“Dolore e sconcerto”. Questi i sentimenti in Vicariato per l’arresto il 31 dicembre del sacerdote romano, don Alessandro De Rossi, finito in manette con l’infamante accusa di aver abusato sessualmente di minorenni durante il periodo in cui era missionario fidei donum in Argentina. Proprio dalla magistratura del paese latinoamericano è partita la richiesta di fermo per il prete, rientrato a Roma all’inizio del 2013 per ragioni di salute. Il suo rientro in patria era stato accompagnato da una nota positivo del Vescovo locale, per questa ragione era stato deciso, nel settembre 2013, di affidare a don Alessandro la cura della parrocchia di San Luigi Gonzaga. Appresa la notizia dell’arresto “il Vicariato – si legge in una nota – ha provveduto ad affidare temporaneamente la cura pastorale della parrocchia ad altro sacerdote, in attesa di approfondimenti e della decisione della magistratura italiana, alla quale si esprime piena fiducia”.

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