la laureata nel call center, puo' candidarsi e prendere voti eh..... se ne prende abbastanza, si becca la poltrona...
dalle mie parti, a fare i turni sui macchinari per produrre calze e collant, si prende dai 1.500 ai 1.800 euri al mese....
pero' chi si laurea oggigiorno, crede che gli sia dovuta la scrivania, la segretaria, e minimo 2.500 euri al mese....
cazzi loro!!!:sofico:
giusto! tutti i laureati disoccupati li mandiamo in politica a succhiare il latte di Roma ladrona come Renzino...
800 mila assistiti politicanti in Italia abbiamo, continuiamo di questo passo e avremo più politici nullafacenti che immigrati. Avanti così Lega Ladrona!
Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
(brunik - 25/09/2011)
ostridicolo: oh, sbottato, di chi stai parlando?? LI mandiamo chi??? uno si candiada, e se prende voti, va avanti...
e' un concetto cosi' difficile da capire per voi stato-assistiti???:sofico: renzino ha preso i voti... che poi sta cosa non ti piaccia, e' un altro discorso...
ma non venirmi a parlare di parassiti che sono cose vostre...
Shhhh!! Non glielo dire!! Poi si svegliano dal sogno...
La lega ama le poltrone PIU' DI TUTTI GLI ALTRI PARTITI. Una prova? Ieri nessun ministro presente alle manifestazioni per il 2 giugno... beh loro non si considerano italiani...
Ma allora perchè non si dimettono? :gluglu:
L'amour delle poltrone :sofico:
La Vita è troppo breve per non essere Italiani!
E quand'è che si passa dal pensiero all'azione?
Per il buddismo zen, quando ci si trova davanti ad un’alternativa binaria, a possibilità di risposte solo dualistiche, bisogna passare oltre...
Ogni poltrona sottratta, con qualsiasi mezzo, alle natiche di qualche ITALIANO è un colpo di culo per l'Europa intera
http://www.youtube.com/watch?v=QDnjdIJbGcI
Ultima modifica di ugolupo; 03-06-10 alle 11:46
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)