Religione per noi significa la dottrina (...) dell'allevamento che renda possibili le anime superiori a spese di quelle inferiori.
Religion bedeutet uns die Lehre von (...) der Züchtung und Ermöglichung der höheren Seelen auf Unkosten der niederen.
Se avessimo una stampa seria, allora andrebbe a vedere quello che fanno i ricercatori italiani pagati coi soldi pubblici: la maggior parte non fa nulla, si limitano a andare in laboratorio o all'università quando ne hanno voglia, giusto per fare presenza, portando avanti cazzate solo per dire che stanno facendo qualcosa.
Andassero a verificare quanti davvero producono risultati importanti per la collettività o comunque quanti sono quelli che davvero sono impegnati in modo serio per portare risultati importanti per la collettività.
La verità è che il pubblico sempre funziona così: nessuno controlla o se anche c'è qualcuno che controlla non gliene frega niente, TANTO PAGA PANTALONE.
Lo Stato deve pensare solo a fare leggi intelligenti (tipo sgravi fiscali) per fare in modo che siano le industrie private a sviluppare la ricerca scientifica.
Nell'aziende private allora sì che i ricercatori sono chiamati a produrre davvero, invece di fare i parassiti come nel settore pubblico!
La ricerca scientifica è molto importante ma quella nel settore pubblico deve essere molto limitata perché si sa che per ogni 10 euro investiti ne sprecano almeno 8.
Soprattutto la ricerca scientifica deve stare in mano al settore privato.
Ultima modifica di TEBELARUS; 14-10-14 alle 12:55
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a parte il fatto che i comunisti parlano di PROLETARIATO, e non di popolo, il fatto che questo manco ci caga ha delle conseguenze pratiche, come per esempio subire da 30 anni la distruzione del proprio salario perchè invece di combattere i padroni si fanno infinocchiare dai demagoghi che li convincono che la colpa è di tutti (extracomunitari, kasta, ecc.ecc.) fuorchè degli unici responsabili.
55 italiani tra i ricercatori più influenti del pianeta - Wired
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011...aliana/108295/
L?Italia che affonda
Quando la vorrai smettere di calunniare...
Ultima modifica di TEBELARUS; 14-10-14 alle 14:15
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grazie per aver continuato imperterrito a coprirti di ridicolo, negando l'evidenza. Adesso cito pure, nel caso che qualcuno abbia il minimo dubbio che tu abbia una minima idea di quello che leggi:
4.26 - La produttività dei ricercatori italiani: una eccellenza sconosciuta
se rapportiamo le pubblicazioni al numero di ricercatori attivi a tempo equivalente, vediamo che l’Italia schizza al terzo posto, immediatamente dopo Svizzera e Olanda e precedendo paesi molto più rinomati di noi, come gli Stati Uniti o il Regno Unito (vedi figura 87). Insomma, la produttività media per ricercatore è in Italia altissima, quasi da record, considerando le scarse risorse che vengono investite in R&S.....
l’Italia occupa l’8° posto tra tra le prima 19 nazioni al mondo per numero di pubblicazioni, che è ancora un risultato di tutto rispetto visto che essa precede nozioni celebrate come la Germania, il Regno Unito, la Francia e così via.
L?Italia che affonda
l’Italia si colloca nei primi dieci paesi al mondo per numero di pubblicazioni scientifiche e per numero di citazioni di queste. Dopo mesi di campagna mediatica che ha messo in guardia l’opinione pubblica sulla necessità di riformare drasticamente un sistema così improduttivo, costoso e corrotto come quello dell’università italiana, anche alcuni quotidiani nazionali (ad esempio il Sole24ore e La Repubblica) riscoprono che il “prodotto” della ricerca scientifica italiana non è proprio da buttar via....
Un recente articolo dell’Economist ha ripreso e rilanciato uno studio effettutato dalla Royal Society inglese che ha confrontato la percentuale delle citazioni degli articoli scientifici prodotti dai vari paesi negli anni 1999-2003 e 2004-2008. L’Italia conferma il suo settimo posto, migliorando la sua percentuale di citazioni dal 3% del periodo 1999-2003 al 3,7% del periodo 2004-2008, dunque con un incremento del 20%. Le nazioni che ci precedono sono quei paesi che investono in questo settore una frazione percentuale del Pil maggiore della nostra, il che implica anche una buona efficienza....
Consultando il sito SCImagosi trovano semplicemente i dati delle pubblicazioni, citazioni e dell’H-index per le diverse discipline scientifiche ed è dunque immediato avere conferme del fatto che globalmente l’Italia si posiziona al settimo posto sia per quantità che per qualità delle pubblicazioni. Inoltre, in 24 delle 27 aree scientifiche considerate da SCImago, l’Italia arriva entro i primi dieci posti.
Chi denigra la ricerca italiana - Il Fatto Quotidiano