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  1. #1
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    Predefinito Documentari inglesi che oscurano le vittorie italiane sulle truppe di sua maestà

    La cosa che ho sempre notato nei documentari inglesi è che molto spesso gli autori di questi si dimenticano di citare gli italiani nelle vittorie di Rommel. Un atteggiamento patetico, volto sicuramente a negare di averle prese più volte dai "pappamolla italiani" capaci ( a quanto emerge da molti documentari made in Uk) di essere ognipresenti in tutte le sconfitte e mai presenti nelle vittorie. Dai documentari anglosassoni emerge che gli inglesi avrebbero combattuto solo contro l'Afrika korps (facendo quindi intendere agli spettatori del filmato che gli inglesi in nord africa venivano sconfitti in battaglia solo dai tedeschi)

    Tra l'altro i razzisti inglesi evitano sempre di sottolineare che in nord africa (e non solo) utilizzarono come truppe combattenti quasi esclusivamente truppe coloniali (Indiani Australiani e neozelandesi). Di soldati britannici se ne son visti ben pochi sui campi di battaglia nord africani.

    L'ho notato solo io? Non credo.

  2. #2
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    Predefinito Re: Documentari inglesi che oscurano le vittorie italiane sulle truppe di sua maestà

    La tua osservazione è condivisibile. C'è però da dire che anche se le truppe italiane contribuirono alle effimere vittorie di Rommel, l'artefice era il comandante tedesco ed l'equipaggiamento migliore era tedesco, mentre precedentemente l'Esercito Italiano era stato regolarmente battuto dai britannici. Diverso il discorso riguardo alla Tunisia, dove gli italiani si batterono bene, sotto il comando di (finalmente) un generale valido. Il che effettivamente viene misconosciuto.
    Riguardo alla preponderanza delle truppe del Commonwelth è indubbiamente vero, ma dopotutto erano tutti parte dell'Impero britannico, ci sta anche che non si specifichi troppo tra una provenienza e l'altra

  3. #3
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    Predefinito Re: Documentari inglesi che oscurano le vittorie italiane sulle truppe di sua maestà

    Citazione Originariamente Scritto da carter Visualizza Messaggio
    La tua osservazione è condivisibile. C'è però da dire che anche se le truppe italiane contribuirono alle effimere vittorie di Rommel, l'artefice era il comandante tedesco ed l'equipaggiamento migliore era tedesco, mentre precedentemente l'Esercito Italiano era stato regolarmente battuto dai britannici. Diverso il discorso riguardo alla Tunisia, dove gli italiani si batterono bene, sotto il comando di (finalmente) un generale valido. Il che effettivamente viene misconosciuto.
    Riguardo alla preponderanza delle truppe del Commonwelth è indubbiamente vero, ma dopotutto erano tutti parte dell'Impero britannico, ci sta anche che non si specifichi troppo tra una provenienza e l'altra
    Sicuramente il buon comportamento delle truppe italiane sotto Rommel deve essere attribuito in buona parte alle nuove direttive in combattimento. Basti pensare all'introduzione di tecniche di combattimento tedesche anche nel nostro schieramento, ancora ancorato a tattiche vecchie di 20 anni. Non a caso numerosi reduci affermarono nelle interviste che da quando era arrivato rommel le cose erano migliorate molto. Pensare che le nostre deboli divisioni corazzate riuscirono a più volte a combattere con successo contro i corazzati alleati (ben superiori in armamento) fa riflettere sulla bontà dell'influenza tedesca sulle nostre tattiche di guerra (ad esempio l'introduzione della collaborazione attiva tra corazzati e fanterie). Il vero cancro delle nostre divisioni (al di là del pessimo armamento e della scarsissima meccanizzazione) è legato al livello infimo dei nostri comandanti. Le gravi sconfitte che tu citi correttamente appartengono alla prima fase del conflitto nord-africano quando le nostre armate erano guidate da quel coglione di graziani, già autore di una scellerata campagna colonizzatrice in etiopia come governatore. Graziani (e i suoi lacchè) furono i principali artefici delle gravi sconfitte iniziali. Tra l'altro, se compariamo le forze in campo nel 40, con un comando decente gli inglesi non sarebbero mai riusciti a sfondare fino alle porte di tripoli. Ci siamo arresi a centinaia di migliaia, tobruck non era stata fortificata se non in maniera del tutto insufficiente, i nostri mezzi corazzati (al tempo ancora piuttosto validi) vennero catturati a centinaia dai nemici in avanzata. A nulla valsero isolati episodi di valore ed eroismo. Se non ricordo male i nostri capisaldi erano (oltre che disposti in maniera orrida) isolati e privi di munizionamento (debitamente tenuto a distanza siderale dal fronte). Per non parlare di molti generali che sorseggiavano caffè a centinaia di km dal fronte.

    Sicuramente i tedeschi sono risultati essenziali nella campagna del nord africa, però mi fa ridere il fatto che gli inglesi, nei loro documentari o film, evitino di citare gli italiani che, in fin dei conti, erano numericamente superiori ai tedeschi e che,specialmente nelle battaglie difensive, hanno giocato un ruolo essenziale. Di fatto nelle manovre d'avanzata le uniche divisioni veramente utilizzate erano quelle corazzate come ariete e littorio

  4. #4
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    Predefinito Re: Documentari inglesi che oscurano le vittorie italiane sulle truppe di sua maestà

    secondo me è sbagliato scrivere che le truppe britanniche erano soprattutto coloniali. questo valeva solo per le fanterie. gli inglesi erano nelle truppe corazzate (100% o quasi) e poi nelle unità indiane un terzo dei battaglioni era della gran Bretagna. quindi in ciascuna brigata "indiana" c'era un battaglione di scozzesi o inglesi e due di indigeni (magari uno musulmano e l'altro indù).
    bisogna ricordare che la massa degli inglesi si stava addestrando in GB per l'invasione dell'Europa e che molte truppe erano a combattere contro i giapponesi. per non parlare di aviazione e marina, che occupavano una massa ingente di personale.

    per quanto riguarda il contegno delle truppe italiane bisogna ricordare che era soprattutto un problema di attrezzature e logistica. noi andavano a piedi, gli altri erano tutti motorizzati, anche indiani e africani vari. le nostre armi erano vecchie, ma potevano rendere meglio se usate con criterio. i nostri comandanti (e soprattutto chi aveva in mano lo stato, che non capiva niente di cose militari, contrariamente al suo collega di berlino) puntavano sulla massa invece che sulla qualità, in una guerra dove invece era importante usare bene il proprio materiale e alimentare quello che c'era invece di spedire continuamente nuove truppe che marcivano lontano dal fronte perché non potevano muoversi.

  5. #5
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    Predefinito Re: Documentari inglesi che oscurano le vittorie italiane sulle truppe di sua maestà

    Citazione Originariamente Scritto da carter Visualizza Messaggio
    La tua osservazione è condivisibile. C'è però da dire che anche se le truppe italiane contribuirono alle effimere vittorie di Rommel, l'artefice era il comandante tedesco ed l'equipaggiamento migliore era tedesco, mentre precedentemente l'Esercito Italiano era stato regolarmente battuto dai britannici. Diverso il discorso riguardo alla Tunisia, dove gli italiani si batterono bene, sotto il comando di (finalmente) un generale valido. Il che effettivamente viene misconosciuto.
    Riguardo alla preponderanza delle truppe del Commonwelth è indubbiamente vero, ma dopotutto erano tutti parte dell'Impero britannico, ci sta anche che non si specifichi troppo tra una provenienza e l'altra
    Messe viene riconosciuto eccome, essendo l'unico generale italiano ad avere una sua voce nelle enciclopedie militari britanniche. Con note assai positive, tra l'altro. Avevamo Messe e mandammo Graziani, la colpa è nostra.

  6. #6
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    Predefinito Re: Documentari inglesi che oscurano le vittorie italiane sulle truppe di sua maestà

    Citazione Originariamente Scritto da massena Visualizza Messaggio
    secondo me è sbagliato scrivere che le truppe britanniche erano soprattutto coloniali. questo valeva solo per le fanterie. gli inglesi erano nelle truppe corazzate (100% o quasi) e poi nelle unità indiane un terzo dei battaglioni era della gran Bretagna. quindi in ciascuna brigata "indiana" c'era un battaglione di scozzesi o inglesi e due di indigeni (magari uno musulmano e l'altro indù).
    bisogna ricordare che la massa degli inglesi si stava addestrando in GB per l'invasione dell'Europa e che molte truppe erano a combattere contro i giapponesi. per non parlare di aviazione e marina, che occupavano una massa ingente di personale.

    per quanto riguarda il contegno delle truppe italiane bisogna ricordare che era soprattutto un problema di attrezzature e logistica. noi andavano a piedi, gli altri erano tutti motorizzati, anche indiani e africani vari. le nostre armi erano vecchie, ma potevano rendere meglio se usate con criterio. i nostri comandanti (e soprattutto chi aveva in mano lo stato, che non capiva niente di cose militari, contrariamente al suo collega di berlino) puntavano sulla massa invece che sulla qualità, in una guerra dove invece era importante usare bene il proprio materiale e alimentare quello che c'era invece di spedire continuamente nuove truppe che marcivano lontano dal fronte perché non potevano muoversi.
    Continuare ad usare gli M13/14/14 quando erano pronti i carri sahariani e i p40 fu una cosa folle, ad esmepio.-.

  7. #7
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    Predefinito Re: Documentari inglesi che oscurano le vittorie italiane sulle truppe di sua maestà

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Fener Visualizza Messaggio
    Sicuramente il buon comportamento delle truppe italiane sotto Rommel deve essere attribuito in buona parte alle nuove direttive in combattimento. Basti pensare all'introduzione di tecniche di combattimento tedesche anche nel nostro schieramento, ancora ancorato a tattiche vecchie di 20 anni. Non a caso numerosi reduci affermarono nelle interviste che da quando era arrivato rommel le cose erano migliorate molto. Pensare che le nostre deboli divisioni corazzate riuscirono a più volte a combattere con successo contro i corazzati alleati (ben superiori in armamento) fa riflettere sulla bontà dell'influenza tedesca sulle nostre tattiche di guerra (ad esempio l'introduzione della collaborazione attiva tra corazzati e fanterie). Il vero cancro delle nostre divisioni (al di là del pessimo armamento e della scarsissima meccanizzazione) è legato al livello infimo dei nostri comandanti. Le gravi sconfitte che tu citi correttamente appartengono alla prima fase del conflitto nord-africano quando le nostre armate erano guidate da quel coglione di graziani, già autore di una scellerata campagna colonizzatrice in etiopia come governatore. Graziani (e i suoi lacchè) furono i principali artefici delle gravi sconfitte iniziali. Tra l'altro, se compariamo le forze in campo nel 40, con un comando decente gli inglesi non sarebbero mai riusciti a sfondare fino alle porte di tripoli. Ci siamo arresi a centinaia di migliaia, tobruck non era stata fortificata se non in maniera del tutto insufficiente, i nostri mezzi corazzati (al tempo ancora piuttosto validi) vennero catturati a centinaia dai nemici in avanzata. A nulla valsero isolati episodi di valore ed eroismo. Se non ricordo male i nostri capisaldi erano (oltre che disposti in maniera orrida) isolati e privi di munizionamento (debitamente tenuto a distanza siderale dal fronte). Per non parlare di molti generali che sorseggiavano caffè a centinaia di km dal fronte.

    Sicuramente i tedeschi sono risultati essenziali nella campagna del nord africa, però mi fa ridere il fatto che gli inglesi, nei loro documentari o film, evitino di citare gli italiani che, in fin dei conti, erano numericamente superiori ai tedeschi e che,specialmente nelle battaglie difensive, hanno giocato un ruolo essenziale. Di fatto nelle manovre d'avanzata le uniche divisioni veramente utilizzate erano quelle corazzate come ariete e littorio
    Molto furbescamente si esaltano i soldati della Folgore dopo la sconfitta. Così la grandezza imperiale risalta maggiormente.

  8. #8
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    Predefinito Re: Documentari inglesi che oscurano le vittorie italiane sulle truppe di sua maestà

    Nel campo dei carri medi ci fu anche il problema che dei paesi dell'asse l'unico ad avere una struttura produtttiva adatta era la Germania. Italia Ungheria e Romania tentarono tutte di darsela ma fallirono miseramente. Il nostro problema era la presenza concorrente di troppi progetti in competizione (p40 ed m16 contro gli esistenti m13 e 14 e i semoventi di vario tipo) la Romania aveva troppi problemi a mantenere attive le linee di produzione e l'Ungheria si impelagò nel programma turan, che si rivelò un fallimento.

  9. #9
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    Predefinito Re: Documentari inglesi che oscurano le vittorie italiane sulle truppe di sua maestà

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Fener Visualizza Messaggio
    Sicuramente il buon comportamento delle truppe italiane sotto Rommel deve essere attribuito in buona parte alle nuove direttive in combattimento. Basti pensare all'introduzione di tecniche di combattimento tedesche anche nel nostro schieramento, ancora ancorato a tattiche vecchie di 20 anni. Non a caso numerosi reduci affermarono nelle interviste che da quando era arrivato rommel le cose erano migliorate molto. Pensare che le nostre deboli divisioni corazzate riuscirono a più volte a combattere con successo contro i corazzati alleati (ben superiori in armamento) fa riflettere sulla bontà dell'influenza tedesca sulle nostre tattiche di guerra (ad esempio l'introduzione della collaborazione attiva tra corazzati e fanterie). Il vero cancro delle nostre divisioni (al di là del pessimo armamento e della scarsissima meccanizzazione) è legato al livello infimo dei nostri comandanti. Le gravi sconfitte che tu citi correttamente appartengono alla prima fase del conflitto nord-africano quando le nostre armate erano guidate da quel coglione di graziani, già autore di una scellerata campagna colonizzatrice in etiopia come governatore. Graziani (e i suoi lacchè) furono i principali artefici delle gravi sconfitte iniziali. Tra l'altro, se compariamo le forze in campo nel 40, con un comando decente gli inglesi non sarebbero mai riusciti a sfondare fino alle porte di tripoli. Ci siamo arresi a centinaia di migliaia, tobruck non era stata fortificata se non in maniera del tutto insufficiente, i nostri mezzi corazzati (al tempo ancora piuttosto validi) vennero catturati a centinaia dai nemici in avanzata. A nulla valsero isolati episodi di valore ed eroismo. Se non ricordo male i nostri capisaldi erano (oltre che disposti in maniera orrida) isolati e privi di munizionamento (debitamente tenuto a distanza siderale dal fronte). Per non parlare di molti generali che sorseggiavano caffè a centinaia di km dal fronte.

    Sicuramente i tedeschi sono risultati essenziali nella campagna del nord africa, però mi fa ridere il fatto che gli inglesi, nei loro documentari o film, evitino di citare gli italiani che, in fin dei conti, erano numericamente superiori ai tedeschi e che,specialmente nelle battaglie difensive, hanno giocato un ruolo essenziale. Di fatto nelle manovre d'avanzata le uniche divisioni veramente utilizzate erano quelle corazzate come ariete e littorio
    Gli inglese davano tutta l'africa nord orientale persa e in mano agli italiani prima dello scoppio dell'ostilità, questo dice tutto, anche perché gli inglese come attrezzature stavano peggio degli italiani, per esempio una grave colpa italiana fu quella di non minare il mar rosso e gli inglesi ebbero rinforzi dall'australia in quantita industriale.
    Comunque ormai è risaputo che la totale incompetenza degli ufficiali italiani fu la nostra rovina, la cosa triste è che anche oggi non è cambito molto, del resto da un paese che non conosce meritocrazia che cosa ti vuoi aspettare, vedi quanti figli di ufficiali o eminenze grigie sono ufficiali o ricoprono ruoli improtanti anche oggi nelle nostre forze armate.
    Ultima modifica di Metabo; 23-04-15 alle 13:39

  10. #10
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    Predefinito Re: Documentari inglesi che oscurano le vittorie italiane sulle truppe di sua maestà

    Comuque gli storici inglesi e anglossasoni non mi sono mai piaciuti di parte e contro i popoli latini, penso per una sorta di invidia storica, poi gli inglesi sono i peggio di tutti.
    Poi la colpa è anche nostra dopo la sconfitta della seconda guerra mondiale ci siamo messi a produrre tutti quesi filmetti inguardabili anti-italiani, dove ci dipingiamo sempre meschini e incompetenti, naturalmente i vincitori inglesi e americani erano contenti cosi eravamo noi i primi a autoincolparci e inginocchiarci davanti a loro.

 

 
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