Crediamo a te con tutte le balordaggini con le quali lordi il forum, certo.
Le stesse condizioni di lavoro dei gulag staliniani (lo stalinismo fu condannato molto duramente negli anni '50, dopo che Stalin era considerato un santo non solo dai comunisti ma da tutte le élite internazionali e morì stimatissimo da tutti, tu arrivi buon ultimo dopo Krusciov) le ritroviamo oggi applicate a milioni di lavoratori sfruttati e del Terzo Mondo. E qui si tratta di sfruttamento, non dovuto adecisioni criminali di un singolo ma dovuto alla logica interna del sistema economico internazionale, e il comunismo lo si può definire come il movimento per mutare questo sistema economico internazionale.
Se Cuba primeggia in tutte le statistiche tra i paesi della sua area e non solo e se nel paese più invidiato economicamente del mondo, nelle zone ex DDR il primo partito è l'erede del vecchio partito comunista, nonostante la pioggia di monete piombata dal giorno dell'unificazione sull'Est (si fece un cambio 1 a 1 tra marco occidentale e marco socialista, il che fece sì che che tutti gli exDDR si potessero comprare immediatamente il macchinone e che l'inflazione andò alle stelle infliggendo all'Europa una politica monetaria ultrarestrittiva della Bundesbank per compensare l'inflazione dovuta al cambio deliberatamente falsato, malgrado ciò la nostalgia per la DDR, per il diritto al lavoro e per la pubblica istruzione di qualità per tutti è diffusa in tutta la Germania Est) significa che forse tutto da buttare non è.
Il comunismo italiano, poi, è una storia, come tutti sanno, di martiri contro il fascismo e contro la mafia, di persone cadute sulle montagne e sulle colline palermitane per mano mafiosa, di lotte per la civiltà e per i diritti, di stragi impunite con l'unico scopo di fermarlo e di impedirne l'entrata al governo e di denuncia del clientelismo e delle ingiustizie.
Adesso smettiamola con putridi sciocchezze, e con paragoni aberranti ed inaccettabili, che non voglio per dignità neppure ripetere, per ogni persona dotata di senno.