Il grafico delle importazioni ed esportazioni non dice una mazza, perche un nazione ricca importa moltissime merci da tutto il mondo.
Quanto al debito pubblico come vedete ci sono altre impennate
Il grafico delle importazioni ed esportazioni non dice una mazza, perche un nazione ricca importa moltissime merci da tutto il mondo.
Quanto al debito pubblico come vedete ci sono altre impennate
Bella risposta, infatti l'altra impennata è per la IIWW...proprio una situazione comparabile
Non dice niente? Guarda che se hai un disavanzo commerciale stai prendendo a prestito dal resto del mondo (confermato dal grafic sul debito)...e ad un certo punto la pacchia finisce, perché gli altri vogliono i vantaggi che gli spettano dai propri crediti e iniziano a dubitare maggiormente sul piano finanziario. E intanto il paese si è deindustrializzato, quindi le sue capacità di reazione dal punto di vista dell'economia reale sono molto limitate. Nulla di strano, già successo in UK a inizio '900.
una nazione ricca non si indebita, proprio perchè è ricca
una nazione viva esporta e produce, compra debito piuttosto, caso esemplare la Cina
PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!
E dimmi chi e' che importa, se tutti esportano?una nazione ricca non si indebita, proprio perchè è ricca
Ma sopratutto se un precario e un dirigente del ministero degli interni vanno in banca per ottenere un mutuo di 150mila euro, a chi la banca concedera tale prestito?
Guardi che anche gli USA esportano, e piu precisamente circa 2.1 trillioni di dollari l'anno.una nazione viva esporta e produce, compra debito piuttosto, caso esemplare la Cina
Ma non hai capito bene il punto.
L'export americano ammonta al 12% del pil americano. Quello cinese ammonta a circa il 24%, quello tedesco addirittura sale al 40!!!
Piu l'export e' basso in rapporto al pil, piu il paese si ritrova in una posizione strategica solida, perche non dipende dagli altri.
Ultima modifica di paulhowe; 22-10-14 alle 15:38
Vedo che sei rimasto al mito dell'industrializzazione.E intanto il paese si è deindustrializzato, quindi le sue capacità di reazione dal punto di vista dell'economia reale sono molto limitate. Nulla di strano, già successo in UK a inizio '900.
In primo luogo gli USA fabbricano "cosucce" come aerei, satelliti, microprocessori, medicine, turbine, petrolio raffinato, trattori, automobili, software, hardware militare.....
Se la "deindustrializzazione" riguarda merci a basso valore aggiunto come giocatoli, tessile, arredamento case, utensili, bigiotteria......non mi pare rilevante.
Queste riflessioni non volgono dire nulla… in quanto stai parlando per NAZIONE o per STATO?
Perche' se parli per nazione allora non c'e storia, la ricchezza delle famiglie USA e' di aprox 81 trilioni di dollari (le sole famiglie quindi escludendo gli assest governativi), nel mentre la somma TOTALE dei debiti e' di aprox 35 trilioni, 81 > 35 e di un bel po'.
Per comparazione la ricchezza di TUTTA l Asia-Pacifico si aggira attorno ai 73 trilioni (Inclusi i 22 dei Giapponesi), anche mettendoci i debiti (Giappone Incluso) la differenza resta.
Se prendiamo i dati della Credit Swiss, che ha una metodologia leggermente diversa, i numeri cambiano un poco, ma le posizioni restano:
- The US is to remain the undisputed leader in terms of aggregate wealth, with total net worth approaching USD 100 trillion by 2018
Credit Suisse: Global household wealth increases 4.9% to USD 241 trillion, marked by a... -- ZURICH, Oct. 9, 2013 /PRNewswire/ --
Quindi, il tuo ragionamento, alla prova dei numeri, come viene riformulato?
Gli USA NONOSTANTE decenni di delocalizzazioni, sono rimasti il secondo produttore ed esportatore al mondo, se si aggiungono i servizi, sono ancora il primo, il trend delle delocalizzazioni e' ora poi in "reverse".
Tutti gli argomenti che andate ripetendo da anni "Gli USA non producono nulla" sono semplicemente, e fattualmente, vs fantasie non rispecchiate nel mondo reale, ma mi continuo a chiederemi come mai le continuate a ripetere nonostante i dati siano di facile e pubblico accesso per tutti.
Globalizzazione..... si grazie.
Questo e' un falso mito, nel senso che gli USA come paese sono il secondo produttore ed esportatore al mondo, se si aggiungono i servizi, restano il primo (e neanche di poco).
Questo nonostante decenni di delocalizzazioni, trend che e' ora in stallo ed in retromarcia, trend in essere da aprox 4/5 anni.
Globalizzazione..... si grazie.
Se produci costantemente meno di quanto consumi, vuol dire che sei deindustrializzato quantomeno per quanto riguarda il tuo livello attuale di consumo. Se poi aggiungi che molti dei servizi che gli Usa esportano sono finanziari, capisci che il ruolo americano nel mondo è molto sovradimensionato rispetto all'economia reale Usa, e questo non credo possa durare nel lungo periodo.
E ridagli con sta storia della "deindustrializzazione" !!!
Ma chi se ne frega!
Secondo te un paese sta meglio se produce piu operai che fabbricano camice, o ingegneri che progettano software?
Sta meglio se ci stanno piu aziende ad alta tecnologia o fabbriche puzzolenti che inquinano citta?
Ma sopratutto come potrebbe non consumare di piu se il reddito medio di un cittadino americano e' 6-7 volte piu grande di quelle di un cinese.
E' normale che comprano di piu, infatti i problemi gravi dell'europa stanno nel fatto che la germania ha accumulato un surplus di oltre 200 miliardi di euro. La germania e' arrivata ad esportare circa il 40% del pil !!!
Se fosse l' "acquirente di ultima istanza" come dovrebbe essere, le problematiche dell'euro si sarebbero ridotti.
I germanici comprerebbero le merci dei latini e non si sarebbe creata un area di depressione economica.
Ma questo non centra nulla con la deindustrializzazione.
Essere deindustrializzato implica NON poter produrre, non saper produrre, non avere know how , risorse e capacita' per farlo, non ha nulla a che vedere con la convenienza economica.
Del resto le delocalizzazini USA sono per buona parte in ogni caso in mano ad aziende USA, che difatti in determinati settori da 4/5 anni stanno rilocalizzando o in NordAmerica o dentro gli USA stessi dato che i vantaggi nella struttura dei costi sono modifciabili dagli eventi e dalle circostanze non sono fattori fissi.
Esempio, un paese che esporta principalmente materie prime, tendera' quasi sempre ad avere un surplus, stando al tuo ragionamento questo implicherebbe che sarebbe un paese industrializzato, il che e' palesemente errato
Puo' perfettamente essere come il Venezuela che ha il petrolio che pesa per il 90% delle esportazioni e non essere in grado neanche di produrre la carta igienica, che deve essere importata.
Mi pare che tu stia confondendo cosa sia la industrializzazione o la deindustrializzazione.
Questa che la finanza non sarebbe economia reale e' un mito ideologico, la Finanza crea lavoro, risorse e prodotti (cosi come facilita' la produzione tangibile) come qualsialsi altra industria.
L' URSS produceva xxxxx tonnellate di acciaio, non gli servi ad un benemerito piffero.
Globalizzazione..... si grazie.