notizia un po' vecchia ma non credo che le cosa siamo molto migliorate:
Papà separati a rischio povertà: in Campania il dato più alto d?Italia - Affaritaliani.it
Papà separati a rischio povertà: in Campania il dato più alto d’Italia
Lunedì, 15 febbraio 2010 - 16:26:00
Sono sempre più soli e in bolletta. Tanto da essere costretti spesso a bussare alla porta dei Centri di ascolto della Caritas. Sono i padri separati di Napoli e provincia che stanno diventando i nuovi poveri. Lo confermano i dati di Caritas italiana e Fondazione Zancan, secondo i quali in Campania i separati o divorziati che si rivolgono ai Centri ascolto sono il 14,7% degli utenti, una percentuale che risulta essere la più consistente d’Italia. Insomma un fenomeno sociale grave e in continua crescita.
A Napoli, in particolare, i separati che si sono rivolti per un aiuto economico alla Caritas diocesana sono oltre 60. Poveri che si aggiungono ad altri poveri visto che, secondo gli stessi dati, l’indice relativo della povertà in Campania è del 30% (il più alto d’Italia). Per quanto riguarda le famiglie, da segnalare che il 22,5% arriva con difficoltà a fine mese mentre il 50% non riesce a far fronte ad una spesa imprevista di 700 euro. “I papà separati dunque rischiano di diventare persone senza fissa dimora - commenta il direttore della Caritas diocesana, don Gaetano Romano – un dato allarmante che non viene fuori perchè da noi i separati trovano accoglienza presso la famiglia di origine. Certamente gli uomini che lasciano moglie e figli sono a rischio povertà. Conosco casi di professionisti benestanti che si sono indebitati per poter mantenere famiglia vecchia a e nuova con un elevato tenore di vita. Di fronte a questi nuovi poveri la Chiesa deve prestare attenzione. Su questa scia si colloca l’iniziativa dei Salesiani di Napoli che danno la possibilità a padri separati in difficoltà di avere vitto e alloggio con un contributo minimo.
A Napoli come nel resto d’Italia si sono costituiti in associazione: Papàseparationlus con sede a Napoli in via Francesco Blando 54, nei pressi di piazza Medaglie d’Oro. Si riuniscono un volta al mese e partecipano in media trenta papà. “Sono sempre più numerosi i padri che si rivolgono alla nostra associazione per difficoltà economiche spiega il presidente Alessandro Ciardiello – spesso si tratta di operai che guadagnano 1.200 euro al mese o poco più e si ritrovano a pagare dai 300 ai 600 euro di mutuo oltre all’assegno di mantenimento. Questi padri ormai si ritrovano alla soglia della povertà e ci raccontano che, eccettuate le spese, vivono con circa 150 euro al mese”.
Gli utenti lamentano soprattutto la non applicazione della legge fortemente voluta dalle associazioni dei padri separati ed entrata in vigore nel nostro ordinamento (16 marzo 2006) che prevede, tra l’altro, l’affido condiviso dei figli, con le madri. In pratica non è cambiato granché: i figli, soprattutto se piccoli, continuano a vivere prevalentemente con le mamme, si continua a utilizzare l'assegno di mantenimento, l'assegnazione della casa segue i figli. Da circa un anno l’associazione papà separati di Napoli offre anche uno spazio di ascolto presso la propria sede il lunedì, mercoledì, giovedì dalle ore 16 alle ore 19 e il martedì, venerdì dalle ore 10 alle ore 13. Tel. 0815564398