Jobs act: commenti, auspici, critiche

[Iannis]

se cuperlo avesse mai avuto a che fare con un ufficio di collocamento francese o italiano, si risparmierebbe certe sciocchezze. quelli italiani servono solo a pagare gli stipendi di chi ci lavora (e ho raccontato qui un paio di aneddoti), quelli francesi sono completamente impotenti davanti ai "disoccupati sfaticati", cioe' quelli che come la mia amica residente a parigi si rifiutano di andare ai colloqui e percepiscono comunque un sussidio di disoccupazione. aumentare il numero di "orientatori" ridurra' la disoccupazione di un numero pari a quello degli "orientatori" assunti e farebbe crescere la spesa pubblica di {stipendio "orientatore"} x {numero "orientatori"}, senza sortire ovviamente alcun effetto positivo.

*per carita', se crediamo nella favola magica del moltiplicatore magico, puo' pure essere che risaniamo l'economia assumendo "orientatori" nullafacenti, ma a quel punto non vedo perche' non si dovrebbe assumere un esercito di goiose prostitute.

Il punto è il vincolo, ovvero togliere alla tua amica il sussidio se non va al colloquio e pagare l'orientatore in gran parte a precentuale, con uno spirito imprenditoriale, pubblico o privato che sia.

[pedro]

Il punto è il vincolo, ovvero togliere alla tua amica il sussidio se non va al colloquio e pagare l'orientatore in gran parte a precentuale, con uno spirito imprenditoriale, pubblico o privato che sia.

Certo, quindi vedi bene che il punto non e' tanto assumere un'altra truppa di passacarte, ma riformare l'accesso ai sussidi. (ma che te lo dico a fa', se siamo d'accordo su questo punto)

[pedro]

Ma io credo che Orfini sappia la realtà, ma ci prova. Non esiste un "contratto a tutele crescenti" se non c'è un cambiamento della questione principale, piuttosto il punto è se a una certa data (come 3 anni) l'art 18 scatta o per tutele crescenti si indica la crescita dell'indennizzo. Io sarei per il secondo caso, Fassina per il primo ma non si può dire che non si capisce nulla

Perche' tu, libberistaffamapopoli, sai bene che in questo caso le discontinuita' fanno solo casino e, sempre perche' sei un libberistaffamapopoli, il casino non ti piace.
A me, per dire, piace la riforma proposta da Ichino, o piu' correttamente quello che ne ho capito.

[Iannis]

Infatti il problema, che Orfini c'entra, e che non c'è l'abolizione totale del reintegro ma semmai una discussione tra chi come Sacconi la vorrebbe e chi come Damiano sarebbe disponibile ad una sospensione per i primi tre anni del reintegro in caso di accertamento di licenziamento discriminatorio ( perchè quello è l'art 18 attuale, è già stato modificato una volta e non vi è più reintegro per i licenziamenti basati su motivi economici illegittimi)

No, il licenziamento discriminatorio non cambia, il punto è per il licenziamento illegittimo economico, per l'art 18 è rimasto, per volere di Bersani per, letteralmente, i licenziamenti economici "manifestamente" illegittimi, lo so bene perchè un anno fa sono stato licenziato e c'era la possibiità di chiedere il reintegro, una formulazione quindi assolutamente ambigua per cui l'art 18 alla fine resta.
La questione sono i 3 mesi, di fatto Damiano vorrebbe che si creasse un nuovo contratto a tempo determinato di 3 anni perchè così sarebbe per le persone non spacializzate non indispensabili, io penso sia ora di finirla con le scadenze e si debba fare contratti permanenti.

[Iannis]

Perche' tu, libberistaffamapopoli, sai bene che in questo caso le discontinuita' fanno solo casino e, sempre perche' sei un libberistaffamapopoli, il casino non ti piace.
A me, per dire, piace la riforma proposta da Ichino, o piu' correttamente quello che ne ho capito.

E' molto semplice, contratto permanente, si può licenziare per motivi economici dando circa un mese per anno di lavoro, e poi affidandosi al tutor incentivato a trovarti lavoro. Il tutto da pagare con i soldi ora inutilmente destinati alla CIG e magari anche con decontribuzione.
Pietro Ichino |  IL SIGNOR ROSSI, LICENZIATO, E IL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE

[pedro]

No, il licenziamento discriminatorio non cambia, il punto è per il licenziamento illegittimo economico, per l'art 18 è rimasto, per volere di Bersani per, letteralmente, i licenziamenti economici "manifestamente" illegittimi, lo so bene perchè un anno fa sono stato licenziato e c'era la possibiità di chiedere il reintegro, una formulazione quindi assolutamente ambigua per cui l'art 18 alla fine resta.
La questione sono i 3 mesi, di fatto Damiano vorrebbe che si creasse un nuovo contratto a tempo determinato di 3 anni perchè così sarebbe per le persone non spacializzate non indispensabili, io penso sia ora di finirla con le scadenze e si debba fare contratti permanenti.

Per loro ci vuole il minijob, altro che contratto a TI.

[Iannis]

Per loro ci vuole il minijob, altro che contratto a TI.

PEr loro chi? I non specializzati? Guarda che sono la maggioranza. Al di là dei roboanti tioli di alcune mansioni, si tratta spesso di cose che si imparano in 2-3 mesi, e quindi i sostituibili sono tantissimi, quello che dico è che per un impiegato semplice che si occupi delle fatture per esempio andrebbe benissimo il contratto permanente senza aumenti automatici e senza scadenze che provocherebbe solo licenziamenti ogni 3 anni.

[pedro]

PEr loro chi? I non specializzati? Guarda che sono la maggioranza. Al di là dei roboanti tioli di alcune mansioni, si tratta spesso di cose che si imparano in 2-3 mesi, e quindi i sostituibili sono tantissimi, quello che dico è che per un impiegato semplice che si occupi delle fatture per esempio andrebbe benissimo il contratto permanente senza aumenti automatici e senza scadenze che provocherebbe solo licenziamenti ogni 3 anni.

Si', pensavo ti riferissi a baristi e donne delle pulizie.

[Gdem88]

No, il licenziamento discriminatorio non cambia, il punto è per il licenziamento illegittimo economico, per l'art 18 è rimasto, per volere di Bersani per, letteralmente, i licenziamenti economici "manifestamente" illegittimi, lo so bene perchè un anno fa sono stato licenziato e c'era la possibiità di chiedere il reintegro, una formulazione quindi assolutamente ambigua per cui l'art 18 alla fine resta.
La questione sono i 3 mesi, di fatto Damiano vorrebbe che si creasse un nuovo contratto a tempo determinato di 3 anni perchè così sarebbe per le persone non spacializzate non indispensabili, io penso sia ora di finirla con le scadenze e si debba fare contratti permanenti.

Non mi risulta proprio che sia così....non per darti del mentitore per carità, ma la riforma c'è stata ed è scritta nero su bianco e commentata da fior di esperti...l'art. 18 non è più lo stesso di prima e per i licenziamenti economici illegittimi il reintegro non c'è. Mi pare di ricordare in effetti la formula del "manifestamente"....ma anche qualora servisse come appiglio in alcuni casi, e a discrezione molto limitata del giudice, il problema non sarebbe quello, non si vuole eliminare il manifestatamente, Sacconi vuole eliminarlo tutto l'art 18, così come tu stesso dici.

Io la penso come Damiano.

[Gdem88]

Che poi, non è che dopo 3 anni la soglia sarebbe nuda e cruda, ci sarebbero fiori d'incentivi contributivi e fiscali....

comunque, sposto i nostri messaggi in un'altra discussione, qui si parla di ipotetica scissione