Ricorso alla Corte Costituzionale
il Sen. Ronnie
IN VIA D'URGENZA
- per l'annullamento di una proclamazione illegittima di deliberazione del Senato
- contro gli atti del Presidente del Senato
FATTO
1. La violazione della Costituzione. A questo
indirizzo, può constatarsi che il presidente del Senato ha violato l'articolo 19 comma 3 come appena interpretato dalla Corte, invalidando un voto che aveva avuto un esito unanime sulla base dell'assenza di senatori che non avevano chiesto il rinvio in altra data della seduta nè preavvisato l'assenza e che dimostrano così sciatteria e negligenza.
2. Il grave nocumento alle istituzioni. Il blocco dei lavori impedisce alla Camera di ratificare il proprio regolamento e far scattare le procedure di subentro, senza le quali il gioco continuerà ad andare asfitticamente per mesi quando potrebbe sbloccarsi consentendo ai partiti l'applicazione delle restanti parti dell'articolo 19 disattivate dalla decisione del presidente,
DIRITTO
1. Per il ribaltamento della decisione. Applicare l'ultima sentenza di questa corte significa ribaltare la decisione del presidente.
2. Per la censura e destituzione del Presidente. Una violazione di legge conclamata come questa, certamente non frutto di errore ma di calcolata scelta, che sussegue all'ostruzionismo all'adottare la stessa interpretazione fatta propria dalla corte praticato prima della sua decisione, costituisce certamente un fatto grave e un fatto doloso, aggravato dall'oltraggio che rappresenta rispetto a una decisione presa da pochissimo. E' uno di quei fatti che possono giustificare la rimozione immediata dall'incarico di un presidente che già aveva mancato ai suoi doveri una volta, come la Corte ben sa.
Per questi motivi
CHIEDE
Domanda n.1. La riforma della proclamazione nel senso di dichiarare approvato il regolamento.
Domanda n. 2. La destituzione e/o in subordine la censura del Presidente del Senato per violazione di legge dolosa.