Originariamente Scritto da
Armonica
E' quello che hanno fatto per anni, ma ormai è un gioco che non paga più. Dopo la Brexit la percezione della gente è cambiata, ora l'anti-euroepismo non è più un tabù, quello che sembrava un Moloch invincibile adesso è battibile.
La UE è una costruzione impossibile, antistorica, innaturale, destinata fin dalla fondazione al fallimento, solo che per tanti anni si è retta grazie all'immenso potere mediatico di cui dispone - tutti i principali media continentali sono europeisti - e all'appoggio incondizionato di Washington.
Adesso che quel potere vacilla, il processo per la sua disgregazione - intrinseco alla sua stessa esistenza - è partito irreversibilmente.
Paradossalmente, ciò che tiene davvero in piedi l'UE è l'Italia, cioè di gran lunga il paese più ferocemente europeista, molto più della Germania.
L'Italia, con la sua smania incontrollabile di delegare la propria sovranità a qualcun altro, l'unico paese dove i partiti principali sono tutti ostinatamente pro-Europa, l'unico paese rimasto a credere ancora nell'impossibile sogno (o per meglio dire incubo) degli Stati Uniti d'Europa, al quale ha dichiarato di non credere più neanche l'ubriacone Juncker.
L'unico paese che accetta supinamente e anzi con entusiasmo il fatto che l'Europa gli imponga i governi, l'unico paese tenacemente deciso a disfare tutto ciò che ha realizzato, a rinnegare tutti i propri interessi pur di adeguarsi ai desiderata di Bruxelles.
Forse siamo proprio noi ad essere l'ago della bilancia. Anche più della Francia. Quando in Italia salirà al potere qualcuno che è contro la UE, allora tutto crollerà istantaneamente e fragorosamente.
Non ci sarà più nulla a quel punto a reggere la baracca, e tutti i vari polacchi, ungheresi, baltici e gli altri morti di fame ultra-euroepisti faranno casino e cercheranno disperatamente di tenere in piedi il tutto ma non ci riusciranno, contano troppo poco.
Se l'Italia abbandona la nave, è finita per sempre e non c'è alcuna speranza di sopravvivenza per l'Unione Europea.
Già con la vittoria del NO al referendum, qualcosa è cambiato definitivamente. Restiamo sempre i più fanatici pro-Europa, ma almeno il processo avviato da Napolitano e compagnia brutta per la fine definitiva della sovranità italiana è stato bloccato.
Siccome l'eventualità di un antieuroepista al potere da noi sembra essere remotissima, ci tocca aspettare e sperare che francesi, olandesi, o qualcun altro, faccia lo strappo definitivo al più presto.