Matrimoni gay, lo stop di Alfano
«Annullare registrazioni all'estero»
Il ministro dell'Interno annuncia una circolare ai prefetti con cui si chiede di cancellare le trascrizioni delle nozze tra persone dello stesso sesso fatti fino a oggi
di Federica Seneghini
Una circolare ai prefetti perché rivolgano «un invito formale al ritiro e alla cancellazione» delle trascrizioni di nozze gay celebrate all’estero. Avvertendo che «in caso di inerzia si procederà al successivo annullamento d’ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati». È l'annuncio del ministro dell’Interno Angelino Alfano, il giorno dopo la richiesta fatta dal Consiglio comunale di Milano al sindaco Pisapia di trascrivere i matrimoni tra coppie omosessuali contratti all'estero. «In Italia non è possibile che ci si sposi tra persone dello stesso sesso - ha spiegato il leader di Ncd a Non Stop News, suRtl 102.5 - quindi se ci si sposa tra persone dello stesso sesso, quei matrimoni non possono essere trascritti nei registri dello stato civile italiano, per il semplice motivo che non è consentito dalla legge».
«Alfano leader delle "Sentinelle in piedi"»
Immediata la replica delle associazioni. «Alfano si candidi a leader delle sentinelle in piedi», ha detto Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center. «Il suo annuncio è l'esempio di un ministro dell'Interno che vuole derubricare i diritti civili a questione di ordine pubblico». Sulla stessa linea anche la senatrice pd Monica Cirinnà e Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato: «Entrare a gamba tesa sulle decisioni dei singoli sindaci o, peggio ancora, mobilitare tutti i prefetti italiani per fare i cani da guardia dei primi cittadini non può essere l'attività promossa da un ministro della Repubblica». Mentre il senatore pd Sergio Lo Giudice parla di «ostruzionismo di Ncd in Parlamento», «nonostante la Corte costituzionale abbia sollecitato più volte le camere a legiferare sulle coppie dello stesso sesso».
Otto italiani su 10 vogliono più diritti
Secondo un sondaggio, la visione di Alfano non corrisponderebbe a quella della maggioranza del Paese. Visto che otto italiani su 10 e sei elettori di centrodestra su 10 vogliono più diritti per le coppie gay. E solo 2 italiani su 10 si dichiarano contrari sia ai matrimoni sia a unioni civili.
Comuni e Parlamento
La prima trascrizione nel registro di stato civile di un matrimonio tra persone dello stesso sesso sposate all’estero è stata ordinata dal tribunale di Grosseto. Poi è stata la volta dei comuni di Fano, Napoli e Bologna. Lunedì è toccato a Milano. Se da una parte i comuni provano a fare passi in avanti in materia di diritti civili, in Parlamento ci sono al momento tre testi su matrimonio e adozioni gay. E almeno altre tre sulle unioni civili, tra cui quella Cirinnà che prevede la stepchild adoption.
La geografia dei diritti gay
Dopo il sì della Croazia, lo scorso luglio, l'ultimo Paese ad avere aderito all'Ue e il primo nei Balcani ad avere dato il via libera a una legge sui diritti delle coppie omosessuali, oggi sono 18 (su 28), gli Stati dell'Unione europea che tutelano le coppie di persone dello stesso sesso tramite unioni civili o matrimoni. I matrimoni sono possibili in 16 Paesi.
http://www.corriere.it/politica/14_o...a4632162.shtml