Ogni volta che ci sono di mezzo soldi pubblici gestiti da pubbliche istituzioni, succede un casino: intrallazzi, ruberie, prezzi gonfiati, convenzioni date a amici e parenti, e così via. Il pubblico non deve avere soldi da distribuire; né lo Stato, né le regioni, né i Comuni. Tra l'altro io le regioni le abolirei, tanto per dire.
Senza soldi da mungere al pubblico, la concorrenza tra pubblico e privato non può essere che salutare, a patto di concorrere con le stesse armi. Ecco perché parlo di strutture pubbliche (edifici, attrezzature, laboratori, palestre...) date in uso a pagamento a privati o pubbliche istituzioni; così come nelle ferrovie, i binari dovrebbero essere di proprietà statale, e i treni di proprietà di società pubbliche e private che pagano l'uso della rete pubblica.