"D'altronde, chi allora si riempiva la bocca di parole come "anticapitalismo", "lotta di classe", "resistenza operaia" et similia e le mani del sangue dei camerati in realtà era un agente della sovversione e del caos, anzi, diciamolo proprio dell'ulteriore americanizzazione dei nostri costumi, che fu l'inevitabile effetto del '68."
Alla fine ammetti che il sistema è giunto e giunge ad infiltrare e strumentalizzare le aree politiche-culturali cosiddette antagoniste o comunque al di sopra delle righe su certe cose. Diciamo tu pensi sia capitato solo agli altri. Io invece credo sia successo per tutti, "noi" compresi, anche perché perdemmo la seconda guerra mondiale per cui era più facile fregarci, probabilmente c' era la fretta di metterci a tacere per primi perché le nostre idee restavano sicuramente le più pericolose. Poi dei singoli episodi possiamo discutere ma pensare che certe cose non abbiano riguardato l' ambiente neo-fascista è un pò un' illusione.
Lo deduco da come è ridotto ciò che rimane di quel mondo politico-culturale, e da cosa rappresenta il "camerata" nell' immaginario comune, poi certo c'è qualche uomo della strada, qualche "average Joe" che vede positivamente tale immaginario e se gli dici "mi piace il fascismo" è contento perché pensa che anche tu raggiungi l' erezione quando compare Matteo Salvini in TV.
Altre cose: i Colonelli in Grecia furono voluti e poi scaricati dopo poco perché avevano terminato il lavoro sporco, stessa cosa per Augusto Pinochet, prima appoggiato (non puoi negare che abbia imposto politiche neoliberiste seguendo i Chicago Boys) e dopo molti anni buttato nella spazzatura. Questi tradimenti sono successi semplicemente perché il sistema ha preferito optare per la dittatura mascherata dei partiti, per la finta democrazia con maschere, finti problemi creati ad arte, illusioni e labirinti per pecore.