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    Predefinito L'incredibile guerriglia all'interno del pd emiliano

    I fatti . un sindaco pd di un comune della cintura bolognese denuncia che HA SUBITO PRESSIONI ALL'INTERNO DEL SUO STESSO PARTITO , CON MINACCE ( DENUNCIA AI CARABINIERI) PERCHE' VUOLE FERMARE UNA COLATA DI CEMENTO APPALTATA ALLE COOP ROSSE ( DEI GIGANTI FINANZIARI, IN EMILIA ROMAGNA)

    RIPETO : TUTTO ALL'INTERNO DEL PD

    e naturalmente il boy scout twitta ( povero cocco lui twitta) e dice al sindaco che la sostiene .
    peccato che lui , di striscio, sia pure il segretario delo stesso partito dal quale provengono le minacce, ma questo al popolo bue forse non verrà mai a mente.

    tra l'altro il tereno divenuto guarda caso edificabile è stato pagato oltre cinque volte il suo valore reale.

    la denuncia è di( questo sì) un coraggioso cittadino che ha presentato un esposto ben un anno e mezzo fa ( ma che naturalmente ci si è ben guardati dall'esaminare)

    ma ora il bubbone è scoppiato e non si può più far finta di niente


    Colata di Idice, il sindaco Conti minacciato: io non cedo. Renzi le telefona

    San Lazzaro, avvertimenti al primo cittadino per aver fermato un piano edilizio. Una delle frasi al vaglio degli investigatori: "Ha intenzione di farsi mettere sotto da una macchina?". Spunta un esposto dei cittadini sulle "anomalie della compravendita dei terreni"




    Isabella Conti, sindaca del Comune di San Lazzaro (Foto Schicchi)
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    Bologna, 3 gennaio 2015 - Lei, giovane sindacoappena eletto nelle fila del Pd, ha bloccato unprogetto milionario appaltato alle coop,scatenando una guerra intestina nel suo partito. E la guerra, per la prima volta nella roccaforte dell’Emilia più rossa, ha lasciato i banchi della politica, finendo nelle stanze della Procura di Bologna.
    Isabella Conti è un avvocato di 32 anni. A maggio è stata eletta a San Lazzaro, trentaduemila anime alle porte del capoluogo, con il 59 per cento delle preferenze. È uno di quei volti nuovi su cui il Pd punta per ‘svecchiarsi’. A metà dicembre, però, il giovane primo cittadino si presenta dai carabinieri del capoluogo. Racconta loro di aver subìto pressioni e anche una velata minaccia da esponenti della sua stessa area politica. Ingerenze tese a far tornare la giunta che guida sui suoi passi.
    La frase incriminata sarebbe stata pronunciata da un professionista considerato vicino al Pd ad un dipendente comunale: «Ma questa cosa vuole fare? Vuole passare un guaio? Ha intenzione di farsi mettere sotto da una macchina?». Anomale 'pressioni' quindi, al vaglio della procura di Bologna.
    In ballo ci sono interessi economici importanti: la realizzazione di 582 alloggi, una scuola e un centro sportivo a Idice, piccola frazione del comune che amministra. La ‘colata’, come la chiamano gli oppositori del progetto, è già stata appaltata a una cordata di coop, le stesse che nelle ultime regionali avevano palesato il loro malcontento verso il partito di centrosinistra (ferito poi da un violento astensionismo), e adesso è stata bloccata, per via di mancate fidejussioni.
    Le coop protestano pubblicamente, minacciano cause. Ma a spingere il sindaco verso la denuncia è l’atteggiamento dei suoi stessi ‘colleghi’, ex amministratori, compagni di partito che vogliono che lei torni indietro. La invitano a cambiare idea. Ma forse calcano troppo la mano. E allora la Procura felsinea apre un’inchiesta, un fascicolo conoscitivo senza indagati né titoli di reato, per capire se il labile confine tra la diatriba politica sia stato superato e si configurino, per i ‘consiglieri non richiesti’, responsabilità penali.
    Isabella Conti e la sua giunta hanno ereditato il progetto di Idice dalla passata amministrazione. In merito alla decisione di bloccarlo, il sindaco dice: «La mia generazione non ha raccolto buoni frutti a causa di scelte miopi del passato. Bisogna cominciare a cambiare il mondo partendo da noi stessi e soprattutto dal rispetto verso la giustizia, la verità e le istituzioni». Che ora, ma a microfoni accesi, le esprimono tutte solidarietà.
    LA TELEFONATA DI RENZI
    Nel frattempo il presidente del consiglio Matteo Renzi ha sentito in mattinata il sindaco di San Lazzaro. «Ho chiamato Isabella Conti, la sindaco di San Lazzaro. Il pdnetwork è al suo fianco a testa alta e senza paura». Ha scritto su Twitter il premier.
    Non si è trattato solo di una telefonata per esprimere solidarietà e vicinanza per le pressioni e le frasi minacciose ricevute. Quando oggi Renzi, verso le 12.30, ha chiamato personalmente la Conti, ha voluto farsi spiegare bene i motivi che hanno spinto il primo cittadino del Comune alle porte di Bologna a rivolgersi ai Carabinieri per i 'messaggi' ricevuti dopo la decisione di bloccare un progetto di sviluppo urbanistico a Idice.
    Poi Conti è stata un'ora a colloquio con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, anche lui molto interessato a capire cosa sta succedendo. La telefonata di Renzi, spiega Conti parlando alla 'Dire', "mi ha fatto un immenso piacere, soprattutto perchè ho sentito il segretario del mio partito e presidente del Consiglio interessato a capire e comprendere anche una realtà piccola come può essere la nostra. C'era davvero, da parte sua, la sincera volontà di comprendere la realtà e le difficoltà del nostro territorio".

    Quindi con Renzi siete anche scesi nel 'dettaglio'? Conti risponde di averlo informato in maniera puntuale e che proprio questo interessamento del segretario del Pd e premier è stato, assieme alla "assoluta solidarietà che mi ha espresso", di "grande conforto perchè questa sua attenzione esprime molto di più di quanto uno potrebbe aspettarsi dal segretario del suo partito e dal presidente del Consiglio". Per Conti è un segnale importante e forte anche e soprattutto per i tanti "giovani amministratori che lottano nei loro territori e che spesso si sentono un po' soli". Anche Bonaccini, prosegue, ha voluto "approfondire e comprendere le dinamiche con una sensibilità veramente encomiabile, da amministratore prima che da politico".
    Se i vertici del Pd si sono stretti attorno a Conti, al tempo stesso, però, da ambienti del suo partito sarebbero arrivati anche messaggi non 'teneri' con la sua decisione. Diventerà materia per la commissione dei garanti del partito? "La situazione è molto delicata, di questo preferisco non parlare", replica il sindaco. Che poi spiega: "Cerchiamo di inquadrare bene la situazione. Qui non siamo a Reggio Calabria e se ho ritenuto di dover informare i Carabinieri è perchè avevo il timore che le sollecitazioni che mi sono state rivolte potessero arrivare anche a chi deve prendere decisioni serene, informate, coscienti e responsabili, cioè il Consiglio comunale". Dunque, prima ancora che per timore della sua incolumità, "ho voluto evitare che si intralciassero e condizionassero i lavori del Consiglio comunale" che ora, partendo dalle commissioni, istruirà le pratiche che rivedono l'intervento urbanistico a Idice. Proprio oggi pero' l'Udc rinfaccia a Conti di 'ribellarsi' ora alla cosiddetta 'colata di cemento' dopo che per "dieci anni in Consiglio comunale mai una volta ha disobbedito ai comandi del partito e del sindaco (l'ex primo cittadino Marco Macciantelli, ndr) su questo affaire, senza mai esprimere il benchè minimo dissenso". Conti ribatte ferma: "le cose non stanno affatto così. Io votai un Piano operativo comunale, il Poc, che ruguardava il teatro, il gattile, le isole ecologiche, via Canova e anche l'intervento a Idice, ma non nella sua definizione più specifica che è arrivata con il 'Puà adottato e approvato dalla giunta in cui io non ero". Dunque, "chi dice certe cose dovrebbe avere la serietà e la responsabilità di informarsi bene prima di fare certe affermazioni; chi dice certe cose fa il gioco di quelli che non vogliono che le cose cambino in meglio", conclude Conti.

    L'ESPOSTO
    Nel fascicolo della Procura di Bologna, per il momento senza indagati né ipotesi di reato, è confluito anche un esposto dei cittadini di San Lazzaro, presentato ai magistrati circa un anno e mezzo fa. La denuncia riguarda le anomalie della compravendita dei terreni destinati al progetto per la costruzione dei 582 appartamenti nella frazione agricola di Idice, lo stesso progetto fermato dal sindaco Conti. Nell'esposto dei cittadini si chiedeva di far chiarezza sull'acquisto dei terreni dove doveva sorgere la cittadella, avvenuto a un prezzo di gran lunga superiore a quello di mercato.
    La transazione, avvenuta a fine 2007, è di poco precedente alla delibera del consiglio comunale che hatrasformato i terreni da agricoli a edificabili. La prossima settimana intanto inizieranno ad essere sentiti i numerosi protagonisti della vicenda che ha coinvolto il sindaco Conti. I magistrati (Pm Rossella Poggioli e procuratore aggiunto Valter Giovannini) ascolteranno il primo cittadino, il professionista considerato vicino al Pd che avrebbe riferito le frasi velatamente minacciose nei confronti del sindaco, e la dipendente comunale che avrebbe riportato le frasi a Conti. Verranno ascoltate dai magistrati anche le cooperative che dovevano realizzare l'insediamento.

    Colata di Idice, il sindaco Conti minacciato: io non cedo. Renzi le telefona - Bologna - il Resto del Carlino - Notizie di Bologna e dell?Emilia Romagna, di Ancona e delle Marche


  2. #2
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    Predefinito Re: L'incredibile guerriglia all'interno del pd emiliano

    Colata di Idice, la frase incriminata: "La Conti vuole passare un guaio"

    Ecco la frase che ha innescato l'inchiesta a San Lazzaro sulla colata da 582 alloggi bloccata dal sindaco: l'avrebbe pronunciata in Comune un professionista vicino al Pd. Più controlli dei carabinieri sull'abitazione del primo cittadino
    di Nicoletta Tempera




    Il sindaco Isabella Conti (foto Schicchi)
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    Bologna, 2 gennaio 2015 - «Ma cosa intende fare questa? Vuole passare un guaio? Vuole che le capiti qualcosa?». Sono queste le frasi incriminate, cardine sul quale ruota la denuncia presentata un paio di settimane fa dal sindaco di San Lazzaro Isabella Conti e finita sul tavolo del procuratore aggiunto Valter Giovannini, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo conoscitivo (senza indagati né titoli di reato).
    Come anticipato dalCarlino, il primo cittadino avrebbe riferito ai carabinieri di essere stata più volte oggetto di pressioni affinché ritornasse sui suoi passi. Ossia, non bloccasse il progetto del polo di Idice, un mega-insediamento urbano che prevede la realizzazione di 582 alloggi, una scuola e un centro sportivo. Pressioni esercitate anche da esponenti politici della sua stessa area d’appartenenza, il Pd.
    A pronunciare la frase velatamente minacciosa, un professionista (non politico di mestiere) vicino al Pd che, alla fine dell’estate scorsa, di passaggio in municipio a San Lazzaro per altre faccende, l’avrebbe detta a una dipendente comunale che, a sua volta, l’ha riferita al sindaco. Già da agosto, però, il primo cittadino avrebbe subìto insistenze per invertire la marcia sulla ‘colata’ di Idice, progetto approvato dalla precedente amministrazione e della cui realizzazione si doveva occupare una cordata di cooperative, tra cui Coop Costruzioni, Palazzi Srl e Astrale Srl (in origine anche l’imolese Cesi, attualmente in liquidazione coatta). Cooperative che dopo lo stop al progetto, formalizzato a fine novembre, avevano protestato pubblicamente (e legittimamente), annunciando anche cause milionarie contro l’amministrazione.
    Una situazione tesa, insomma, con interessi pesantissimi di mezzo, ma, fin qui, niente di illegittimo. Il problema sono state invece le pressioni di terzi soggetti, vicini al mondo dell’imprenditoria e della politica, arrivate al sindaco. Queste avrebbero spinto la Conti a rivolgersi ai carabinieri per tutelare la sua persona, che riteneva in qualche modo in pericolo. Nessun provvedimento, dal punto di vista della tutela, è ancora stato assunto nei riguardi del giovane primo cittadino. Tuttavia, i militari dell’Arma hanno intensificato i controlli vicino alla sua abitazione e ai luoghi che frequenta abitualmente.
    Una questione molto delicata, sulla quale la Procura sta indagando con scrupolo: nel fascicolo sono confluiti anche gli articoli di stampa sulla vicenda Idice apparsi appena dopo la denuncia sporta dal primo cittadino, dove compaiono nomi e cognomi precisi. E malgrado l’agitazione di questo ultimo periodo, la Conti (che si è consultata con un legale prima di agire, ma non ne ha nominato ancora uno) non molla: «Noi – ha detto parlando anche a nome della sua squadra – continuiamo a lavorare con abnegazione e impegno per il bene della comunità, andiamo avanti lucidi e concentrati».

    di Nicoletta Tempera


    se una cosa del genere l'avesse fatta un leghista o pdl o grillino sarebbe venuto giù il mondo.

  3. #3
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    Predefinito Re: L'incredibile guerriglia all'interno del pd emiliano

    da notare che il sindaco sono DIECI ANNI CHE E' ASSESSORE NELLO STESSO COMUNE MA SI SVEGLIA SOLO ORA

    Tutti i retroscena dalla fuga di notizie che inquina l’inchiesta, sulle minacce al sindaco Pd, fino alla retromarcia improvvisa del sindaco candidata in continuità con decenni di cementificazioni massicce. Tutto in salsa emiliana
    Dopo Mafia Capitale il Pd sembra andato in panne. E’ quanto emerge da un caso tutto emiliano, a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna. Il sindaco Pd,Isabella Conti, è stata minacciata per la sua opposizione al mega progetto di cementificazione di una vasta area locale, Idice. L’opera deve essere realizzata da una cordata di colossi cooperativi e imprese, Coop Costruzioni, Coop Cesi (in liquidazione), Palazzi Srl e Astrale Srl. 582 alloggi più una scuola e un centro sportivo. Un caso interno alla sinistra emiliana tra partito, amministratori e filiera economica di riferimento.
    «Vuole che le capiti qualcosa?».«Cosa sta facendo il sindaco? Se continua così, potrebbe anche succedere un incidente». Queste in sintesi le parole ricevute da Isabella Conti che sarebbe stata raggiunta da telefonate, sms e avvertimenti indiretti. Lei si presenta dai carabinieri e sporge denuncia.
    Il progetto di costruzione in questione viene pianificato 7 anni fa. Chi vi scrive ha prodotto diverse inchieste sul tema «spiegando» i dettagli del mostro edilizio. Negli anni la cittadinanza di San Lazzaro e le opposizioni, capeggiate dalla lista «Noi cittadini», manifestano duramente contro il piano definito «Colata». Ma il progetto va avanti fino all’approvazione nel 2012. I lavori però non partono. La crisi economica si fa più dura. Si bloccano i cantieri. Fallisce il colosso cooperativo Cesi di Imola. Non viene presentata la loro parte di fideiussione. L’evento fa nascere il decadimento del progetto, proposto dal nuovo sindaco appena eletto: Isabella Conti. Dieci anni alle spalle da consigliera dei Ds-Pd e uno da assessore al bilancio, è entrata in Comune a 21 anni, ma di lei non si ha memoria d’interventi. «Dell’approvazione di parte del piano descritto sì, ma in buona fede», dicono ambienti a lei vicini.
    Fino a prima delle elezioni in sodalizio con l’ex sindaco Pd, Marco Macciantelli, e i suoi dirigenti che invece hanno pianificato e difeso a spada tratta le edificazioni «Comune-coop». L’ex sindaco che poi l’ha candidata al vertice del Comune in continuità col suo mandato decennale. Giovane speranza dell’apparato Pd, il sindaco Conti, dopo le minacce si è chiusa nel silenzio stampa.
    Il gioco è scappato di mano. A fine gennaio Conti chiederà a maggioranza e opposizione di votare per la decadenza del Poc (Piano operativo comunale) che dà il via libera all’edificazione. Coop costruzioni reagisce: «Adiremo le vie legali». Annunciando anche che sono pronti a far causa al Comune per 20 milioni di euro. Il sindaco Conti replica che «in mancanza di fideiussioni», dunque di coperture, non si può procedere alla realizzazione di un’opera pubblica di tali dimensioni. Poi le minacce.
    Ma i dettagli della denuncia del sindaco finiscono sulle prime pagine di Bologna de Il Resto del Carlino e de Il Corriere. Quest’ultimo racconta come «la frase dal sapore mafioso sarebbe stata pronunciata da una persona che si può definire un consulente del Comune di San Lazzaro, una persona di area Pd… non sono state rivolte direttamente al sindaco, ma a un’altra persona, un dipendente del Comune che poi gliele ha riferite». Tra queste e gli sms, un profluvio di fughe di notizie, ancora non ben chiaro da dove, che sembrano aver in parte inquinato l’indagine e avvertito i colpevoli o presunti tali. Non ci sono ancora ipotesi di reato perché le parole minacciose vanno verificate. Ma la denuncia è oggetto di un fascicolo affidato al pm Rossella Poggioli, in questo momento in ferie, e seguito dal procuratore aggiunto Valter Giovannini.
    «Diamo la nostra solidarietà al sindaco ma questo non nasconde il passato. Voteremo con lei se istituirà una commissione di inchiesta per svelare tutte le responsabilità in capo al Comune» dice il capogruppo di Forza Italia Samuele Barillà. Dal sindaco sembra pronto l’ok.
    di Antonio Amorosi a pag. 11 su Libero Quotidiano del 3 gennaio 2015

    Stop cemento Coop. Minacce al sindaco. Ma chi è la talpa? | Antonio Amorosi

  4. #4
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    Predefinito Re: L'incredibile guerriglia all'interno del pd emiliano

    Colata di Idice, il terreno pagato a peso d'oro

    San Lazzaro, avvertimenti al sindaco Isabella Conti per aver fermato un piano edilizio. In settimana il via delle audizioni in Procura
    di Saverio Migliari




    Isabella Conti in Comune (foto Schicchi)
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    Bologna, 4 gennaio 2015 - C’era una volta il partito delle cooperative. L’idillio rosso che correva lungo l’intera via Emilia, dove politica e rispettivo braccio economico governavano a braccetto, ora pare oscurato. Va da sé che l’affrancamento totale della politica dalle coop (e viceversa) è ben al di là da venire. Ma l’intera vicenda della ‘colata’ di San Lazzaro e quel banale ma rivoluzionario ‘no’ del sindaco Isabella Conti hanno squarciato il velo di Maya: non si procede più completamente in sintonia.
    Partiamo da un dato di fatto: al tesoriere del Pd bolognese Carlo Castelli non risultano versamenti di Legacoop negli ultimi tre anni di gestione delle casse del partito. «Non c’è più cinghia di trasmissione tra i due mondi – commenta – e questo già da 15 anni». Nessun rimborso elettorale, nessun finanziamento mirato a progetti politici del partito. «L’unico contribuente di quel mondo è stato Luciano Sita, l’ex assessore di Delbono ed ex numero uno della Granarolo, che ha fatto un crowdfounding di mille euro».
    Sarà una banalità, ma non lo era anni fa, quando la Lega e le cooperative aiutavano il partito (Pci-Pds-Ds) in fase elettorale. «Non so se il nuovo mondo sia meglio di quello vecchio», commenta perplesso Castelli. Ma intanto ciò che è successo a San Lazzaro è inedito: che un sindaco del Pd vada allo scontro totale con il colosso cooperativo non ha precedenti in questo territorio.
    Eppure qualche rapporto tra i due mondi persiste ancora, soprattutto a Bologna. Nel partito esiste una frizione tra una corrente di sinistra che non ha un dialogo diretto con le coop e che fa riferimento all’area Cuperlo (spesso prevalente nei ruoli chiave) e una, invece, nata agli albori della candidatura di Virginio Merola come sindaco.

    Quella corrente, ora confluita dentro i cosiddetti ‘+Dem’, vede una serie di nomi di amministratori locali che, in un qualche modo, provengono dal mondo cooperative. I due più conosciuti sono quelli di Matteo Lepore, attuale assessore e braccio destro del sindaco, e Simone Gamberini, ex sindaco di Casalecchio e ora tornato nell’alveo delle cooperative. Il paradosso è che anche Isabella Conti viene posizionata, nella mappa locale del Pd, all’interno dei ‘+Dem’. È evidente quindi che esista una schizofrenia nel rapporto tra politica e cooperativa, che a San Lazzaro finirà addirittura a carte bollate.
    Ma anche a livello regionale i rapporti ci sono, eccome: almeno un assessore della nuova giunta di Stefano Bonaccini è rappresentante delle coop. Si tratta di Simona Caselli, ex presidente di Legacoop Emilia-Ovest (Piacenza, Parma e Reggio Emilia). Così come pare sia stato il triangolo Università-Cooperative e sindaco di Bologna a portare alla scelta di Sergio Venturi come assessore alla Sanità. Il filo rosso resiste, insomma, ma è sempre più sottile.

    ma nooo, il PARTITO DEGLI ONESTI E LE COOP ROSSE NON C'ENTRANO NULLA TRA LORO, VERO BONACCINI?

    VERO PIDDINI DEL FORUM?


    di Saverio Migliari

  5. #5
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    Predefinito Re: L'incredibile guerriglia all'interno del pd emiliano

    Due botte alla sindaca gliele darei...
    Primo Ministro di TPol...[MENTION]
    Proudly member of the Bilderberg Group-Chtulhu Section..

  6. #6
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    Predefinito Re: L'incredibile guerriglia all'interno del pd emiliano

    Citazione Originariamente Scritto da Undertaker Visualizza Messaggio
    Due botte alla sindaca gliele darei...
    guerra tra bande all'interno del pd, il PARTITO DEGLI ONESTI

  7. #7
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    Predefinito Re: L'incredibile guerriglia all'interno del pd emiliano

    nuova puntata della guerra tra bande nel partito degli Onesti:


    San Lazzaro, siluro al sindaco Isabella Conti

    CommentiUn gruppo di consiglieri del Pd pronto a bocciare il documento del primo cittadino che ferma la colata di cemento a Idice

    Bologna, 6 gennaio 2015 - Mentre tra le file dell’opposizione non ci sarebbero dubbi sulla contrarietà al Piano operativo comunale di Idice, così come più volte dichiarato pubblicamente dai capigruppo in consiglio comunale di Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Lista civica, sembra che sull’atto di decadenza del Poc avviato dalla giunta a novembre perplessità aleggino tra i banchi della maggioranza. A essere in dubbio sulla delibera che vuole mettere la parola fine alla realizzazione dei 582 alloggi, la scuola e alcuni impianti sportivi a Idice sono per ora 6-7 consiglieri di sinistra (dei 16 del Pd su un totale di 25, sindaco incluso). Considerato che per passare il documento ha bisogno di 13 voti, ai 9 sì delle minoranze se ne dovrebbero aggiungere almeno 4 del Pd.
    Non smentisce né tantomeno conferma l’esistenza della fronda Marina Bardi, capogruppo del Pd e componente della commissione urbanistica. «Non ci sono delle sicurezze perché è una scelta difficile – ammette –. Vogliamo sapere quello che voteremo nellamassima trasparenza e dobbiamo lavorare per tutelare il Comune. Prima che la delibera fosse adottata dalla giunta eravamo stati avvisati. Abbiamo avuto una riunione nella quale il sindaco ci ha spiegato che cosa stava succedendo e cioè che gli attuatori erano inadempienti rispetto alle fidejussioni da presentare.Da qui ognuno ha iniziato delle personali riflessioni». Poi, in relazione alla due convocazione della terza commissione consiliare prima che il Poc finisca in consiglio per la votazione, l’esponente di sinistra aggiunge: «Come capogruppo del Pd posso solo dire che dobbiamo valutare tutto. Ci saranno le commissioni dove saranno esaminati gli aspetti legali e come gruppo consiliare stiamo facendo delle valutazioni. Seguiremo con attenzione cosa sarà detto durante gli incontri, così come abbiamo sempre fatto».
    Una partita ancora aperta e non del tutto scontata, quindi, tanto che sui possibili dubbi di alcuni consiglieri del suo stesso partito il sindaco Isabella Conti replica: «Mi adopererò in tutti i modi possibili per consentire al consiglio di avere le informazioni tecniche, precise, rigorose e approfondite, in particolar modo sulle valutazioni giuridiche, alla presenza dei legali e dei professionisti che hanno studiato la materia. Questo perché l’unica cosa che mi sta a cuore è che tutti siano in grado di fare una scelta serena,informata, consapevole e completamente libera».
    La data del voto dovrebbe essere quella del 12 febbraio, e la terza commissione all’urbanistica dovrebbe confrontarsi sul tema entro gennaio. Il progetto edilizio è sempre stato al centro di numerose polemiche e un vero cavallo di battaglia della lista civica ‘Noi Cittadini’, tanto che il consigliere Massimo Bertuzzi, un anno fa, presentò un esposto alla Procura chiedendo di far «luce sull’atto di compravendita dei terreni» sui quali doveva essere realizzata la colata e e sul perché «questi fossero miracolosamente diventati edificabili».
    di Angela Carusone

    San Lazzaro, siluro al sindaco Isabella Conti - Bologna - il Resto del Carlino - Notizie di Bologna e dell?Emilia Romagna, di Ancona e delle Marche

    quando girano i milioni non si guarda in faccia a nessuno , vero sinistrati?

    occupatevi pure delle mutande di berlusconi, cosette come queste non le trovate sulla vostra bibbia Repubblica, sono cose da nulla.



  8. #8
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    Predefinito Re: L'incredibile guerriglia all'interno del pd emiliano

    i piddini del forum, naturalmente, non hanno nulla da dire, al riguardo, vero?

  9. #9
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    Predefinito Re: L'incredibile guerriglia all'interno del pd emiliano

    Un altra Cooperativa dopo il noto caso romano (con tanto di collegamento organico della cooperativa con i consiglieri comunali) che ricorre a metodi («Ma questa cosa vuole fare? Vuole passare un guaio? Ha intenzione di farsi mettere sotto da una macchina?») tipicamente mafiosi delle velate minaccie di morte per ottenere un appalto o una fornitura.
    Ma guarda un po'!
    Ultima modifica di C@scista; 07-01-15 alle 14:03

  10. #10
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    Predefinito Re: L'incredibile guerriglia all'interno del pd emiliano

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Un altra Cooperativa dopo il noto caso romano (con tanto di collegamento organico della cooperativa con i consiglieri comunali) che ricorre a metodi («Ma questa cosa vuole fare? Vuole passare un guaio? Ha intenzione di farsi mettere sotto da una macchina?») tipicamente mafiosi delle velate minaccie di morte per ottenere un appalto o una fornitura.
    Ma guarda un po'!
    appunto, ma guarda un po'!

    e nessuno , tra i galoppini piddini qui dentro in servizio 24 ore al giorno, che abbia le palline per un rigo di commento.


    ipocriti allo stato puro.

 

 
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