Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.
Ogni capacità professionale si valuta esclusivamente per i risultati prodotti dal soggetto che la intraprende.
Un buon medico guarisce.
Un buon religioso converte.
Un buon assassino uccide.
Un buon imbecille si rende ridicolo.
Un buon bugiardo mente.
Quanto ciò sia morale o meno è argomento esclusivamente soggettivo.
Quanto imporre la propria morale sia lecito o meno è argomento esclusivamente ipocrita.
"I carnefici hanno bisogno di urlare per imporre le proprie menzogne!
Alle vittime basta il silenzio perchè ad esse apprtiene la verità!"
Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.
Francamente non credo che esista un solo partito o forza politica in tutto l'occidente che, trovandosi al governo, abbia la possibilità di esautorare completamente le forze militari dal potere esecutivo. (Solo nelle dittature militari, o appoggiate dai militari, il potere esecutivo è interamente a disposizione del dittatore).
Perfino Obama, che secondo l'ordinamento americano è anche capo dell'esercito, non potrebbe nemmeno se volesse azzerare i fondi per la difesa, figurati il capo del governo italiano quanto potere ha (chiunque vada al governo). Potrà al massimo ridurre l'acquisto di qualche decina di caccia, ma la palla non ce l'ha in mano lui.
L'Italia è, per certi versi, un paese libero, dove un qualsiasi comico può mettere su un movimento ed entrare in Parlamento; per altri versi, è semplicemente l'avamposto militare sul mediterraneo della Nato.
beh ... non è che ci siano tanti mondi in cui vivere, ne abbiamo uno, la scelta è se rimanerci o andarsene, ma è una scelta un pochino drastica.
quanto al credere nella società di uguali mi pare lo possiamo affiancare alla gestione dei fanatici sunniti o quel che sono ... cioè uno può credere qualsiasi cosa, ma non è che questa diventi più vera una volta che ci credi ... e il punto non è dove arrivare ma come fare per fare qualche passo nella giusta direzione. Circa la bontà delle decisioni amerikane poi è un altro discorso ancora, ma quello che osservavo io era ad un livello molto più semplice: con i fanatici terroristi non puoi dialogare. Ci sono persone con cui dialoghi, altre che puoi mandare a fare in c ... e si offendono e vi vanno ... e altre ancora con cui l'unico discorso possibile è una clava: o la usi tu o la usano loro. Se arrivi per disgrazia a incontrarne qualcuno ricorderai che io te l'avevo detto.
Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.
certo, infatti quello che dico io non è realizzabile all'interno di una "moderna democrazia liberale all'occidentale" ma non volevo uscire dal tema del thread, rispondevo a chi mi chiedeva di un mondo in cui il crimine e la violenza sono gestibili.
con i fanatici quando sono così tanti, bene organizzati e armati è ovvio che non ci puoi ragionare, quindi è essenziale che ragionino i non-fanatici. intanto capire se l'isis sia una creatura al servizio del blocco occidentale come dicono certi "complottisti", o se sia un progetto degli occidentali per rovesciare assad che ora è sfuggito di mano, o se sia nato spontaneamente sull'onda della destabilizzazione di siria e iraq (entrambe volute dall'occidente e senza complottismi di sorta); fatto questo vedere come combatterla e chi deve combatterla: gli stessi soldati americani che in iraq hanno causato il disastro? o magari è meglio che combattano gli iraniani che non sarebbero visti come gli invasori occidentali? e una volta risolto il problema isis cosa si fa? si fa il kurdistan o no? continuiamo a considerare il pkk un'organizzazione terroristica e speriamo che gli altri curdi a cui abbiamo date le armi abbiano ancora proiettili per far fuori anche i curdi rossi? continuiamo a considerare l'iran una minaccia nucleare contro cui è giusto agire anche tramite omicidi mirati? continuiamo ad avere un occhio di riguardo verso le violazioni dei diritti umani dei nostri amici sauditi mentre sanzioniamo la russia solo perché fa un decimo di quello che fanno gli stati uniti ai regimi ostili?
prima di bombardare risponderei a queste domande, io rimango comunque contraria
L'Iran non mi sembra la nazione adatta per intervenire contro l'ISIS, non penso che i sunniti del mondo (che sono circa il 90% dei musulmani) sarebbero contenti di un intervento di uno stato sciita, quindi che fare? Riguardo ai bombardamenti rimango anche io assai dubbioso, il dialogo è senza dubbio auspicabile (non con l'ISIS chiaramente) ma come ho già avuto modo di dire bisogna sapere con chi si dialoga e bisogna conoscere l'Islam. Mi pare che tanti apprendisti stregoni l'Islam non lo conoscano per niente, considerarla una religioni come le altre è sbagliato, non considerare l'indubbio lato psicopatico di questa religione e banalizzando l'impatto che ha essa ha su menti poco abituate ad interpretare la vita come in effetti dovrebbe essere interpretata è ancora più grave di chi vorrebbe spazzare via un miliardo e passa di persone a mezzo di bombe atomiche. Purtroppo l'Islam non ha conosciuto l'Illuminismo e il Culto della Dea Ragione e dialogare con simili persone non è facile, quindi che fare? Dialogare ma sapendo chi chi si parla.
Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)
Primo Ministro di TPol...[MENTION]
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