Originariamente Scritto da
Noir
In Francia la chiamano già la ''tassa rosa'': si tratta dello scarto di prezzo che esiste, a parità di prodotto, tra la versione per donna (quasi sempre più costosa) e quella per uomo. E' quanto sostiene uno studio del collettivo Georgette Sand sulla ''Woman tax'' che denuncia il sessismo del marketing. Il governo ha già annunciato un'inchiesta sul tema. La disparità è notevole, soprattutto sugli scaffali dei prodotti cosmetici, ma torna anche nel campo delle assicurazioni e non solo.
"Facendo un giro al supermercato o nei negozi del quartiere, - spiega Geraldine Frank - mi sono subito resa conto che, a parità di marca, un deodorante costa per esempio 4,15 euro per lei e 4,11 euro per lui, uno shampoo 13 euro se destinato alle donne, contro 8 euro per gli uomini, un camice da lavoro 5 euro contro 4 euro e così via". E aggiunge: "Il marketing di genere, segmentando il mercato per femmine e quello per maschi, veicola stereotipi, spinge al consumo e infligge una tassa specifica alle donne, le quali, pur non avendo in media redditi superiori agli uomini, sono incitate a spendere di più".
Per ora una petizione del collettivo, che ha già raccolto circa 20mila firme, chiede al supermercato Monoprix, tra i più diffusi in Francia, "di applicare la parità di prezzo alle etichette dei prodotti". La prossima tappa saranno i negozi di parrucchieri.
Intanto, sul web la ministra francese delle Pari opportunità, Pascale Boistard, che ha preso a cuore lo studio del collettivo Georgette Sand, ha condiviso su Twitter una foto di due pacchetti di rasoi di marca Monoprix messi a confronto, uno ne contiene cinque per donna a 1,80 euro, l'altro ne ha 10 per uomo a 1,72 euro. E il commento: "Anch'io ci penso rasandomi".
La Francia contro ''Woman tax'': le donne pagano di più - Repubblica.it