Originariamente Scritto da
cireno
La percentuale di chi dice che non andrà più a votare è, secondo ultime rilevazioni, del 44% circa. Quasi il 4% poi dichiara che depositerà la scheda bianca nelle urne. Chiediamoci cosa vuol dire.
Non si fa una cosa quando si è assodato che non serve farla e andare a votare in questo mondo dove comandano altri che non il popolo, votare, per qualunque partito che l’attuale sistema di potere globalizzato presenta, non serve a niente. Noi abbiamo avuto un uomo, Berlusconi, che non è stato uguale agli altri perché ha pensato soprattutto a se stesso, al suo interesse personale e aziendale, ma non fosse stato per questo errore degli italiani, tutti gli altri partiti, più o meno, una volta al governo, farebbero le stesse cose, quelle che l’UE e i mercati permetterebbero.
Votare non serve a creare lavoro, votare non serve a eliminare le sacche di vera povertà che in Italia diventano sempre più grevi, votare non serve ad evitare allagamenti, frane e non serve a evitare corruzione ed evasione fiscale: e allora perché votare?
Si votava quando le ideologie avevano “mercato”, oggi la gente non ci crede più perché è stata lentamente ma costantemente portata a credere a quella idiozia che Salvini, ma non solo lui, va ripetendo in ogni occasione e cioè che “destra e sinistra non esistono più, esistono solo i problemi da affrontare”. Un’idiozia vera e propria, perché destra e sinistra esistono nella stessa natura dell'uomo ma è il potere mondiale che vuole che la gente pensi che non esistono più, perché questa convinzione fa diventare i popoli passivi, rinunciatari e fatalisti davanti a quello che accade.
La gente non va a votare proprio, quindi?
Meglio, per chi ha le leve del comando effettivo far votare il popolo è solo una formalità, chi comanda davvero non ha bisogno di riconoscimenti popolari: quando mai una dittatura ha fatto votare la gente?