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  1. #1
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    Arrow Gli Usa e la strategia contro l’Isis, tra incertezze e contrasti


    Il settimanale tedesco Der Spiegel lo scriveva giusto poche ore fa: la strategia militare con cui Obama intende combattere l’Isis “è piena di incertezze e l’obiettivo finale dell’America non è chiaro”. Tanti punti interrogativi: la Siria, il ruolo degli alleati, chi combatterà a terra. Perché qualcuno sul terreno ci dovrà combattere. Ecco perché le parole del capo di stato maggiore americano Martin Dempsey hanno sollevato un polverone a Washington: “Se raggiungeremo il punto che credo, i nostri consiglieri militari dovrebbero affiancare le truppe irachene nella lotta a Isis. Lo consiglierò al presidente”. Più che abbastanza per sollevare qualche perplessità sulla coesione tra vertici militari e l’amministrazione.
    Le parole di Martin Dempsey, che parla della possibilità di truppe americane coinvolte nei combattimenti a terra, hanno messo a nudo quella che la CNN ha definito una ‘disconnection’, uno scollegamento tra i reparti che hanno responsabilità (politica e militare) nell’elaborazione della strategia da opporre all’Isis. E se c’è una cosa che gli americani vogliono, quella cosa è chiarezza e decisione da parte del loro comandante in capo.
    Obama (che oggi incontra i generali per mettere a punto l’attacco contro l’Isis) resta ferma sulla propria posizione. Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, ha dichiarato che “è responsabilità dei consiglieri militari del presidente considerare una vasta gamma di opzioni”, ma non è nell’interesse della nazione schierare truppe sul terreno per combattere l’Isis. Per Earnest, lo scenario dipinto dal generale Dempsey è solamente “ipotetico”: i militari americani potranno in futuro assumere ruoli più attivi in Iraq, ma Obama valuterà caso per caso.
    Secondo il Washington Post, ‘caso per caso’ potrebbe essere necessario valutare già quando si tratterà di dover liberare dalla morsa dell’Isis i grandi centri abitati come Mosul, dove i curdi e l’esercito iracheno potrebbero non essere in grado di ottenere risultati efficaci in breve tempo.

    Photo by The US ArmyCC BY 2.0
    Nelle ultime ore i velivoli statunitensi hanno condotto raid contro l’Isis nei pressi di Baghdad: le operazioni si stanno intensificando, hanno spiegato dal dipartimento della Difesa. Ma è la presenza di quei ‘boots on the ground’ a far spendere inchiostro alla stampa americana. Attraverso un duro editoriale, il New York Times ha scritto che il contrasto emerso nelle ultime ore “non può non essere letto come un cambiamento nell’impegno di Obama di non far cadere il paese in un’altra infinita guerra sul terreno del Medio Oriente”. Il quotidiano si chiede cosa sia cambiato nell’ultima settimana per spingere Dempsey a pronunciare parole che non è credibile essere state dette a titolo personale, né in maniera ipotetica: l’intelligence ha fornito nuovi dettagli sull’Isis? Gli Usa non sono riusciti a coinvolgere come speravano gli alleati arabi? Le parole del capo di stato maggiore americano iniettano una “incertezza allarmante” nella strategia di Obama.
    La dichiarazione di Dempsey ha spinto alcuni senatori a chiedere chiarimenti per fugare ogni dubbio: i consiglieri militari spediti in Iraq dalla Casa Bianca sono già coinvolti negli scontri? Ma Dempsey ha finito anche per incrinare l’unica certezza del piano di Obama: niente statunitensi a combattere a terra. Tre quarti degli americani è a favore dei bombardamenti aerei contro l’Isis, ma la maggioranza del paese non vuole mandare soldati in Iraq.
    Altro punto interrogativo nella strategia d’attacco di Obama è quello legato alla*Siria. “Colpiremo i santuari dell’Isis in Siria come i centri di comando e quelli logistici, oltre alle infrastrutture” ha detto ieri il capo del Pentagono, Chuck Hagel. La Casa Bianca continua a escludere un coordinamento delle operazioni con Damasco: più probabile che alcuni accordi verranno presi dietro le quinte. “Personale diplomatico occidentale e uomini dell’intelligence nel sud della Turchia sostengono che gli Usa stanno conducendo segretamente negoziati con Damasco per ottenere il via libera a raid aerei sul suolo siriano” ha scritto il Der Spiegel. Il Pentagono ha assicurato che non sarà colpito il regime di Assad.
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    Immagine in evidenza: photo by The US ArmyCC BY 2.0


    Scritto da: Antonio Scafati
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  2. #2
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    Predefinito Re: Gli Usa e la strategia contro l’Isis, tra incertezze e contrasti

    Senza soldi e alleati non vanno da nessuna parte

  3. #3
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    Predefinito Re: Gli Usa e la strategia contro l’Isis, tra incertezze e contrasti

    Citazione Originariamente Scritto da Metabo Visualizza Messaggio
    Senza soldi e alleati non vanno da nessuna parte





    Peccato per te che hanno entrambi.


    Vediamo come si mette per Assad

    Kerry: Assad Broke Chemical-Arms Pact - The Daily Beast

  4. #4
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    Predefinito Re: Gli Usa e la strategia contro l’Isis, tra incertezze e contrasti

    Citazione Originariamente Scritto da paulhowe Visualizza Messaggio



    Peccato per te che hanno entrambi.


    Vediamo come si mette per Assad

    Kerry: Assad Broke Chemical-Arms Pact - The Daily Beast
    a bhe lo ha detto kerry...
    poi cosa c'entra con il problema dell isis...
    Ultima modifica di blobb; 18-09-14 alle 21:33
    clash bankrobber

  5. #5
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    Predefinito Re: Gli Usa e la strategia contro l’Isis, tra incertezze e contrasti

    Citazione Originariamente Scritto da blobb Visualizza Messaggio
    a bhe lo ha detto kerry...
    poi cosa c'entra con il problema dell isis...
    Ma allora non hai capito che Obama sta studiando una strategia .... Obama è americano, ha dei consiglieri intelligenti come lui, elaborano strategie che loro stessi poi si mettono di fronte allo specchio e si danno le pacche sulle spalle.

    Quelli sono furbi come i criceti ....altro che. Mo dovranno fare un accordo con Assad e Putin, che pero' sono nemici, ma fingeranno di essere amici, pero' Assad già qualche anno fa aveva pochi minuti di vita, e dopo anni sta ancora la'...... ma che furbone. Quando andarono via dall'Iraq dissero che finalmente l'Iraq poteva camminare con le sue gambe, che aveva un esercito ben fornito e ben addestrato di 270.000 mila uomini e 40.000 riservisti.

    E quelli dell'Isis ?...sono al massimo 30.000, secondo i droni (la parte piu' inteligente di tutto l'esercito americano), per cui fra future truppe americane, fra esercito iraqueno e qualche sunnita di spiccio che trovano in loco dovrebbero mettere su mezzo milione di combattenti armati per cielo, mare e terra contro l'Isis che è meno del 5% delle forze americane sul campo, con armi leggere, archi, frecce e pietre .....

    Risultato ?.... vedi Afganistan ..... mamma mia, uguale a quello di 8 anni di guerra buttati a mare, centinaia di migliaia di morti, compresi italiani, e l'Isis in un mese è nato dal niente, grazie alle strategie dell'abbronzato lento di comprendonio.

    La strategia do Obama ...... ma quanto è intelligente Obama...... altro che il passero .....
    Ultima modifica di mad; 18-09-14 alle 22:21
    Per mia scelta di vita non rispondo a persone idiote, in mala fede, ottuse o volgari, omminicchi e provocatori, presuntuosi e gente senza palle, bugiardi, millantatori, incapaci e psicolabili.


  6. #6
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    Predefinito Re: Gli Usa e la strategia contro l’Isis, tra incertezze e contrasti

    Citazione Originariamente Scritto da paulhowe Visualizza Messaggio
    Pure l'isis usa armi al cloro , anche i ribelli .
    Sono poco più che armi artigianali .

    Una vera montatura .

  7. #7
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    Predefinito Re: Gli Usa e la strategia contro l’Isis, tra incertezze e contrasti

    Citazione Originariamente Scritto da mad Visualizza Messaggio
    Ma allora non hai capito che Obama sta studiando una strategia .... Obama è americano, ha dei consiglieri intelligenti come lui, elaborano strategie che loro stessi poi si mettono di fronte allo specchio e si danno le pacche sulle spalle.

    Quelli sono furbi come i criceti ....altro che. Mo dovranno fare un accordo con Assad e Putin, che pero' sono nemici, ma fingeranno di essere amici, pero' Assad già qualche anno fa aveva pochi minuti di vita, e dopo anni sta ancora la'...... ma che furbone. Quando andarono via dall'Iraq dissero che finalmente l'Iraq poteva camminare con le sue gambe, che aveva un esercito ben fornito e ben addestrato di 270.000 mila uomini e 40.000 riservisti.

    E quelli dell'Isis ?...sono al massimo 30.000, secondo i droni (la parte piu' inteligente di tutto l'esercito americano), per cui fra future truppe americane, fra esercito iraqueno e qualche sunnita di spiccio che trovano in loco dovrebbero mettere su mezzo milione di combattenti armati per cielo, mare e terra contro l'Isis che è meno del 5% delle forze americane sul campo, con armi leggere, archi, frecce e pietre .....

    Risultato ?.... vedi Afganistan ..... mamma mia, uguale a quello di 8 anni di guerra buttati a mare, centinaia di migliaia di morti, compresi italiani, e l'Isis in un mese è nato dal niente, grazie alle strategie dell'abbronzato lento di comprendonio.

    La strategia do Obama ...... ma quanto è intelligente Obama...... altro che il passero .....
    ed in tutto questo si alleano con l A.S. e quatar per contrastare l'isis.....
    è come chiedere aiuto ai narcos per debellare il traffico di droga...
    clash bankrobber

  8. #8
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    Predefinito Re: Gli Usa e la strategia contro l’Isis, tra incertezze e contrasti

    Citazione Originariamente Scritto da blobb Visualizza Messaggio
    ed in tutto questo si alleano con l A.S. e quatar per contrastare l'isis.....
    è come chiedere aiuto ai narcos per debellare il traffico di droga...
    ... e te l'ho detto che è una strategia ...! ... scusa, ma tu capisci di strategie ?...No ...? ...sei per caso dell' FBI ?...hai i piani segreti di invasione che nessuno consoce, manco Obama ?....no ...? ...e allora guarda e impara. Mo arriva la CIA e ti spiega tutto, che non capisci niente .......

    E come dicono al sud : 'a fessa mmane 'e criature.......
    Per mia scelta di vita non rispondo a persone idiote, in mala fede, ottuse o volgari, omminicchi e provocatori, presuntuosi e gente senza palle, bugiardi, millantatori, incapaci e psicolabili.


  9. #9
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    Ma allora non hai capito che Obama sta studiando una strategia .... Obama è americano, ha dei consiglieri intelligenti come lui, elaborano strategie che loro stessi poi si mettono di fronte allo specchio e si danno le pacche sulle spalle.

    Obama non credo abbia mai "elaborato alcuna strategia" in vita sua....capisce una mazza di queste cose.

    Quelli che le elaborano stanno al Pentagono, alla Cia, al Dipartimento di Stato....gli presentano degli scenari.

    Scenari che sono semplicemente assoggettati a quelle che sono i dogmi della strategia americana che e' quella del "divite et impera".

    Quindi tu che non capisci una mazza, continui a valutare in mondo in base alla quantita di pace, fratellanze e stabilita che ci stanno.....gli yankees che stanno dentro quelle istituzioni, no!

    Gliene frega una mazza se crepa Mustafa e i quaranta ladroni, o se ci sta l'isi che taglia la testa a 10mila milioni di mussulmani.....gli frega una mazza se scorrono litri di sangue, guerre, rivoluzione!


    Quello che e' fondamentale e' il "divide et impera". Il resto, sono chiacchiere.



    Quelli sono furbi come i criceti ....altro che. Mo dovranno fare un accordo con Assad e Putin, che pero' sono nemici, ma fingeranno di essere amici, pero' Assad già qualche anno fa aveva pochi minuti di vita, e dopo anni sta ancora la'...... ma che furbone. Quando andarono via dall'Iraq dissero che finalmente l'Iraq poteva camminare con le sue gambe, che aveva un esercito ben fornito e ben addestrato di 270.000 mila uomini e 40.000 riservisti.


    E infatti l'irak, sta ancora li. Quello che e' andato via e' Al Maliki.



    E quelli dell'Isis ?...sono al massimo 30.000


    Si. Magari sono stati gli uomini della Cia che li hanno messi insieme.

    Ci hai pensato?





  10. #10
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    Predefinito Re: Gli Usa e la strategia contro l’Isis, tra incertezze e contrasti

    Citazione Originariamente Scritto da paulhowe Visualizza Messaggio
    Obama non credo abbia mai "elaborato alcuna strategia" in vita sua....capisce una mazza di queste cose.

    Quelli che le elaborano stanno al Pentagono, alla Cia, al Dipartimento di Stato....gli presentano degli scenari.

    Scenari che sono semplicemente assoggettati a quelle che sono i dogmi della strategia americana che e' quella del "divite et impera".

    Quindi tu che non capisci una mazza, continui a valutare in mondo in base alla quantita di pace, fratellanze e stabilita che ci stanno.....gli yankees che stanno dentro quelle istituzioni, no!

    Gliene frega una mazza se crepa Mustafa e i quaranta ladroni, o se ci sta l'isi che taglia la testa a 10mila milioni di mussulmani.....gli frega una mazza se scorrono litri di sangue, guerre, rivoluzione!


    Quello che e' fondamentale e' il "divide et impera". Il resto, sono chiacchiere.





    E infatti l'irak, sta ancora li. Quello che e' andato via e' Al Maliki.





    Si. Magari sono stati gli uomini della Cia che li hanno messi insieme.

    Ci hai pensato?



    [/COLOR]
    hahahahahahaahah
    tutto scientifico e calcolato... hahahahahahahahah
    l'irak sta li certo gli usa stanno bombardando il deserto....
    Ultima modifica di blobb; 19-09-14 alle 00:15
    clash bankrobber

 

 
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