D’Alema dichiara guerra a Renzi: “Verdini e Berlusconi gli dettano l’agenda”

[manihi]

Baffino è pieno di rancore, dovrebbe andare in pensione e godersi la sua barca e le sue vigne ...liberandoci dalla sua vista

[Berengario]

dopo questa uscita renzi sale intorno al 47%

[Pieffebi]

D'Alema si aspettava di essere designato Commissario Europeo da Renzi, il quale probabilmente glielo aveva lasciato sperare. Dopo la scelta della Mogherini baffino ha affilato le lame e si è lanciato all'attaccatto senza più alcuna remora. La corrente dogmatica, settaria e frazionista del PD conta numericamente poco nella direzione del partito ma è molto forte nei gruppi parlamentari. Degli ideali della gioventù il nostalgico Bersani ha, da parte sua, completamente dimenticato i principi del "centralismo democratico" e della "disciplina di partito", e chiama in causa a sproposito presunti "metodi Boffo". Renzi per altro continua con un certo nullismo contenutistico (nientalismo.... per dirla alla Crozza) contornato da un eloquio che rischia però di incantare sempre meno se non si ancora presto a qualche contenuto visibile e concreto. Dentro il "partito democratico", comunque...............la lotta continua.

Shalom

[Leviathan]

Ma parla il padre della bicamerale?

[albertob]

E’ duro, durissimo l’attacco che Massimo D’Alema, dalle colonne del Corriere della Sera, riserva al premier Matteo Renzi. “Come scriveva Gramsci, può capitare che i giovani di una parte si facciano istruire dagli anziani della parte avversa. Mi pare che qualcosa di simile stia accadendo nel nostro Paese. L’unica vecchia guardia con cui Renzi interloquisce è quella rappresentata dal centrodestra di Berlusconi e Verdini. Al Pd vengono poi imposte, con il metodo del centralismo democratico, le scelte maturate in quegli incontri privati”.

Secondo l’ex premier “sul lavoro si può trovare una mediazione. Renzi è in evidente difficoltà nei rapporti con Bruxelles. E sull’articolo 18 è in atto un’operazione politico-ideologica che non corrisponde a nessuna urgenza. Non esiste un’emergenza legata alla rigidità del mercato del lavoro”, afferma D’Alema. “C’è persino il sospetto che si cerchi uno scontro con il sindacato e una rottura con una parte del Pd per lanciare un messaggio politico all’Europa e risultare così affidabile a quelle forze conservatrici che restano saldamente dominanti. Spero che Renzi si renda conto che una frattura del maggior partito di governo – avverte – non sarebbe un messaggio rassicurante. Se vuole, è possibile trovare un accordo ragionevole sugli interventi sul mercato del lavoro”.
D’Alema sottolinea il “dominio impressionante” di Angela Merkel in Ue. “I popolari hanno una decina di eurodeputati in più, ma in Commissione hanno fatto l’en plein. La Merkel ha ottenuto le presidenze della Commissione, del Consiglio europeo e dell’Eurogruppo”, osserva. “La Merkel si è mossa da leader europea, i socialisti invece hanno ragionato in un’ottica di prestigio nei singoli Paesi. Lo ha fatto anche Renzi, che ora, per venire fuori dall’impasse e ottenere concessioni dall’Europa, ha deciso di puntare su una questione che è chiaramente ininfluente rispetto agli ostacoli alla ripresa economica, e cioè l’articolo 18″.


Scritto da: Massimo Borrelli
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Olre 1200 giorni al Governo .......e parla ancora ..........indecente come i suoi tirapiedi .

[Jeff.]

Quando D'Alema parla di metodo, come in questo caso, vuol dire che è in cerca di poltrone. Anche perché nel merito è sostanzialmente d'accordo con lui.

[Azael]

Si...vabbè....non girovagniamo intorno al vero problema.
Il fatto drammatico è che il boy scout....con le sue idee.....è riuscito a farmi essere d'accordo con D'alema....per la prima volta in 40 anni!
Questo è il vero problema.

[markk]

Il fatto, ormai non sorprendente invero, è che renzi non risponde mai nel merito, ma fa battutine degne di uno studente delle scuole medie.