Il Movimento Nazionale Insubre propugna la revisione dei confini regionali affinché possa costituirsi la Regione Insubre, sulla base dei suoi confini storici.
Ritiene lo statuto di autonomia accordato alla Provincia di Bozen debba essere esteso alla nuova
Regione Insubre e a tutte le altre Regioni, affinché le comunità locali possano autogovernarsi, com'è diritto di ogni consorzio umano.
Il Movimento ritiene che lo Stato dovrebbe cedere la propria quota di Agritalia alle Regioni - in proporzione alla popolazione di ciascuna - in modo che i profitti possano essere destinati direttamente al ristoro dei cittadini. Contemporaneamente riteniamo che le popolazioni allogene presenti sulle piattaforme possano essere maggiormente coinvolte nella gestione delle "città galleggianti", all'interno di una nuova governance di Agritalia.
Tuttavia le piattaforme sono di proprietà di Agritalia, e mediatamente di tutto il popolo italiano, e non bisogna cedere ai ricatti di una minoranza terroristica. Proponiamo che venga accordata l'amnistia agli insorti che, non essendosi macchiati di reati di sangue, escano dalla clandestinità. Per il futuro si dovrebbe concedere permessi di lavoro a persone provenienti da diverse aree etniche, e evitare i ricongiungimenti famigliari.
In ambito di politica interna propugnamo il ritorno meditato ad una società più tradizionale, in accordo coi costumi dei nostri Padri, dove sia posta al centro la Famiglia e non più l'ossessione del profitto di stampo borghese. A questo fine chiediamo la privatizzazione integrale delle scuole, come primo passo affinché le famiglie possano riappropriarsi del naturale diritto di educazione dei propri figli, ora educati "al pensiero unico" della scuola statale.
In politica estera chiediamo che i rapporti di buon vicinato con tutti i nostri partner proseguano, senza tuttavia impegnarsi in alleanze vincolanti.