Cina ed America Latina spingono per un rafforzamento delle loro relazioni
Cina ed America Latina spingono per un rafforzamento delle loro relazioni


Di Filippo Bovo il 19 dicembre 2014 Mondo

RIO DE JANEIRO, 18 dicembre (Xinhua) – Le relazioni fra Cina ed America Latina si sono rafforzate nell’ultimo decennio, spinte dall’espansione della domanda interna del paese asiatico e dalla ristrutturazione economica della regione latinoamericana, soprattutto negli ultimi anni.
Le relazioni sino-latinoamericane hanno avuto fin dall’inizio come fulcro il Pacifico, un ponte fra entrambe le regioni, che è stato testimone dell’interscambio commerciale e della presenza di migliaia di cinesi che hanno lavorato nella costruzione dei canali e delle ferrovie, delle piantagioni di zucchero e nelle miniere di guano e salnitro.
“La presenza cinese ha lasciato impronte profonde nella nostra cultura, dalle arti culinarie fino al paesaggio urbano. Ci sono quartieri cinesi i molte delle grandi città del nostro continente, e l’influenza delle grandi personalità di origine cinese si è fatta notare nel mondo accademico, nelle arti e nel servizio pubblico”, ha spiegato recentemente in un articolo pubblicato dalla stampa il presidente della Banca Interamericana di Sviluppo (BID), Luis Alberto Moreno.
Dal 17 al 23 luglio di quest’anno, il presidente cinese Xi Jinping ha compiuto visite di Stato in Brasile, Argentina, Venezuela e Cuba, oltre a partecipare alla VI Riunione dei Liders dei BRICS, formato da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafriaca, celebrata nella città brasiliana di Fortaleza.
Questa svolta è considerata storica e trascendentale per lo sviluppo ed il rafforzamento delle relazioni fra Cina ed America Latina e Caraibi, che rafforza l’amicizia, la cooperazione economica e i legami politici con la firma di più di 100 accordi di cooperazione.
Nel momento della svolta, il presidente cinese s’è anche riunito coi capi di Stato di 11 paesi della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC), occasione di cui ha approfittato per esporre la politica estera della Cina verso la regione e formulare proposte per affiatare la cooperazione fra entrambe le parti.
Riguardo alla cooperazione pratica, Xi Jinping ha proposto una serie di obiettivi nuovi, incluso l’aumento in entrambe le direzioni fino a 500.000 milioni di dollari e i valori di cambio fra Cina ed America Latina fino a 250.000 milioni di dollari in 10 anni.
Xi Jinping ha anche annunciato la messa in marcia formale di un pacchetto di prestiti speciali per un valore di 20.000 milioni di dollari per la cooperazione nelle infrastrutture fra Cina ed America Latina, un pacchetto di prestiti preferenziali per il valore di 10.000 milioni per i paesi latinoamericani, ed il contributo di 6.000 linee di credito governative per i paesi della regione nei prossimi cinque anni.
Durante il Forum di Cooperazione Economica Asia-Pacifico (APEC) celebrato a novembre di quest’anno a Pechino, alcuni paesi latinoamericani hanno percepito che il principale motore per la crescita sostenibile è la cooperazione economica e quella commerciale con i paesi asiatici, compresa la Cina.
Soprattutto quest’anno la maggioranza dei paesi latinoamericani hanno sofferto di una crescita economica bassa, il che ha fatto sì che la regione si rendesse conto della necessità di un aggiustamento della sua struttura economica, cambiando le infrastrutture attraverso la cooperazione con la regione dell’Asia e del Pacifico.
Quel che è certo è che gli investimenti diretti della Cina in America Latina sono cresciuti rapidamente negli ultimi anni nei settori come quello dell’energia, dei minerali, della manifattura, dell’agricoltura e delle finanze, approfittando dell’infinità di risorse che ha questa regione dell’America.
I vincoli economici bilaterali si sono sviluppati rapidamente dacchè la Cina è stata ammessa nell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Attualmente il gigante asiatico è il socio commerciale più importante dell’America Latina, dopo gli Stati Uniti e l’Unione Europea, mentre la regione occupa il settimo posto nel commercio estero cinese. Nel 2013 la bilancia commerciale ha raggiunto i 261.570 milioni di dollari.
Per il momento, la Cina è il principale socio commerciale del Brasile, del Cile e dell’Uruguay, il secondo dell’Argentina e della Colombia ed il terzo del Messico.
Secondo il ministro uruguayano dell’economia, Mario Bergara, la chiave per il successo delle relazioni fra Cina ed America Latina sta nel sostenere la comprensione reciproca. “Ci dobbiamo capire di più, sapere come si fanno gli affari in America Latina e come si fanno in Cina”.
L’Uruguay, con poco più di tre milioni di abitanti e che nel 1988 ha stabilito rapporti diplomatici con la Cina, ha diversificato la sua offerta al paese asiatico, che già non si limita solo alla carne, sua voce d’esportazione più tradizionale, ma oggi esporta anche soia e pasta di cellulosa, oltre a servizi d’informazione agricola e software.
Nel 2012, l’interscambio commerciale fra i due paesi ha totalizzato 4.339 milioni di dollari, essendo la Cina il principale socio commerciale dell’Uruguay.
Questo è solo un buon esempio di ciò che sarà il futuro della regione con la Cina. Per il momento, il commercio si basa su prodotti tradizionali, sebbene entrambe le parti debbano spingere in futuro per il commercio di prodotti di alta tecnologia e ad alto valore aggregato, come le nuove energie, i nuovi materiali, la conservazione dell’energia e la protezione dell’ambiente, la bio industria, l’innovazione tecnologica e la manifattura avanzata.
Uno degli interessi della Cina è di trovare occasioni per le sue imprese statali. In cambio, l’apporto economico cinese nel continente è considerevole. Fra il 2009 ed il 2012, le banche cinese hanno prestato 50.000 milioni di dollari all’America Latina, più di quelli che hanno lasciato allo stesso tempo gli Stati Uniti, la Banca Interamericana di Sviluppo (BID) e la Banca Mondiale (BM).
La relazione non è solo economica, ma anche si basa su consulti ed un appoggio mutuo nella politica internazionale, nell’interscambio educativo e culturale, e nella cooperazione tanto scientifica e tecnica come in materia di difesa.
Come spiega lo stesso Moreno, “il primo ponte fra Cina ed America Latina è stato il commercio. L’obiettivo attuale è maggiore: dobbiamo costruire un ponte per le idee”.
Secondo il vicepresidente della Banca Popolare della Cina Li Dongrong, le riforme economiche che attua il suo paese offrono “un’opportunità per elevare la cooperazione ed espandere le relazioni commerciali”.
Però non manca solo che gli imprenditori latinoamericani siano disposti a fare un salto culturale, geografico e d’investimenti necessario. Mancano anche politiche di Stato in tutti i paesi latinoamericani che appoggiano questa volontà di penetrazione in Cina, sostenendo il trasporto e le comunicazioni, dando appoggio costante ai suoi imprenditori sul terreno ed aiutandoli ad organizzarsi.
Il presidente cinese ha suggerito durante il suo viaggio in America Latina di designare l’anno 2016 come “l’Anno degli Interscambi Culturali” fra la Cina e l’America Latina. Si aspetta che nei prossimi anni la cooperazione sino-latinoamericana sia più ampia, e con una comprensione più profonda ottenuta grazie agli interscambi culturali.
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