Ultima modifica di Dav. c. G.; 01-12-14 alle 13:37
In realtà l'aumento dei tassi è dato dalla speculazione o per dirla in un altro modo della mancanza di affidabilità che un paese che emette TDS ha sui mercati. L'altro giorno, ad esempio, ho preso un TDS greco a 75 che mi da il 7,5% di interesse e non ho nessuna paura che la Grecia possa fallire un'altra volta, ma se fallisse sono cazzi miei, nessuno mi obbligava a prendere a 75 un TDS che vale 100 a quegli interessi così alti. Questo per dire che moltissime volte i mercati non ragionano e i governi hanno un bel daffare per cercare di star dietro a tutte le paturnie dei mercati che il più delle volte non hanno rispondenza nella realtà. Chi investe tantissimo sono sopratutto i fondi esteri che al minimo stornir di fronde si fanno prendere dal panico, vendono e i rendimenti dei TDS vanno alle stelle. Questo per dire che dare la colpa a Berlusconi per lo spread andato a 600 è essere in malafede, come sarebbe in mala fede sostenere che l'economia italiana non decolla per colpa di renzi. Diciamo che Berlusconi non dava affidamento ai mercati di poter fare le riforme che poi ha fatto Monti.
Ultima modifica di Gianky; 01-12-14 alle 14:51
Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)
Grazie professor Matteo
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Sei tu che parli come se fossimo fino a 30 anni fa.
Fino a 30 anni fa i capitali finanziavano in buona parte le imprese ed il lavoro.
Adesso i capitali investono per lo più in finanza e carta (meglio se nei paradisi fiscali per accumulare migliaia di miliardi per lo più grazie a evasioni ed elusioni fiscali).
Il tutto fino allo scoppio della bolla definitiva se qualcuno non li ferma prima.
Ultima modifica di Dav. c. G.; 01-12-14 alle 15:08
la riforma radicale che può fare ripartire il PIL io la predico da mesi e cioè detassazione selvaggia per lavoratori dipendenti privati e impresa e contemporaneo recupero su pensioni già in essere e stipendi pubblici, sopratutto sulle prime. Scivolo part time per i vecchi verso la pensione con contemporanea assunzione part time per i giovani NON A STIPENDI DA FAME ma detassati pesantemente. Ovvio che ne le une, pensioni, e nemmeno gli altri, stipendi pubblici dovranno essere sacrificati per sempre, anzi solo per il periodo strettamente necessario per fare ripartire il PIL. Nostra priorità assoluta è la ripresa che deve essere la più forte possibile in modo da cominciare ad abbassare il mostruoso DP. Tassazione delle rendite? Dolorose, anche per il sottoscritto e per i due soldi che ha in banca, dolorose, dolorosissime, antipaticissime, ma da fare assolutamente, la pace sociale è condizione indispensabile anche per poter godere dei pochi risparmi che si avesse in banca. Se va tutto a patatrack o scoppia la rivoluzione dei disperati, si perderebbe tutto. Niente tagli selvaggi quindi, ma Patto Sociale tra imprese e lavoratori.
Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)