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yure22
Nuovo messaggio dell’Is: «Uccidete tutti miscredenti e attaccate i civili»
Nuovo messaggio dell?Is: «Uccidete tutti miscredenti e attaccate i civili» | mondo | Il Secolo XIX
Roma - Il massimo esponente dei terroristi islamici
Abu Muhammed Al Adnani in un lungo messaggio audio - 42 minuti - pubblicato ieri sera su Twitter e riportato dai media internazionali, afferma che questa è la «campagna finale dei crociati» ma saranno «i soldati dello Stato islamico a condurre l’attacco e non loro...
Conquisteremo la vostra Roma, faremo a pezzi le vostre croci, ridurremo in schiavitù le vostre donne».
Al Adnani si rivolge in modo sprezzante verso
Barack Obama, definendolo un servo degli ebrei e un vigliacco. Insulti accompagnati da annotazioni di tipo militare: «Non hai capito che la guerra non si può vincere solo con l’aviazione?». E irride all’idea di affidare le missioni terrestri a forze locali.
E nella parte finale del discorso il collaboratore del Califfo indica gli obiettivi: «O mujaheddin in Europa, America, Australia, Canada, Marocco, Algeria, Caucaso, Iran...Voi che avete giurato fedeltà al Califfo...Voi che ammirate lo Stato Islamico...consideratevi soldati...
Uccidete i miscredenti sia civili che militari...Non chiedete a nessuno un consiglio (permesso, ndr)...Siete autorizzati a farlo, non è peccato».
«Se potete uccidere un miscredente americano o europeo - soprattutto uno sporco francese - o un australiano o un canadese,
uccidetelo in qualunque modo possibile e immaginabile», dice nell’audio messaggio il portavoce dell’Isis.
Onu: «100.000 curdi fuggiti dalla Siria in Turchia»
Sono 100.000 i curdi fuggiti in questi giorni dalla Siria in Turchia. «Il governo turco ha annunciato e confermato che i curdi arrivati in Turchia in questi giorni sono 100.000», ha spiegato una portavoce dell’Unhcr. Venerdì la Turchia ha aperto i suoi valichi di frontiera ai curdi in fuga dall’enclave di Kobane/Ayn Arab,
assediata dai jihadisti. Ieri al confine ci sono stati scontri tra polizia e manifestanti curdo-turchi e le autorità locali hanno deciso di chiudere i valichi frontalieri, costringendo migliaia di civili a rimanere intrappolati in territorio siriano a ridosso dei reticolati turchi.