Il donarsi in se' non implicherebbe un contratto .
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Il donarsi in se' non implicherebbe un contratto .
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Ultima modifica di Anthos; 01-11-14 alle 16:19
il contratto è il riconoscimento pubblico del privato consenso. Se neghi il contratto neghi l'istituto della famiglia come cellula della societas. Tutto sommato l'attaco con la famiglia ha poco a che vedere coi frogi, ma co l'individualismo sociale
Il divorzio è un diritto che non bisogna negare, perché quando due persone si sposano non possono sapere se poi in futuro non andranno d'accordo.
Se vale questo principio nega la consensualità razionata e non tiene conto del sacramento, quindi neanche per un ateo per la prima parte può valere riguardando un matrimonio naturale. Questo perché ugualmente nell'antichità bisognava addure una buona ragione per poter sciogliere un coniugo PUBBLICO.
Ma se non lo sanno evitino di promettersi amore eterno , giusto? Non e' piu' razionale, lineare , logico e coerente? Altrimenti e' una messinscena
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Certo che ve ne bevete di bufale!
Un monaco ortodosso che pensa alla conversione al cattolicesimo! Nemmeno a girare l'universo col lanternino lo trovereste!
Un SEDICENTE monaco ortodosso che afferma le scempiaggini sul matrimonio e sul celibato del clero lette nell'articolo? Non esiste. Tanto più che il celibato del clero non ha alcun fondamento scritturale ma fu istituito per banalissime e interessate ragioni, come chiunque conosca un po' di storia cristiana sa.
E infine...uno pseudomonaco ortodosso che si firma "pater Augustinus? Alla latina? Lo può credere solo un boccalone.
Roba simile è ridicola. Il Timone avrebbe fatto miglior figura a non date in pasto alla rete uno sciocchezzaio del genere poichè delle due l'una: o quelli del Timone sono falsari o tragicamente boccaloni.
"Così penseremo di questo mondo fluttuante: una stella all'alba; una bolla in un flusso; la luce di un lampo in una nube d'estate; una lampada tremula, un fantasma ed un sogno:"
(Sutra di diamante)
veramente il celibato ecclesiale ha un fondamento( basta leggere le lettere di Paolo che prevede la scelta di due stili di vita, la castità o il matrimonio) e le parole di Gesù sugli Eunuchi per il regno dei cieli
ma gli ortodossi e i cattolici hanno praticamente una uguale se non simile visione del divorzio
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350806
Ultima modifica di Haxel; 16-12-14 alle 21:57
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
Lascia perdere Paolo e attieniti alle scritture: Gesù si riferì forse alla classe sacerdotale quando parlò di "eunuchi per il Regno di Dio"? Neanche per sogno. Egli si riferì ad una particolare forma ascetica solitaria che colpì l'immaginario di uomini la cui cultura contemplava il matrimonio come dovere sociale cogente per tutti. E aggiunse: "Chi è in grado di farlo lo faccia", sottolineando così insieme il carattere abnorme e la difficoltà oggettiva di porre in atto simile pratica. Molto vi sarebbe da dire sull'opzione celibataria che ha le sue radici antiche nella paganità, ma questo non è l'argomento del thread
Non è così. Al di là delle sottigliezze cavillose DI FATTO nell'ortodossia è consentito sposare tre volte: che questo possa essere fatto con le corone o senza, con sfarzo o riservatamente, con prassi penitenziale o no questi matrimoni vengono comunque celebrati. Quindi nulla a che vedere con la visione cattolica, la quale richiede un annullamento sancito dal tribunale ecclesiastico che è sostanzialmente un ipocrita divorzio mascherato pagato salatissimo.
Ultima modifica di primahyadum; 17-12-14 alle 00:53
"Così penseremo di questo mondo fluttuante: una stella all'alba; una bolla in un flusso; la luce di un lampo in una nube d'estate; una lampada tremula, un fantasma ed un sogno:"
(Sutra di diamante)
[QUOTE]a parte che Paolo è parte delle Scritture, ma dove sta scritto che le parole di Gesù non potessero riguardare anche i futuri sacerdoti? nessuno
a parte che oramai sempre più questi annullamenti vengono fatti con costi contenuti se non gratis in alcuni casi dal 2010, le seconde nozze e sopratutto le terze non sono equiparabili dalla dottrina ortodossa alle prime nozze ed a ogni modo sono specificati i casi in cui è possibile farloNon è così. Al di là delle sottigliezze cavillose DI FATTO nell'ortodossia è consentito sposare tre volte: che questo possa essere fatto con le corone o senza, con sfarzo o riservatamente, con prassi penitenziale o no questi matrimoni vengono comunque celebrati. Quindi nulla a che vedere con la visione cattolica, la quale richiede un annullamento sancito dal tribunale ecclesiastico che è sostanzialmente un ipocrita divorzio mascherato pagato salatissimo.
il link aiuta a capire su quali basi
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
[QUOTE=Haxel;13984594]Quand'anche fosse egli avrebbe già operato un discrimine tra chi era in grado di farlo e chi no e dunque l'eventuale scelta celibataria sarebbe stata appunto una scelta e non obbligo.
a parte che Paolo è parte delle Scritture, ma dove sta scritto che le parole di Gesù non potessero riguardare anche i futuri sacerdoti? nessuno
Come ho già scritto DI FATTO le nozze sono possibili ed è questo che conta alla fine.
Quando mi sono sposata mio marito (greco-ortodosso) richiese alla propria parrocchia in Grecia il necessario certificato che autorizzava le nozze: su di esso appariva la scritta in cui si autorizzava XY a sposarsi PER LA PRIMA VOLTA (proti forà). Tra i termini "la" e "volta" c'era lo spazio per scriverci "prima"," seconda" o "terza" e il papas lo aveva riempito con "prima".
Ultima modifica di primahyadum; 17-12-14 alle 01:56
"Così penseremo di questo mondo fluttuante: una stella all'alba; una bolla in un flusso; la luce di un lampo in una nube d'estate; una lampada tremula, un fantasma ed un sogno:"
(Sutra di diamante)