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Discussione: Ragione e credulità.

  1. #11
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    Predefinito Re: Ragione e credulità.

    Parmi di aver letto in precedenza, scritte dal Signor donerdarko, le due famose domande ("chi sono" e "qual'è lo scopo della vita"); anche qualora fosse stata un'illusione ottica, giunto ormai al fin della mia vita, voglio rispondere pubblicamente e senza masturbazioni mentali o equivalenti giochi di parole.
    - io sono IO (e la risposta non è tautologica, ma rappresenta la consapevolezza di una coscienza che si è articolata, modificata e sviluppata in un certo arco di tempo)
    - il mio scopo è vivere, almeno fino a quando la MIA vita vale la pena di essere vissuta: ed il giudizio, unico ed insindacabile, è solamente MIO.

    p.s. mi chiedo Signor donerdarko dove abbia letto che mi riferivo alla chiesa cattoromana: per me un "credo" vale l'altro.

  2. #12
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    Predefinito Re: Ragione e credulità.

    Citazione Originariamente Scritto da donerdarko Visualizza Messaggio
    Sì, ma infatti sottolineavo il fatto banale che le tue rappresentazioni della "realtà" sono differenti dalle mie essendo il nostro sistema nervoso differente. Intendevo sottoporre il dilemma ragione Vs credulità sotto un altro punto di vista ovvero, laddove i razionalisti imputano ai credenti la demenza, anche la convinzione dell'esistenza dell'ente generico "ragione" non appare molto differente da un qualunque altro atto di fede
    Sei tu che hai usato la maiuscola.
    Ai credenti non si imputa la 'demenza' ma semplicemente , quando accade , la presunzione della conoscenza della verità assoluta , che tante volte si nasconde dietro l'uso di una maiuscola.
    Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna

  3. #13
    .
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    Predefinito Re: Ragione e credulità.

    Citazione Originariamente Scritto da animalo Visualizza Messaggio
    - io sono IO (e la risposta non è tautologica, ma rappresenta la consapevolezza di una coscienza che si è articolata, modificata e sviluppata in un certo arco di tempo)
    Mah, quando dici "io sono x", "io penso x", "io provo x" ti riferisci dunque ad un "IO" più profondo, ad un livello che trascende l'esperienza, il comportamento, le capacità e le convinzioni? Non è un giochetto di parole, desidero sul serio capire come puoi affermare che la tua identità si modifica, si sviluppa e cambia nel tempo pur restando sempre la medesima.

    Citazione Originariamente Scritto da animalo Visualizza Messaggio
    - il mio scopo è vivere, almeno fino a quando la MIA vita vale la pena di essere vissuta: ed il giudizio, unico ed insindacabile, è solamente MIO.
    Non comprendo neppure come il fatto banale dell'essere al mondo (= vivere) costituisca uno "scopo", dato che ti ci sei ritrovato senza che nessuno ti chiedesse il permesso (come tutti gli altri del resto).

    Citazione Originariamente Scritto da animalo Visualizza Messaggio
    p.s. mi chiedo Signor donerdarko dove abbia letto che mi riferivo alla chiesa cattoromana: per me un "credo" vale l'altro.
    Lo leggevo tra le righe, diciamo (è un po' un abitudine di questo forum)
    Segni particolari: "macchina da espansione razziale euro-siberiana" (Giò91)

  4. #14
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    Predefinito Re: Ragione e credulità.

    Citazione Originariamente Scritto da animalo Visualizza Messaggio
    E' sufficiente una conoscenza di base della cosmologia per rendere ineffabile e piacevolmente divertente, come una barzelletta ben raccontata, l'idea di un essere supremo, creatore dell'universo che si rivela a qualche ometto, non a tutti si tenga presente, della specie umana dopo tredici miliardi circa dalla sua opera (non poteva sto dio abbreviare la sceneggiatura?);
    basta pensare a questa ipotesi in termini di economia teologica.
    Ma è comprensibile che gli untertieren, essendo minorati psicologicamente, sentano il BISOGNO di CREDERE (anche ad un loro simile).
    a si ?
    vallo a raccontare alla persona a cui faccio riferimento nella firma.

  5. #15
    .
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    Predefinito Re: Ragione e credulità.

    Citazione Originariamente Scritto da Darwin Visualizza Messaggio
    Sei tu che hai usato la maiuscola.
    Ai credenti non si imputa la 'demenza' ma semplicemente , quando accade , la presunzione della conoscenza della verità assoluta , che tante volte si nasconde dietro l'uso di una maiuscola.
    Chi non imputa la demenza? Forse solo tu qui, non generalizzare.

    "è comprensibile che gli untertieren, essendo minorati psicologicamente, sentano il BISOGNO di CREDERE"

    Animalo

    Essere minorati psicologicamente o dementi all'incirca è la stessa cosa (solo per pigliare il primo commento a caso che mi è capitato sotto tiro, ma son sicuro che spulciando gli altri troverai altre conferme)
    Segni particolari: "macchina da espansione razziale euro-siberiana" (Giò91)

  6. #16
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    Predefinito Re: Ragione e credulità.

    Citazione Originariamente Scritto da Xenia888 Visualizza Messaggio
    La disputa fra creazionisti ed evoluzionisti dura dalla metà dell'Ottocento, ma chi vuole continuare a credere alla favole della Bibbia, libro per altro simbolico e scritto per uomini di un'altra epoca, che nessuno può provare essere stato ispirato da Dio, continuerà ancora chissà per quanto perché certe menti pigre si sono affezionate all'idea che Dio in sette giorni abbia creato tutto dal nulla... E perché lo abbia fatto, solo lui lo sa! Se era già dall'eternità l'essere supremo perfetto che si dice sia, che bisogno aveva di creare il mondo e l'uomo che sono entrambi imperfetti?Per divertorso avederci tribolare? Allora è malvagio...

    La terra si scuote e ci sono i terremoti, i vulcani eruttano lava incandescente, le carrestie decimano i raccolti, i tifoni devastano intere regioni,
    le malattie ci uccidono e appena si trova una cura subito c'è un altro virus letale da debellare... Tutto ciò perché? Dio che sapeva tutto questo non aveva previsto che sarebbero successe simili cose? E l'uomo così limitato, nel fisico, fragile e viìulnerabile, perché crearlo? Per farlo tribolare? allora Dio è cattivo... I crezionisti danno tutta la colpa a quella stronza di Eva (e te pareva?!... ) che s'è mangiata la mela e l'ha offerta quel bambagione di Adamo che subito l'ha morsa. Ma il serpente che ci faceva nell'Eden? Chi ce lo aveva messo? A parte il fatto che i serpenti da allota nessuno li ha più sentiti proferire una sillaba, se fu Dio ad istigarlo a tentare Eva, fece una cattiveria gratuita, sapendo già che Eva avrebbe accettato di peccare.... Sembra un cartone animato tv per i ragazzini all'ora di merenda...

    Eppure c'è chi ci crede, o meglio che ci vuole credere. Credo che sia inutile discuterne con gente come Donedarko, con il quale mi sono scontrata più volte in passato, senza ottenere che la sua mente ottusa abbia spostato di un millimetro le sue sicurezze, argomentando per altro con obiezioni sempre non calzanti. Però mi chiedo il perché costui sia sempre qui a parlare da bigotto in un forum di laici. O è un masochista, oppure crede di essere così intelligente da scardinare le convinzioni altrui... In tutti e due i casi farebbe meglio a non esporsi perché ci fa la solita figura del caro ca...volo!

    Ragione e fede, ma preferirei chiamarlo fideismo, sono inconciliabili, il voiler credere è una consolazione per le innumerevoli disgrazie che il genere umano deve sopportare, un contentino che promette il paradiso dopo la morte, mentre in vita ci tocca tribolare, e CREDERE...

    W IL MEDIOEVO.... E MENO MALE CHE NON C'È PIÙ L'INQUISIZIONE!

    l'inquisizione c'è stata giusto "qualche annetto fà", poi per fortuna voletne o neolente la chiesa è cambiata e l'inquisizione cristiana non c'è più.

    in compenso mi pare che ci sia qualcuno stia cercando di far "sorgere" un inquisizione ateistica: credi in Dio, meriti il rogo.

    insomma per qualcuno il tempo è passato invano

  7. #17
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    Predefinito Re: Ragione e credulità.

    Veramente un conto è il deismo,un conto è il teista.

    Un deista crede in dati rivelati da x religioni.

  8. #18
    .
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    Predefinito Re: Ragione e credulità.

    Citazione Originariamente Scritto da furioso2013 Visualizza Messaggio
    in compenso mi pare che ci sia qualcuno stia cercando di far "sorgere" un inquisizione ateistica: credi in Dio, meriti il rogo.
    Il laicismo razionalista si presenta come l'unico discorso filosofico della modernità (e su questa "unicità" si può polemizzare), ma nessuno per ora ti verrà a scorticare vivo, tranquillo.
    Ultima modifica di donerdarko; 21-10-14 alle 21:56
    Segni particolari: "macchina da espansione razziale euro-siberiana" (Giò91)

  9. #19
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    Predefinito Re: Ragione e credulità.

    Citazione Originariamente Scritto da donerdarko Visualizza Messaggio
    Il laicismo razionalista si presenta come l'unico discorso filosofico della modernità (e su questa "unicità" si può polemizzare), ma nessuno per ora ti verrà a scorticare vivo, tranquillo.
    mamma mia laicismo.

    cosa significa laicismo.

    io non parlo di laicismo ma di ateismo.

    laico e ateo, laicismo e ateismo sono termini diversi e non sovrapponibili per quel che mi riguarda: francia, italia, germania...,america sono stati laici, non atei.
    l'urss era uno stato ateo.

    io credo nell'esitenza di Dio, ma le mie scelte "politiche" sono laiche (o se volete, per non iniziare una discussione all'interno di un'altra, POSSONO/POTREBBERO essere laiche), ma non potranno MAI essere atee (almeno finche credo in un Dio)

    parliamo di ateismo non laicismo, altrimenti ci confondiamo.

  10. #20
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    Predefinito Re: Ragione e credulità.

    Citazione Originariamente Scritto da donerdarko Visualizza Messaggio
    Il laicismo razionalista si presenta come l'unico discorso filosofico della modernità
    Secondo me,quando un discorso viene presentato come l'unico pensabile qualunque esso sia non è un discorso filosofico razionale ma un discorso ideologico presentato come filosofico."razionale" ma anche senza nessuna dialettica sarebbe al più un rafforzativo sloganistico che tende a mio avviso,a ribadire tale unicità aprioristica rendendola direi una petitio principi "è cosi poichè è cosi o e cosi poichè secondo me è cosi"..Infatti l'espressione "unico discorso",non è dialettico,e al più a priori posto e eminentemente posto che non giustifica l'affermazione contemporaneamente all'esserci di fatto di altre forme filosofiche.Posto che nel porsi della parola laico non si intende una persona che pone necessità logica di essere un non credente,bensì una persona che pone la necessità della separazione dello stato dalla religione rivelata,che tuttavia non nega che tale persona possa essere contemporaneamente credente e contemporaneamente volere o credere in un ente creatore dell'universo,senza tuttavia adagiarsi necessariamente nel rivelato di qualche religione o comunque crederci lo stesso:dunque che siano islamici,cristiani,buddisti ecc il laicismo rispetto allo stato è diverso dall'ateismo rispetto allo stato,dando dunque due posizioni diverse laicismo dello stato e ateismo di stato,che non sono lo stesso concetto/idea.Quindi a mio avviso dire,in forza di mera autoreferenza,che è l'unico discorso filosofico non implica né che tale discorso presentato come filosofico lo è,né che rispetti criteri sia congruenza sia di necessità logica cioè di essere l'unico pensabile,mentre a posteriori non pare che ci siano filosofi solo razionalisti laici in senso moderno.Il paradosso totale nel pensare tale forma,fu che proprio a un credente,Gugliemo d'Ockam, si fa risalire la laicità,o il pensare la laicità dello stesso potere temporale.Dunque non è tanto per polemizzare ,il fatto è che non si può provare la premessa.
    Ultima modifica di Epictetus; 22-10-14 alle 08:03

 

 
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