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Roma al voto?*È una delle possibilità di cui si parla dopo il caso di Mafia Capitale. Il Partito Democratico, in caso di elezioni, blinda Ignazio Marino.
A dichiararlo è*Lorenzo Guerini che rispondendo alla domanda “pensa che il prefetto possa sciogliere il Comune?” risponde “Questa è una responsabilità che non compete a noi. Credo si debba considerare lo sforzo dell’amministrazione Marino per garantire trasparenza e legalità. E il Pd dovrà sostenere l’attività dell’amministrazione”, risponde il vicesegretario del PD.
“Da parte della segreteria Pd c’è stata grande collaborazione con Marino, abbiamo impostato il lavoro sul piano di rientro, abbiamo lavorato per individuare insieme Silvia Scozzese come assessore al Bilancio. Da parte di Marino c’era già nelle scorse settimane la volontà di intervenire sulla giunta.. Certo, ciò che è emerso chiede a Ignazio un di più per dare risposte sulla lotta alla corruzione. Gli ho assicurato pieno sostegno. Ma le scelte competono a lui, è il sindaco che sceglie gli assessori”.
Ma lui sarebbe il candidato Pd se il Comune venisse sciolto? “Se c’è una cosa chiara è che Marino è stato percepito come ‘altro’ rispetto alle situazioni emerse dall’inchiesta, quindi sicuramente da lui si ripartirebbe. Ma non credo si arriverà a questo, l’amministrazione ha le carte in regola per andare avanti”.
Gasparri (Forza Italia) “Urne unica strada”
“Il destino del Campidoglio è segnato. È evidente che un commissariamento della Capitale avrebbe un impatto devastante. Ma è altrettanto irresponsabile proseguire con l’amministrazione Marino, il cui coinvolgimento nella vicenda romana emerge ogni giorno con nuovi particolari”. Così in una nota il senatore Maurizio Gasparri (FI). “Lo stesso Marino – prosegue Gasparri – dovrebbe spiegare perché si è fatto dare un contributo dalle cooperative quando per legge le stesse non possono fare atti di questa natura. Serve un taglio netto con il passato, lo scioglimento del Consiglio e nuove elezioni. Chi non accetta questa unica soluzione logica ostacola il lavoro della giustizia e avvelena ancor di più il clima. Massima trasparenza, nessuna ambiguità. In passato per molto meno sono state sciolte altre amministrazioni comunali. Roma non può permettersi che questa tragedia si protragga. Si agisca con responsabilità dando la parola ai cittadini se non si vuol correre il rischio di incorrere in reati penali. Sarebbe poi grave se dal governo si facessero pressioni sulla prefettura per impedire che vincesse la trasparenza”.
Scritto da: Giuseppe Spadaro
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