vuoi vedere che in fondo le religioni (cristiana, ebraica, islam, buddismo, indiani d'amercia...) hanno ragione ?
A me piace pensare al tempo non tanto come ad un continuo quanto ad un discreto, ossia come godente le proprietà del discreto. Usualmente per comodità rappresentiamo il tempo come un continuo, tipicamente lo rappresentiamo su di una retta “costituita” (si fa per dire, i punti adimensionali non costituiscono una retta) da infiniti punti; ci piace associare l’istante al punto sulla retta, ma a ben vedere ciò non è corretto (a mio parere).
Infatti:
- Il punto è adimensionale, in realtà, mentre l’esperienza reale del presente per noi ha una durata determinata, molto piccola ma non nulla. Questa durata dipende probabilmente dalla struttura del nostro cervello e del nostro sistema nervoso, per cui noi uomini possiamo intuire e sentirci “io sono cosciente” nel senso della coscienza di veglia in un intervallo temporale molto piccolo ma mai nullo. Per una mosca probabilmente la durata dell’istante minimo di coscienza cambia, per cui ciò che per noi è un istante (in realtà intervallo piccolo di durata definita) per una mosca è una durata di molti micro intervalli temporali consecutivi nella propria coscienza, perché il suo sistema nervoso è “fasato” su un altro ritmo.
- Per la nostra esperienza usuale di veglia la coscienza passa da un intervallo minimo di durata, che chiamiamo “attimo”, ad un altro intervallo minimo immediatamente seguente: non ci sono indefiniti intervalli piccoli a piacere in mezzo, ma da 1 si passa direttamente a 2; quindi la sequenza discreta dei numeri naturali è molto più adatta a rappresentare la nostra effettiva esperienza del tempo di quanto non sia il continuo di una retta, secondo me. Tra l’altro questo è ciò che fa sì che i paradossi di Zenone restino tali e non trovino corrispondenza nell’effettiva realtà fisica: se lancio una freccia, quella passa da un istante A ad un istante seguente B (nella nostra esperienza) senza attraversare prima indefiniti intervalli temporali intermedi.
Lo spazio invece, a mio parere, si avvicina molto di più al continuo; o per meglio dire, la sua rappresentazione tramite un continuo è più naturale di quanto non lo sia per il tempo. Sicuramente dati due punti vicini a piacere, per la nostra mente è sempre possibile pensarne un altro in mezzo distinto dai due, proprietà questa tipica del continuo; mentre invece dati due numeri interi naturali 1 e 2 in mezzo non c’è un terzo numero intero naturale (discreto), cosa questa più vicina al modo in cui la nostra coscienza esperisce il fluire del tempo. E anche se i nostri sensi limitati ci fanno percepire lo spazio come un discreto, perché per esempio la risoluzione minima del nostro occhio al di là di un certo livello non va, in linea di principio con sensi più affinati si può sempre trovare un intorno compreso tra due punti vicini a piacere; almeno fino a che non si giunge a livelli veramente microscopici, dove il discreto fa di nuovo la sua comparsa.
Per il tempo invece non è questione di sensi, ma di coscienza. Anche se si è ciechi si percepisce la propria coscienza nel tempo. E per analogia allo spazio, si potrebbe pensare che affinando non i sensi ma stavolta la coscienza forse si potrebbe cambiare la percezione non dello spazio, ma appunto del tempo.
La causalità è un'illusione ottica del tempo.
A me non pare che il tempo sia un'illusione, in quanto l'aumento dell'entropia è in funzione del tempo.
C'è qualcuno interessato alla discussione oppure spreco il mio tempo a dire la mia ?
Sapere aude!
Per apprezzare lo splendore occorre a volte un lungo apprendistato, ma il premio è la pura bellezza.
Il tempo è un'illusione quanto la temperatura o, se piace, è reale quanto la temperatura.
La temperatura di un corpo è, in estrema sintesi, la misura della velocità media del delle particelle in moto che lo compongono. Ma possiamo misurare la temperatura di una singola particella tra quelle che compongono il corpo ? no, possiamo al massimo misurarne, più o meno, la velocità che però, per la singola particella è cosa diversa dalla temperatura.
Quindi la temperatura esiste a livello macroscopico ma scopare a livello subatomico.
La stessa cosa vale per il tempo, esso "compare" nel mondo macroscopico, ma scompare a livello fondamentale. Se infatti ha ragione la gravità quantistica a loop, ed io sono confidente che qualcosa di giusto questa teoria la dica, il tempo non è più una variabile necessaria per descrivere il mondo subatomico anche a livello di spazio. Difatti le equazioni che descrivono la gravità quantistica non presentano nemmeno la variabile t.
Ha ragione chi ha scritto che il tempo è legato in qualche modo alla temperatura, quindi all'entropia. Ma non solo nel senso sopra descritto di macro-oggettivazione, ma anche per quanto concerne il "verso" del suo scorrimento.
Se si fa bene caso alla questione della simmetria, in realtà il tempo per sua natura potrebbe tranquillamente scorrere in entrambe le direzioni, quello che lo "forza" a scorrere solo in un senso è proprio la temperatura, ovvero tutti gli eventi ove c'è scambio di calore nel sistema non possono essere "rivisti al contrario" e rimanere invariati, ma devono necessariamente scorrere nel senso dell'entropia. Il tempo è termico.
Se, come nel caso della temperatura, noi conoscessimo il moto di ogni singola particella del corpo, la temperatura scomparirebbe, giacché avremmo una descrizione più completa del sistema senza necessità di parlare di temperatura; per il tempo vale la stessa cosa, noi lo usiamo e percepiamo perché non possiamo conoscere i microstati fisici di ogni particella che ci circonda.
Il tempo quindi è temperatura, il tempo è informazione che non abbiamo, il tempo è la nostra ignoranza.
Ultima modifica di Aladar; 14-11-14 alle 22:32
Sapere aude!
Per apprezzare lo splendore occorre a volte un lungo apprendistato, ma il premio è la pura bellezza.
In realta' credo che la questione debba essere posta nei termini in cui la poneva un altro utente in ul altro 3d.
"In realta' la questione non e' se il tempo "esiste" o no (ovviamente esiste come grandezza fisica) ma se il suo "scorrere" sia o meno una specie di illusione ottica dovuta alla nostra percezione sensoriale."
Che cosa sfugge alla nostra percezione sensoriale (la temperatura non di certo)?
se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...
La freccia del tempo, leggetevi che cos'è.