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  1. #31
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    Predefinito Re: Etnonazionalismo völkisch

    1 settembre 1939


  2. #32
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    Predefinito Re: Etnonazionalismo völkisch


  3. #33
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    Predefinito Re: Etnonazionalismo völkisch


  4. #34
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    Predefinito Re: Etnonazionalismo völkisch


  5. #35
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    Predefinito Re: Etnonazionalismo völkisch

    Cena simposio sul tema ETNOFARMACOLOGIA INSUBRICA al Circolo Ra Ca’ dur Barlich di Varese. VENERDì 20 NOVEMBRE 2015 alle ore 20:00

    interverrà Gabriele Peroni, erborista in quel di Viggiù, sul tema “Etnofarmacologia insubrica”.

    Sarà una serata alla scoperta delle principali piante della farmacopea tradizionale e i loro usi presso le nostre popolazioni, dalle valli del Canton Ticino sino al Po, i loro nomi locali nella lingua insubre, ecc.

    La cena simposio, per questa occasione rigorosamente vegetariana (menu: risotto alle piccole verdure, tomino e verdure alla griglia, dolce), comincerà alle ore 20:00; aperitivo dalle ore 19:00.
    Il costo della serata è di 25 € (20 € per giovani e studenti).
    L’evento è riservato ai soci. La tessera del Barlich costa 5 € euro annui (per i soci di Terra Insubre ridotta a 2 €).

    Posti limitati. Per prenotarsi scrivere entro giovedì 19.11 a: segreteria@terrainsubre.org

  6. #36
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    Predefinito Re: Etnonazionalismo völkisch


  7. #37
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    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  8. #38
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    Predefinito Re: Etnonazionalismo völkisch

    Noi siamo prevalentemente Longobardi ed è questa identità che dovremmo preservare. Ho letto un interessante teoria secondo cui i longobardi non erano invasori ma antenati degli abitanti della Gallia cisalpina originaria. Quindi partendo da questa considerazione la stirpe longobarda era la più degna tribù germanica nordica tantoché il loro stesso nome gli è stato dato da Godan Odino e quindi siamo nordici e germanici fratelli dei tedeschi

  9. #39
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    Predefinito Re: Etnonazionalismo völkisch

    ETNONZAZIONALISMO, LA VIA VÖLKISCH

    Come i nostri più affezionati lettori sapranno, una delle declinazioni più importanti del pensiero comunitarista è il neo-patriottismo, ovvero una consapevolezza metapolitica dell’importanza del ritorno ad un sano amore per la propria terra e ai valori tradizionali come salutare reazione al nichilismo post-moderno. In diversi articoli si è fatto cenno all’identitarismo padano-alpino, che insieme ad “Identità Europea-edizioni il Cerchio”, Controcorrente ed a tante altre in forme diverse, hanno avuto il merito di portare avanti questa tematica. Abbiamo pure citato autori importanti, pur eterogenei per contenuti, per un’Europa dei popoli, come Gilberto Oneto, Gualtiero Ciola, Julius Evola, Francisco Elías de Tejada, Johannes Althusius, Gianfranco Miglio e Flavio Grisolia. Quest’ultimo, in una nostra recente intervista, ci ha parlato di etnonazionalismo. A questo riguardo ci rivolgiamo con piacere a Federico Prati quale esponente dell’etnonazionalismo völkisch per approfondire meglio questo tema.

    Caro Federico grazie per averci concesso questa intervista. Tu che sei esponente dell’etnonazionalismo völkisch vuoi spiegare ai nostri lettori in cosa consiste?

    Grazie a voi. Premetto che ritenendo impossibile fornire ai lettori, nel breve spazio di questa intervista, una completa ed esaustiva analisi relativa alla genesi storico-politica, nonché ai fondamenti concettuali, etici, spirituali, filosofici e dottrinari che sono alla base dell’Idea etnonazionalista völkisch, mi sono permesso di segnalare alcuni testi nei quali il lettore interessato potrà sicuramente rinvenire tali importanti informazioni.(*)
    Vorrei, inoltre, rammentare che è soprattutto grazie all’attività metapolitica svolta in questi quindici anni dall’Associazione Culturale Identità e Tradizione, associazione di cui faccio parte, se oggi si parla apertamente del Pensiero Etnonazionalista e dell’Idea Völkisch.
    L’Associazione Culturale Identità e Tradizione, fin dalla sua nascita, si è caratterizzata fondamentalmente come un Sodalizio Völkisch, attestando la volontà di porsi come compito, come dovere imperativo, quello di salvaguardare e preservare l’immenso patrimonio razziale, etnico, culturale, spirituale, tradizionale, storico e linguistico dei Popoli Europei dal tentativo d’etnocidio posto in atto dal mondialismo e dalla globalizzazione, veri Adelphi della Dissoluzione. Quindici anni d’attività metapolitica volta, fin dall’inizio, allo studio ed alla diffusione dell’unica Idea-forza, capace realmente di stravolgere le oscure trame e le infere manovre della Sovversione e, allo stesso tempo, di mobilitare il Volk, ridestandone le immani forze ed energie insite da sempre nella sua eterna essenza animico-spirituale ed etno-razziale. Tale Idea-forza è rappresentata dall’Etnonazionalismo völkisch.
    L’Idea etnonazionalista völkisch, infatti, valicando l’odierno sistema partitocratico-tecnocratico-plutocratico, si concretizza nella volontà e nella necessità di agire al fine di compenetrare profondamente con il dato etnico e razziale la filosofia della politica; in altre parole, è necessario etnicizzare la realtà politica e ripristinarla in senso völkisch. Solo allora si avrà una politica realmente posta al servizio del Volk.
    I presupposti fondamentali dell’Idea etnonazionalista völkisch sono ravvisabili, quasi identificabili, nei valori e nei principi basilari propri dell’Idea völkisch. È nell’ideale etnonazionalista che l’Idea völkisch si riconosce, ritrovando se stessa, perpetuandosi, rinnovandosi ed attualizzandosi. Ritornata ad essere l’espressione più autentica della Comunanza del Sangue, dello Spirito e del Destino del Volk, l’Idea völkisch conforma e potenzia la nostra Weltanschauung mediante l’apporto di valori tradizionali, antichi, finanche immutabili ed eterni, perennemente connessi all’agire delle ancestrali e trascendentali forze del Sangue e della Stirpe. V’è, pertanto, un indiscutibile, evidente ed ininterrotto legame di continuità ideale, dal carattere metapolitico e metastorico, che unisce la nostra filosofia etnonazionalista völkisch all’idealità ed al pensiero del Movimento völkisch, sorto nella Mitteleuropea ed in Germania tra il finire del XIX secolo ed i primi decenni del XX secolo. L’etnonazionalismo völkisch, riprendendo e fortificando tutti gli elementi strutturali dell’Idea völkisch, si è obiettivamente palesato come la sola Idea-forza in grado di attuare, con la necessaria fermezza e radicalità, la salvezza animico-razziale dei Popoli Europei, in altre parole di sottrarre l’Europa della Tradizione dalla terrificante sorte riservatale da quelle Forze che, da sempre, hanno operato ai suoi danni, specialmente negli ultimi tre secoli della nostra storia. L’Idea etnonazionalista völkisch è da intendersi, da recepire, come l’ultima ed originaria espressione generata dall’atavica cultura e tradizione europea; un’Idea senza parole, come scrisse Oswald Spengler, colma di responsabilità e di speranze; un radicale impegno, un patto metafisico di Lealtà e di Fedeltà stipulato con i nostri Avi in nome della preservazione di quanto essi ci hanno trasmesso di più sacro e puro: la loro/nostra eredità ancestrale; un atavico e rigido codice d’Onore a cui attenersi strenuamente, ma anche una realtà viva, fattiva, plasmante ed operante.
    È nostro profondo convincimento di dover essere d’esempio per tutti quei Patrioti europei che, lottando per la libertà delle proprie nazioni, vogliano contrapporsi a tutte quelle strutture realizzate dai servi dell’imperialismo mondialista allo scopo di distruggere nei popoli ogni identità tradizionale ed etnica, a vantaggio di una società mondiale, massificata ed asservita al demone dell’economia, il Dio Denaro. L’Etnonazionalismo völkisch si è posto l’immane compito metapolitico di risvegliare nei nostri popoli quell’essenza perduta e così preziosa che è la “luce interiore”, la coscienza e la volontà di ritornare a essere se stessi, per pervenire alla radicale e vittoriosa riaffermazione dei nostri originari e incorrotti valori di Sangue e di Spirito. Solamente allora, dopo aver riaffermato il principio d’autorità e il primato di quei sacri e atavici valori che, nel Sangue, nelle forze più profonde della Stirpe e della Tradizione, hanno la loro radice, potremo ritrovare quelle sane e fattive energie, che riposano nel più profondo dell’anima razziale del Volk, le quali soltanto potranno rigenerarci ed infondere in noi, e in tutti i Patrioti europei, la rinnovata volontà di combattere e vincere contro la Sovversione mondialista, ritornando in tal modo padroni della nostra Terra. Sarà poi necessario riannodare quei legami millenari che i nostri Avi seppero tessere da una fila all’altra del nostro grande continente. Ciò implica, per noi Europei, la costruzione di un’Etnofederazione europea forte, indipendente militarmente ed economicamente, sovrana del proprio destino.

    Un autore particolarmente interessante che teorizzò l’Europa dei popoli fu Guy Héraud. Puoi spiegare brevemente chi è questo pensatore?

    Guy Héraud fu il propugnatore dell’Europa delle etnie, delle patrie carnali e il “padre” del federalismo etnico, la dottrina istituzionale che concepisce le “Piccole Patrie”, nate dalla secessione degli Stati nazionali multietnici, come l’estremo bastione identitario contro la globalizzazione economica, il mondialismo modernista e l’invasione allogena. In Italia, purtroppo, non è stato tradotto ancora nulla degli importanti scritti di Guy Héraud sul federalismo etnico e, pertanto, il lettore interessato ad avere maggiori informazioni in merito al pensiero di Héraud dovrà consultare i testi o gli articoli pubblicati sulle riviste “Etnie”, “Quaderni Padani”, “Diorama Letterario”, “Origini” o su il giornale “La Padania”. Alcune di queste riviste (“Etnie” e “Quaderni Padani”) sono presenti anche su internet.

    (*) Bibliografia consigliata sull’etnonazionalismo völkisch

    Federico Prati-Silvano Lorenzoni, Scritti etnonazionalisti. Per un’Europa delle Piccole Patrie, Effepi Edizioni, 2005.
    F.Prati-S.Lorenzoni-H.Wulf, Etnonazionalismo ultima trincea d’Europa, Effepi Edizioni, 2006.
    Federico Prati-Silvano Lorenzoni-Flavio Grisolia, I Fondamenti dell’Etnonazionalismo Völkisch, Effepi Edizioni, 2006.
    F.Prati-S.Lorenzoni-F.Grisolia-H.Wulf, Orizzonti del Nazionalismo Etnico. Il Pensiero Etnonazionalista e l’Idea Völkisch, Effepi Edizioni, 2007.
    Federico Prati-Silvano Lorenzoni, Filosofia, Dottrina e Mistica dell’Etnonazionalismo Völkisch, Effepi Edizioni, 2008.
    Federico Prati, Völkische Weltanshauung, Effepi Edizioni, 2009.
    Federico Prati-Silvano Lorenzoni, Heimat, Effepi Edizioni, 2011.
    Prati – S. Lorenzoni – Luca L. Rimbotti, Mistica Völkisch, Effepi Edizioni, 2014.
    Prati – S. Lorenzoni – Luca L. Rimbotti, Militia Völkisch, Effepi Edizioni, 2018.

    https://www.fabriziofratus.it/il-com...%B6lkisch.html
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

 

 
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