Giappone: si dimette premier Hatoyama

[Bèrghem]

Giappone, si dimette il premier

Travolto dalle polemiche sulla base militare Usa



Giappone, si dimette il premier - LASTAMPA.it

TOKYO - L’esperienza dell’esecutivo di Yukio Hatoyama si è chiusa in appena otto mesi, dopo la disastrosa gestione delle trattative sulla base Usa di Futemma, nell’isola di Okinawa: il premier nipponico ha annunciato tra le lacrime le dimissioni a un mese dal rinnovo del Senato, pressato dal calo della sua popolarità al 17% e dai malumori della sua stessa coalizione.

Con Hatoyama ha deciso un passo indietro lo stato maggiore dei Democratici (DpJ), incluso il numero due, Ichiro Ozawa, lo "shogun ombra", l’uomo artefice della svolta che ha permesso al partito di ottenere ad agosto 2009 una maggioranza assoluta alla Camera Bassa, mandato all’opposizione i Liberaldemocratici (Ldp) dopo oltre 50 anni di dominio quasi ininterrotto e spianato la strada al primo governo di centrosinistra nella storia del Paese.

«La gente ha progressivamente smesso di ascoltarmi - ha detto il premier, incontrando di prima mattina i parlamentari del suo partito, convocati d’urgenza -. È necessario promuovere politiche che diano priorità alla loro vita, ma il duro lavoro che il governo e il partito di maggioranza hanno messo in campo non si è riflesso nel modo migliore nella percezione generale».

Hatoyama, quarto leader nipponico di governo a chiudere il suo mandato negli ultimi quattro anni, ha addebitato il fallimento del suo tentativo a due fattori: la promessa mancata di spostare la base Usa di Futemma fuori da Okinawa e i ripetuti scandali sui finanziamenti illeciti che hanno coinvolto, tra gli altri, il segretario generale Ozawa. «Ho ritenuto che le mie dimissioni siano nell’interesse nazionale del Giappone - ha aggiunto - e ho anche valutato di chiedere a Ozawa di lasciare per dare vita a un nuovo e più limpido Partito Democratico».

La cooperazione tra Giappone e Usa, ha aggiunto rinnovando le pubbliche scuse, «è fondamentale per la pace e la sicurezza nell’Asia Orientale e per quanto mi sia sforzato, sono stato costretto a chiedere alla gente di Okinawa di sopportarne ancora l’onere». Parole in netto contrasto con la promessa fatta in campagna elettorale sullo spostamento della struttura americana e dei suoi 25.000 militari fuori dall’isola, dopo aver chiesto a novembre al presidente Barack Obama di «avere fiducia» perchè avrebbe trovato la soluzione ai problemi irrisolti dell’accordo siglato tra i due Paesi nel 2006.

Il premier dimissionario ha rivendicato il carattere «non perfetto e doloroso» della nuova proposta di fine maggio che, in assoluta linea con il patto di quattro anni fa, ha mandato su tutte le furie i residenti di Okinawa (che hanno parlato senza mezzi termini di «tradimento») e portato al "licenziamento" il ministro alle Pari opportunità e leader pacifista dei Socialdemocratici, Mizuho Fukushima, con la conseguente uscita, domenica scorsa, del piccolo partito dalla coalizione.

Una mossa ininfluente per governare la potente Camera Bassa, ma un colpo al controllo del Senato, a maggior ragione in prossimità del suo rinnovo. Le dimissioni di Hatoyama, 63 anni, ha spinto le opposizioni a chiedere elezioni generali, mentre nel DpJ si apre la delicata fase per la successione nel partito che sarà decisa dall’assemblea del DpJ di venerdì. In un momento di crisi economica ancora da superare, Naoto Kan (63 anni), che ha ufficializzato la discesa in campo, è il favorito ricoprendo la responsabilità di vicepremier e ministro delle Finanze. Più defilata la posizione del ministro dei Trasporti, Seiji Maehara (48 anni). La designazione di Kan potrebbe essere una soluzione-ponte in vista di un rinnovamento della dirigenza del DpJ o anche, secondo alcuni osservatori, l’avvio di lotte intestine nel caso di insuccesso alle elezioni di luglio per il Senato.

[Palatinus]

Il giappone, ed i giapponesi che sono ancora una razza pura, è giusto che cacci a calci nel sedere gli americani, a CASA!!!

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