Legami delle coop con la 'ndrangheta: così gestivano i flussi degli immigrati

Nuovi arresti nello scandalo "Mafia Capitale": adesso spunta pure il legame con la 'ndrangheta. L'appalto per la pulizia del mercato Esquilino in cambio della protezione, in Calabria, a tutte quelle cooperative che si occupano dell’assistenza agli immigrati appena sbarcati





[COLOR=#555555 !important]Sergio Rame - Gio, 11/12/2014 - 094








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L'inchiesta "Mafia Capitale" si allarga ancora. E punta dritto alla Calabria. I carabinieri del Ros hanno arrestato Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, entrambi per associazione di tipo mafioso, con l'accusa di aver assicurato il collegamento tra le cooperative gestite dalla cupola romana e la 'ndrangheta.




[COLOR=#444444 !important]Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati nella cupola affaristica romana




L'appalto per la pulizia del mercato Esquilino veniva garantito in cambio della protezione, in Calabria, a tutte quelle cooperative che si occupano dell’assistenza agli immigrati appena sbarcati.
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Politica, cooperative e malavita. Gli interessi erano pressoché comuni. Le cooperative gestite da Salvatore Buzzi sotto il diretto controllo di Massimo Carminati erano strettamente legate alla cosca Mancuso di Limbadi, consorteria di matrice ’ndranghetista egemone nel vibonese. Lo scorso luglio Buzzi aveva, infatti, affidato la gestione dell'appalto della pulizia del mercato Esquilino a Giovanni Campennì, ritenuto "imprenditore di riferimento" della cosca Mancuso, attraverso la creazione di una Onlus denominata "Cooperativa Santo Stefano".
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I carabinieri sono, poi, riusciti a documentare come già nel 2009 Rotolo e Ruggiero si fossero recati in Calabria, su richiesta dello stesso Buzzi, per accreditarsi coi Mancuso attraverso esponenti della cosca Piromalli. L'obiettivo era di mettere le mani sulla gestione del ricollocamento gli immigrati in esubero che si trovavano al centro di prima accoglienza di Crotone. Secondo gli investigatori, dunque, Ruggiero e Rotolo si sarebbero avvalsi dei rapporti privilegiati instaurati con"qualificati esponenti" della 'ndrangheta per agevolare le cooperative rosse per incanalare i flussi di clandestini dalla Calabria a Roma.
Il rapporto tra le cooperative e la malavita è stato definito dagli inquirenti "sinallagmatico". A fronte della protezione offerta in Calabria alle società di Buzzi, la cosca Mancuso è riuscita a infiltrarsi nella gestione degli appalti pubblici nella Capitale.

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bella roba , vero?

le coop che si occupano di solidarietà con i poveri migranti, vero mentecatti sinistrati?

E QUANDO VI DICEVAMO CHE PORCATE COME MARE NOSTRUM ERANO UN REGALO PER GLI SCHIAVISTI DEL XXI SECOLO, I MERCANTI DI CARNE UMANA , CI DAVATE DEI RAZZISTI, VERO SINISTRATI?

ED ADESSO CHE QUESTO POZZO DI INFAMIA è STATO ANCHE SOLO PARZIALMENTE SCOPERCHIATO E TRAPELA LA VERITA'. QUELLA CHE DA SEMPRE AVETE NEGATO , ADESSO CHE DITE?

VERGOGNATEVI!!



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