Ateo per dignità (non sono minorato al punto da aver bisogno di credere negli dei od in un dio, e tuttavia credo, a livello simbolico, nelle Norne, o nella loro versione greca, se preferite);
apolide (grazie dapprima alla s-porca famiglia dei savoia ed a quella dei pecuri (gli agnelli) poi);
amorale (lascio a coloro che "devono" inbrancarsi in un gregge la scelta di una delle tante morali disponibili).
Eppure profondamente etico.
Mi sia concesso di profondere i miei ossequi a questo inclito e colto consesso di cittadini di un paese che non è e mai sarà nazione.
Ma in fondo sono solo un vecchio 'mbriacone by glittering eyes, e, per presentarmi, vi offro questi versi di Li Po, a me particolarmente cari:
Bevendo il vino.
Non vedi le acque del Fiume Giallo
. scese dal cielo
a balzi scorrere verso il mare
. senza ritorno?
(il pensiero corre ad Alph, the secret river that run down to a sunless sea)
E non vedi
. dall'alta sala dentro i lucenti specchi
. i bianchi capelli del dolore?
(sono i miei, gente, i capelli dell'ambriaco)
A mattina fili di seta
. a sera neve.
Tu, maestro T'sen,
. e tu discepolo
prendi il vino
. non resti inerte la coppa.
Per voi voglio cantare una canzone
. solo ai gran bevitori
. rimase nome.
Messaggio personale a "Il mercante (non) di Venezia".
Ti avevo detto che sarei venuto a dare un'occhiata.