RMG (portata avanti dall'ottimo compagno Garat) sulla quale avrei qualche perplessità...


    ebbene, io non sarei per istituire l’RMG in questo momento, per una serie di motivi che vado ad elencare:


    • FONDI E COPERTURE: secondo quanto scritto nel comunicato stampa di rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per il 2014, le risorse a disposizione sarebbero circa 1 miliardo e 720 milioni (320 milioni in più rispetto all'ammontare previsto nella legge di stabilità 2014). Quali perplessità su questo?




    1. I disoccupati, a Luglio 2014, sono secondo l’Istat (Occupati e disoccupati (mensili)) 3 milioni 220 mila. Se ipotizziamo un sostegno di 600 euro mensili, avremmo un costo totale di 1 miliardo e 932 milioni, un ammontare superiore al miliardo e 720 milioni stanziati per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per il 2014, tanto più che in questo calderone è compresa anche la mobilità e che i requisiti per l’accesso alla CIG e alla mobilità in questo momento si fanno sempre più stringenti (Cassa Integrazione 2014, mobilità e CIG in Deroga: che cosa cambia). Assisteremmo in sostanza ad un riallarga mento della platea con uno sforamento dei fondi a disposizione, a meno di modifiche alla proposta di RMG.



    1. Il ricorso alla CIG aumenta progressivamente e non accenna a scendere, una eventuale introduzione dell’RMG in questo momento vedrebbe quindi l’introduzione di un nuovo sistema di sostegno sociale alla disoccupazione in una situazione di “aggravamento costante”, a cui l’RMG non darebbe soluzione, funzionando solo da “soluzione tampone” ( tutelando i lavoratori disoccupati ma contribuendo ad aumentare direttamente il loro numero causando la chiusura di un ulteriore numero di aziende e/o la perdita ulteriore di posti di lavoro) e quindi ritrovandosi a gestire, partendo già in difficoltà sul finanziamento, un numero crescente di disoccupati (il cui numero assoluto pare stia lentamente scendendo al momento, ma che aumenterebbe nuovamente se sparisse la CIG come osserva Cesare Damiano qui Crisi: senza Cig in deroga 130 mila nuovi disoccupati | Cesare Damiano) a cui non si potrebbe far fronte prendendo fondi da altre parti, essendoci già gravi difficoltà d bilancio ( notizia di questi giorni i tagli ai ministeri).



    • LA PRODUZIONE INDUSTRIALE: E’ notizia di oggi che la produzione industriale italiana è diminuita dal 2007 di oltre il 25% , su base annua nel 2014 segna un -1,8% e a Luglio era del -1% (Cade la produzione industriale a luglio -1%, su base annua -1,8% - Il Sole 24 ORE). Cosa succederebbe se di colpo, da un mese all’altro, sparissero CIG e CIG in deroga? Quante aziende chiuderebbero o si restringerebbero strutturalmente? Da parte mia temo che il nostro tessuto industriale, fragile più che mai in questo momento, rischierebbe un colpo fatale e un ulteriore ridimensionamento.



    • LA NECESSARIA TEMPISTICA: Nutrirei perplessità, come già detto, anche sui tempi di applicazione della riforma sul RMG. Il momento congiunturale non mi pare adeguato, meglio sarebbe attuare questa riforma, qualora la si voglia fare, “alla fine del tunnel”, ovvero con una produzione industriale non in calo ed una economia stabile e non in crisi, con un sistema paese ripresosi dalle ferite e un trend di disoccupazione sensibilmente in arretramento. Secondo la normativa vigente, la CIG in deroga terminerà nel 2016: affrettare una riforma accelerando i tempi, già ottimistici, previsti dal governo nazionale mi sembrerebbe un rischio.


    In definitiva, credo che il tema RMG andrebbe affrontato con una panoramica generale più ampia, valutando:


    • tempi di applicazione decisamente più ritardati nel tempo ( a conclusione della crisi o quantomeno con la ripresa già avviata)
    • I costi non solo nell’immediato ma anche nel medio lungo periodo
    • Gli effetti della cancellazione della CIG sulla produzione industriale



    Alla cancellazione della CIG e all’instaurazione di un RMG nazionale io sostituirei, in questo momento, una riflessione sull’esperimento di RMI (Reddito Minimo d’Inserimento) portato avanti dal gov Letta (Come funziona il reddito minimo di Letta - Giornalettismo) contro la povertà. Uno strumento sicuramente più piccolo e meno incidente sulle casse statali, è vero, ma anche più gestibile in una situazione di scarsi margini ed equilibrio precario.
    Anzitutto complimenti per la ricerca dei dati e per la correttezza delle osservazioni, Gdem. E grazie anche per i complimenti.

    Nel merito di quanto rilevato. Relativamente alle fonti ed alle coperture sinceramente non capisco i dubbi. Magari mi sono espresso male o non sono stato abbastanza chiaro nella bozza....però vorrei fare presente che per finanziare la proposta dell'RMG si abrogherebbe la CIG e se ne userebbero i fondi. Posso capire se mi si dice che CIG e RMG insieme siano eccessivamente costosi. Ma io propongo di abolire uno per finanziare l'altro.

    Si è evidenziato anche la differenza di circa 200 milioni di euro tra una cifra e l'altra: il problema c'è, in effetti, ma la soluzione è relativamente facile: lavorerò anche su alcuni tagli agli sprechi su settori non sociali e non necessari che dovrebbero fruttare cifre abbastanza ampie da finanziare strutturalmente quel gap.

    Detto questo vorrei riprendere altri due punti evidenziati da Gdem.
    Si parla di rischio licenziamenti, di riduzione della produzione industriale e di aggravamento della disoccupazione come conseguenza dell'RMG. Non voglio mentire: anche io sono giunto alle stesse conclusioni di Gdem, esiste questo rischio.
    Ma ho anche precisato, nello stesso 3d in cui presentavo la proposta, che questa altro non è che UN PEZZO di una riforma più ampia, una riforma tendente a rilanciare consumi e crescita. Per far si che questo avvenga l'RMG andrà necessairamente accompagnata da una riforma del mercato del lavoro che aiuti l'imprenditore a "plasmare" la propria impresa assumendo il numero necessario di dipendenti e lasciandogli la possibilità di licenziare laddove queso sia assolutamente necessario, fermo restando i divieti di licenziamenti discriminatori, inutili, arbitrari ecc ecc. l'RMG altro non è che una rete di sicurezza necessaria perchè questo possa essere fatto senza che si creino disagi sociali.
    Più in generale la mia idea è di adottare il modello della flexicurity, un modello che faccia convivere coerentemente libertà dell'imprenditore e sicurezza del lavoratore.

    Ora, al di là di questi aspetti strettamente tecnici, che spero siano stati chiariti (ma in caso così non fosse sono a disposizione!) vorrei evidenzare una questine più politica. Per quanto il meccanismo della CIG sia una conquista storica della sinistra e come tale merita il massimo rrispetto da chi come me non ha alcuna vergogna a riconoscersi nella cetegoria....ha un immenso difetto. E' una misura "discriminatoria", che tutela chi ha già un posto di lavoro e che esclude chi il posto non lo ha: non si dice sempre che i giovani andrebbero aiutati?
    Ora: data la situazione del paese credo che sia necessario e urgentissimo che anche i disoccupati siano tutelati. La mia proposta altro non fa che redistribuire le risorse tra le due categorie, assicurando ad una e all'altra una garazia. Chi è in CIG comunque ha una tutela in caso di licenziamento e chi non ha lavoro ha la rete di tutela nella ricerca del posto.
    Fosse per me...ebbene, signori, io manterrei entrambe le misure, dando CIG e RMG...ma le risorse sono limitate e la scelta è necessaria. E dovendola fare preferisco la misura più equa, che appunto è questa.

    Nel merito della produzione industriale non posso fare altro che dare ragione a Gdem: le imprese che si reggono solo su aiuti statali, sussidi ecc ecc ne morirebbero, causando disoccupazione nel breve periodo. Ma, nel lungo periodo grazia alla riforma del mercato del lavoro a cui accennavo poco sopra e ad alcune proposte che presenterò a breve credo che si creerebbero altre imprese. Nel mentre l'RMG garantirebbe ai licenziati il sostentamento. in attesa di cogliere le nuove opportunità di lavoro.
    I costi aumenterebbero? Non credo, perché penso che questi effetti a cui si accenna si creerebbero nel lungo periodo,. Ma nel lungo periodo è perfettamente possibile completare una riforma complessiva del mercato del lavoro, del welfare e del sistema fiscale tale per cui già di potrebbe tornare a crescere e quindi non sentiremmo sensibilmente questi effetti.

    Circa la tempistica altro non posso fare che ribadire che l'idea è di una riforma complessiva. Ma che per poterla fare è NECESSARIO che i lavoratori si sentano rassicurati, se non altro per rendere socialmente accettabile le altre riforme e per evitare il panico, la riduzione dei consumi ecc ecc derivanti dalla paura che alcuni potrebbero avere se proponessimo prima una riforma del mercato del lavoro basata su una maggiore flessibilità.
    Ergo: la tempistica è VOLUTAMENTE questa.
    C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".

  5. #5
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    Predefinito Re: Ufficio Gruppo Parlamentare PDP - Partito Democratico del Progresso

    Grazie per le risposte :-) il progetto è sicuramente ambizioso e di valore....cercherò di essere altrettanto puntuale nel controargomentare sui punti che non mi convincono :-P

    Citazione Originariamente Scritto da Garat Visualizza Messaggio
    Anzitutto complimenti per la ricerca dei dati e per la correttezza delle osservazioni, Gdem. E grazie anche per i complimenti.

    Nel merito di quanto rilevato. Relativamente alle fonti ed alle coperture sinceramente non capisco i dubbi. Magari mi sono espresso male o non sono stato abbastanza chiaro nella bozza....però vorrei fare presente che per finanziare la proposta dell'RMG si abrogherebbe la CIG e se ne userebbero i fondi. Posso capire se mi si dice che CIG e RMG insieme siano eccessivamente costosi. Ma io propongo di abolire uno per finanziare l'altro.

    Si è evidenziato anche la differenza di circa 200 milioni di euro tra una cifra e l'altra: il problema c'è, in effetti, ma la soluzione è relativamente facile: lavorerò anche su alcuni tagli agli sprechi su settori non sociali e non necessari che dovrebbero fruttare cifre abbastanza ampie da finanziare strutturalmente quel gap.
    Si si ho capito che CIG e RMG sono in alternativa ( so che non spari a caso ) facevo notare proprio i 200 milioni di surplus...ai quali però credo si aggiungeranno diversi altri costi ( ad esempio 600 euro x 130.000 nuovi disoccupati senza CIG in deroga vuol dire 78 milioni di euro in più) questo per dire che scegliere l'RMG adesso vuol dire fare un bel salto in un pozzo...non sapendo esattamente quanto sia profondo anche perchè il pozzo si allunga e si allungherà senza CIG ( la stima di Damiano era sulla CIG in deroga, senza quella normale le stime potrebbero benissimo raddoppiare secondo me!)....avrai quindi un capitolo di spesa che già di suo non è stabile ma è in crescita, a cui darai a tua volta una forte spinta verso l'incremento, avendo però solamente i possibili tagli all'attuale spesa sociale come risorsa da cui attingere. Partiamo già da -200 milioni, cosa ci dice che non diventeranno -300 ( sarebbero già - 278 senza CIG in deroga), -400? Quanto potremo tagliare prima di raggiungere il limite? Ti credo quando mi dici che hai un programma di tagli, ma sono più dubbioso sul dove e quanto riuscirai a tagliare per raggiungere tali somme...

    Citazione Originariamente Scritto da Garat Visualizza Messaggio
    Detto questo vorrei riprendere altri due punti evidenziati da Gdem.
    Si parla di rischio licenziamenti, di riduzione della produzione industriale e di aggravamento della disoccupazione come conseguenza dell'RMG. Non voglio mentire: anche io sono giunto alle stesse conclusioni di Gdem, esiste questo rischio.
    Ma ho anche precisato, nello stesso 3d in cui presentavo la proposta, che questa altro non è che UN PEZZO di una riforma più ampia, una riforma tendente a rilanciare consumi e crescita. Per far si che questo avvenga l'RMG andrà necessairamente accompagnata da una riforma del mercato del lavoro che aiuti l'imprenditore a "plasmare" la propria impresa assumendo il numero necessario di dipendenti e lasciandogli la possibilità di licenziare laddove queso sia assolutamente necessario, fermo restando i divieti di licenziamenti discriminatori, inutili, arbitrari ecc ecc. l'RMG altro non è che una rete di sicurezza necessaria perchè questo possa essere fatto senza che si creino disagi sociali.
    Più in generale la mia idea è di adottare il modello della flexicurity, un modello che faccia convivere coerentemente libertà dell'imprenditore e sicurezza del lavoratore.
    Ok, anche qui la prospettiva non è da poco e presuppone diversi altri provvedimenti sui quali sono sicuro discuteremo...però rimane una riforma epocale e uno sconvolgimento completo del modello produttivo e del lavoro. Vedendo i dati negativi dell'economia e gli scarsi margini di bilancio che abbiamo per investire o eventualmente per rattoppare eventuali magagne, continuo ad essere abbastanza scettico...aspetto di vedere le proposte complementari per il rilancio, ma ricordo che in questi giorni il governo sta chiedendo ad ogni ministero di tagliare il 3% di spesa e che la legge di stabilità sarà di 20 mld....non so quanti margini ci siano per misure di crescita che vadano a coprire cambiamenti così radicali, considerando i vincoli di deficit e riduzione del debito pubblico.

    Citazione Originariamente Scritto da Garat Visualizza Messaggio
    Ora, al di là di questi aspetti strettamente tecnici, che spero siano stati chiariti (ma in caso così non fosse sono a disposizione!) vorrei evidenzare una questine più politica. Per quanto il meccanismo della CIG sia una conquista storica della sinistra e come tale merita il massimo rrispetto da chi come me non ha alcuna vergogna a riconoscersi nella cetegoria....ha un immenso difetto. E' una misura "discriminatoria", che tutela chi ha già un posto di lavoro e che esclude chi il posto non lo ha: non si dice sempre che i giovani andrebbero aiutati?
    Ora: data la situazione del paese credo che sia necessario e urgentissimo che anche i disoccupati siano tutelati. La mia proposta altro non fa che redistribuire le risorse tra le due categorie, assicurando ad una e all'altra una garazia. Chi è in CIG comunque ha una tutela in caso di licenziamento e chi non ha lavoro ha la rete di tutela nella ricerca del posto.
    Fosse per me...ebbene, signori, io manterrei entrambe le misure, dando CIG e RMG...ma le risorse sono limitate e la scelta è necessaria. E dovendola fare preferisco la misura più equa, che appunto è questa.
    Capisco la ratio e sono anche abbastanza d'accordo, a livello teorico...a livello pratico però vedo ancora troppi ostacoli

    Citazione Originariamente Scritto da Garat Visualizza Messaggio
    Nel merito della produzione industriale non posso fare altro che dare ragione a Gdem: le imprese che si reggono solo su aiuti statali, sussidi ecc ecc ne morirebbero, causando disoccupazione nel breve periodo. Ma, nel lungo periodo grazia alla riforma del mercato del lavoro a cui accennavo poco sopra e ad alcune proposte che presenterò a breve credo che si creerebbero altre imprese. Nel mentre l'RMG garantirebbe ai licenziati il sostentamento. in attesa di cogliere le nuove opportunità di lavoro.
    I costi aumenterebbero? Non credo, perché penso che questi effetti a cui si accenna si creerebbero nel lungo periodo,. Ma nel lungo periodo è perfettamente possibile completare una riforma complessiva del mercato del lavoro, del welfare e del sistema fiscale tale per cui già di potrebbe tornare a crescere e quindi non sentiremmo sensibilmente questi effetti.
    Uhmmm...su questo non la vediamo allo stesso modo: io penso che il danno nell'immediato sarebbe veramente consistente e che l'impatto rischierebbe di pregiudicare la ripresa rendendola più lenta e aumentando il peso della crisi sociale e il ricorso, paradossalmente, ai sussidi statali...che dati i vincoli di bilancio non possiamo permetterci

    Citazione Originariamente Scritto da Garat Visualizza Messaggio
    Circa la tempistica altro non posso fare che ribadire che l'idea è di una riforma complessiva. Ma che per poterla fare è NECESSARIO che i lavoratori si sentano rassicurati, se non altro per rendere socialmente accettabile le altre riforme e per evitare il panico, la riduzione dei consumi ecc ecc derivanti dalla paura che alcuni potrebbero avere se proponessimo prima una riforma del mercato del lavoro basata su una maggiore flessibilità.
    Ergo: la tempistica è VOLUTAMENTE questa.
    Ovviamente, senza avere un quadro completo della riforma, anche le mie critiche e perplessità sono parziali...probabilmente il resto dei provvedimenti potrà bilanciare il tutto e "far valere la candela", al momento però perdonami ma mantengo forti perplessità
    «Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]

  6. #6
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    Predefinito Re: Ufficio Gruppo Parlamentare PDP - Partito Democratico del Progresso

    Una domanda..

    secondo quanto scritto nel comunicato stampa di rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per il 2014, le risorse a disposizione sarebbero circa 1 miliardo e 720 milioni (320 milioni in più rispetto all'ammontare previsto nella legge di stabilità 2014).

    Questi 1 miliardo e 720 milioni sono mensili vero ?
    Ultima modifica di Supermario; 12-09-14 alle 19:01
    "I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."

  7. #7
    bronsa querta
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    Predefinito Re: Ufficio Gruppo Parlamentare PDP - Partito Democratico del Progresso

    Citazione Originariamente Scritto da Supermario Visualizza Messaggio
    Una domanda..




    Questi 1 miliardo e 720 milioni sono mensili vero ?
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    Annuali, si dice chiaramente laddove si fa riferimento "all'anno 2014".
    C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".

  8. #8
    bronsa querta
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    Predefinito Re: Ufficio Gruppo Parlamentare PDP - Partito Democratico del Progresso

    Citazione Originariamente Scritto da Gdem88 Visualizza Messaggio
    Grazie per le risposte :-) il progetto è sicuramente ambizioso e di valore....cercherò di essere altrettanto puntuale nel controargomentare sui punti che non mi convincono :-P



    Si si ho capito che CIG e RMG sono in alternativa ( so che non spari a caso ) facevo notare proprio i 200 milioni di surplus...ai quali però credo si aggiungeranno diversi altri costi ( ad esempio 600 euro x 130.000 nuovi disoccupati senza CIG in deroga vuol dire 78 milioni di euro in più) questo per dire che scegliere l'RMG adesso vuol dire fare un bel salto in un pozzo...non sapendo esattamente quanto sia profondo anche perchè il pozzo si allunga e si allungherà senza CIG ( la stima di Damiano era sulla CIG in deroga, senza quella normale le stime potrebbero benissimo raddoppiare secondo me!)....avrai quindi un capitolo di spesa che già di suo non è stabile ma è in crescita, a cui darai a tua volta una forte spinta verso l'incremento, avendo però solamente i possibili tagli all'attuale spesa sociale come risorsa da cui attingere. Partiamo già da -200 milioni, cosa ci dice che non diventeranno -300 ( sarebbero già - 278 senza CIG in deroga), -400? Quanto potremo tagliare prima di raggiungere il limite? Ti credo quando mi dici che hai un programma di tagli, ma sono più dubbioso sul dove e quanto riuscirai a tagliare per raggiungere tali somme...



    Ok, anche qui la prospettiva non è da poco e presuppone diversi altri provvedimenti sui quali sono sicuro discuteremo...però rimane una riforma epocale e uno sconvolgimento completo del modello produttivo e del lavoro. Vedendo i dati negativi dell'economia e gli scarsi margini di bilancio che abbiamo per investire o eventualmente per rattoppare eventuali magagne, continuo ad essere abbastanza scettico...aspetto di vedere le proposte complementari per il rilancio, ma ricordo che in questi giorni il governo sta chiedendo ad ogni ministero di tagliare il 3% di spesa e che la legge di stabilità sarà di 20 mld....non so quanti margini ci siano per misure di crescita che vadano a coprire cambiamenti così radicali, considerando i vincoli di deficit e riduzione del debito pubblico.



    Capisco la ratio e sono anche abbastanza d'accordo, a livello teorico...a livello pratico però vedo ancora troppi ostacoli



    Uhmmm...su questo non la vediamo allo stesso modo: io penso che il danno nell'immediato sarebbe veramente consistente e che l'impatto rischierebbe di pregiudicare la ripresa rendendola più lenta e aumentando il peso della crisi sociale e il ricorso, paradossalmente, ai sussidi statali...che dati i vincoli di bilancio non possiamo permetterci



    Ovviamente, senza avere un quadro completo della riforma, anche le mie critiche e perplessità sono parziali...probabilmente il resto dei provvedimenti potrà bilanciare il tutto e "far valere la candela", al momento però perdonami ma mantengo forti perplessità
    Posso capire le tue perplessità, ovviamente....anche se confesso che avrei preferito che oltre all'esprimere dubbi mi fossero state proposte ulteriori alternative relative a questa proposta che non siano il rimandarle a tempi migliori.
    Altro non posso fare che dirti che cercherò, tenendo presente quei tuoi dubbi sul finanziamento, di elaborare un sistema di finanziamento flessibile E sostenibile. Ovvero di creare un fondo a cui attingere. Eventualmente anche riducendo la somma dei singoli assegni, se risultasse insostenibile.

    Nel merito della crescita...esistono tantissime misure che possono rilanciarla a costo zero.
    Più in generale....ma qui al solito mi tocca tornare sull'ideale, penso sia necessario una lotta DENTRO l'UE perché si rivedano le politiche economiche a livello comunitario. Senza battere i piedi, senza minacciare dall'UE o proponendo soluzioni sullo stile grillo-berlusconiano alla "stampiamo moneta e torniamo alla liretta", ma proponendo che siano adottati parametri maggiormente flessibili, fermo restando che il debito, il deficit ed il rapporto tra questo e PIL vanno abbassati.
    Tra quelle misure a costo zero di cui parlavo, oltre alla già citata riforma del lavoro pensavo a liberalizzazioni di alcuni settori (assicurazioni, trasporti, servizi locali, farmaci ecc ecc) piuttosto che a specifiche misure di detassazione del lavoro da finanzarsi attraverso alcuni tagli mirati piuttosto che alla vendita di alcuni beni demaniali.
    Posso anche citarti una piccola riforma relativa ai prezzi delle amministrazioni. L'adozione di una centrale unica di riforminamento e l'adozione di prezzi standard o alcune misure sull'accorpamento e l'eliminazione di alcuni enti locali inutili e sopratutto alcune misure relative alla privatizzazione della famose partecipate.

    Il discorso è semplice: mi rendo perfettamente conto che le risorse sono poche e che la situazione è gravissima.
    Però proprio per questo penso sia necessario innovare, anche a costo di fare alcune pesanti scommesse.

    PS: Giacché SM è sul 3d....e giacché sul 3d del governo sembra che nè danny ne altri hanno osservazioni o aggiunte da fare suggerirei si discuta qui del testo, così che PDP e PL possano votare il testo che verrà presentato dall'esecutivo.
    SE Sm è interessato anche alla riforma del mercato del lavoro....entro pochi giori dovrei poter postare il primo testo base. Dopo averlo discusso con danny e con i collegi, naturalmente-.
    C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".

  9. #9
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    Predefinito Re: Ufficio Gruppo Parlamentare PDP - Partito Democratico del Progresso

    Citazione Originariamente Scritto da Garat Visualizza Messaggio
    Posso capire le tue perplessità, ovviamente....anche se confesso che avrei preferito che oltre all'esprimere dubbi mi fossero state proposte ulteriori alternative relative a questa proposta che non siano il rimandarle a tempi migliori.
    Beh, considerando che nella scorsa legislatura mi sono astenuto sulla proposta di RMG, e avrei potuto anche votare contro, penso di essere stato di mente aperta, no? :-P le mie perplessità quelle sono, secondo me la riforma fatta adesso sarebbe pericolosa la mia perplessità non è tanto sui singoli articoli o commi, sui quali potrei anche proporre degli emendamenti, ma sulla decisione in sé ( che non avevamo nel programma, altrimenti avrei espresso queste opinioni prima senza fare il bastian contrario ). Ora, non voglio sembrarti drastico o duro, sai che ti apprezzo...però su questa cosa non la pensiamo allo stesso modo. Vorrei che il Partito si confrontasse su questa riforma che mi pare di per sé essere equivalente più o meno ad un intero programma di governo...la mia posizione rimane quella di rimandare l'applicazione, se poi ovviamente mi troverò ad essere minoranza rispetterò le decisioni del Partito :-)


    A questo proposito, per non sembrare il Ferrero di turno, ti propongo una cosa: visto che dici giustamente che il RMG sarebbe il coronamento di una riforma radicale complessiva, il tetto della casa, invertiamo i fattori ed elaboriamo insieme il piano per la crescita di cui parlavi, ovvero le fondamenta del progetto...teniamo l'RMG come conclusione del tutto, e non è detto che avendo chiaro il quadro complessivo non si possa arrivare ad una soluzione condivisa :-) che ne dici? Non si tratta ovviamente di rimandare a data da destinarsi, impostiamo il lavoro sul piano crescita e ripresa e continuiamo a costruire la casa dalle fondamenta fino ad arrivare al tetto.

    Il mio non è un NO, è un CONVINCETEMI :-) questo per quello che vale la mia opinione ovviamente!
    Ultima modifica di Gdem88; 12-09-14 alle 20:42
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  10. #10
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    Predefinito Re: Ufficio Gruppo Parlamentare PDP - Partito Democratico del Progresso

    Citazione Originariamente Scritto da Gdem88 Visualizza Messaggio
    Beh, considerando che nella scorsa legislatura mi sono astenuto sulla proposta di RMG, e avrei potuto anche votare contro, penso di essere stato di mente aperta, no? :-P le mie perplessità quelle sono, secondo me la riforma fatta adesso sarebbe pericolosa la mia perplessità non è tanto sui singoli articoli o commi, sui quali potrei anche proporre degli emendamenti, ma sulla decisione in sé ( che non avevamo nel programma, altrimenti avrei espresso queste opinioni prima senza fare il bastian contrario ). Ora, non voglio sembrarti drastico o duro, sai che ti apprezzo...però su questa cosa non la pensiamo allo stesso modo. Vorrei che il Partito si confrontasse su questa riforma che mi pare di per sé essere equivalente più o meno ad un intero programma di governo...la mia posizione rimane quella di rimandare l'applicazione, se poi ovviamente mi troverò ad essere minoranza rispetterò le decisioni del Partito :-)


    A questo proposito, per non sembrare il Ferrero di turno, ti propongo una cosa: visto che dici giustamente che il RMG sarebbe il coronamento di una riforma radicale complessiva, il tetto della casa, invertiamo i fattori ed elaboriamo insieme il piano per la crescita di cui parlavi, ovvero le fondamenta del progetto...teniamo l'RMG come conclusione del tutto, e non è detto che avendo chiaro il quadro complessivo non si possa arrivare ad una soluzione condivisa :-) che ne dici? Non si tratta ovviamente di rimandare a data da destinarsi, impostiamo il lavoro sul piano crescita e ripresa e continuiamo a costruire la casa dalle fondamenta fino ad arrivare al tetto.

    Il mio non è un NO, è un CONVINCETEMI :-) questo per quello che vale la mia opinione ovviamente!
    Se si tratta di una questione limitata alla tempistica non ho assolutamente problemi. Discutiamone nelle sedi opportune.
    Direi anzitutto di ssentire danny, franc e gli altri che ne dicono.
    C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".

 

 
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