E' successo di nuovo! Queste processioni ormai sono diventate solo un pretesto per fare casino e darsi addosso gli uni contro gli altri. Le fazioni dei "tradizionalisti" contro le fazioni degli "innovatori". E tutto questo, perché qualche imbecille camorrista o mafioso pretende di far inchinare i santi davanti ai boss, per attestare un'autorità territoriale rispettata perfino da Nostro Signore!
C'è un proverbio che recita: "La vecchia aveva cent'anni e ancora non aveva imparato niente!". Questi bosso sono grandi e grossi e ancora vogliono giocare con le processioni!
E così succede che il casino avviene non perché un'altra processione si è messa a fare l'inchino al boss-bambino di turno, ma proprio perché le nuove disposizioni hanno imposto un iter diverso da quello tradizionale: sono vietate le fermate, le giravolte, gli accenni di inchino a chicchessia, è vietato sparare fuochi artificiali, insomma è vietato praticamente tutto. E allora succede che i "tradizionalisti" si ribellano:
San Matteo, fischi e proteste alla processione patronale di Salerno. Statue 'scortate' dalla Digos
SALERNO - Festa patronale tra tensione e proteste a Salerno durante la processione in onore di San Matteo. Una parte dei portatori delle statue del patrono, oltre a quelle di San Giuseppe e dei Martiri salernitani, si e' opposta alle disposizioni dell'arcivescovo, monsignor Luigi Moretti, che prevedevano la riduzione delle danze e dei 'giri' delle statue su stesse, oltre alla cancellazione delle soste nell'atrio del comando provinciale della Guardia di Finanza e del Comune di Salerno. Le nuove regole per la processione adottate dalla Curia salernitana, in osservanza alla norme indicate dalla Conferenza episcopale, hanno trovato l'opposizione di una parte dei portatori delle paranze che prima dell'avvio della processione, nell'atrio del Duomo, hanno avuto un confronto con l'arcivescovo.
La processione e' partita con 15 minuti di ritardo tra l'incredulita' dei fedeli che attendevano all'esterno della cattedrale l'uscita del corteo religioso. Nel corso della processione si sono registrati anche momenti di contestazione da parte di alcuni fedeli all'indirizzo del presule; non sono mancati anche fischi in piazza Cavour quando l'arcivescovo ha preso parola per la benedizione. La situazione e' controllata dagli agenti della Digos e dal questore, Alfredo Anzalone.
Le statue di San Matteo, insieme a quelle degli altri santi patroni di Salerno, sono state portate nell'atrio dal Comune dagli uomini delle paranze nonostante che l'arcivescovo di Salerno, Luigi Moretti, avesse disposto diversamente. E' stata una festa carica di tensioni quella di oggi a Salerno. Quest'anno il presule, in osservanza a norme della Conferenza episcopale, ha disposto che le statue dei santi, nel corso della processione lungo le strade del centro storico, non si fermassero. Cancellate anche le cosiddette ''girate'' della statua dei santi. Una decisione che non e' piaciuta affatto ai portatori ne' ad alcuni fedeli che hanno parlato della cancellazione della tradizione. Quest'anno non dovevano esserci, secondo le nuove disposizioni, neanche i fuochi d'artificio: una scelta che i fedeli non hanno affatto condiviso. Il vescovo di Salerno ha comunque seguito la processione ma al suo passaggio da gruppi di fedeli si sono levate frasi di contestazione e fischi. Ma non e' mancato chi ha contestato duramente, durante la processione, il comportamento dei portatori delle paranze sostenendo che e' stata scritta una brutta pagina.
21/09/2014
San Matteo, fischi e proteste alla processione patronale di Salerno. Statue 'scortate' dalla Digos - Cronaca - MetropolisWeb