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    Predefinito Costituzione vecchia, da rifare!

    di Vincenzo La Manna.

    La Carta? Va riscritta.
    E governare? È l’opposto del paradiso.
    Silvio Berlusconi torna a contestare lacci e lacciuoli burocratici, figli di quella Costituzione giunta all’età della pensione. E si lascia andare - dinanzi all’assemblea di Confartigianato - a un nuovo affondo in chiave istituzionale.
    Perché guidare l’esecutivo, «visto da dentro, è un inferno».
    Non tanto per colpa di «intenzioni o buoni progetti, che non mancano», ma per una «architettura costituzionale che rende difficilissimo trasformare progetti in leggi concrete».
    Lo Stato, è questo uno dei punti chiave, «si è sviluppato in maniera eccessiva», per via dei «tempi della burocrazia, della giustizia civile e penale», tanto da «prendere a noi cittadini il 50% di ciò che produciamo e dare molto di meno in termini di servizi».

    Per capirci: «In Italia non c’è solo l’oppressione giudiziaria e fiscale, ma anche quella burocratica», che porta il nostro Paese a essere, in Europa, tra quelli «in cui è più difficile fare impresa».
    Un deficit con origini lontane, legato «in gran parte alla cultura comunista che dagli anni ’70 è stata dominante e che guarda con sospetto gli imprenditori», considerati «truffatori, evasori, sfruttatori».
    Un retaggio che attinge magari a una Costituzione «datata», in cui «si parla molto di lavoro e quasi mai di impresa, citata solo nell’articolo 41», dove però non figura la parola «mercato».

    Cosa fare quindi?
    «Pensiamo a una legge ordinaria, ma serve anche riscrivere quell’articolo».
    Sul primo versante, il premier annuncia: «Ci impegneremo a far diventare legge entro l’autunno lo Statuto delle imprese, perché quello che va bene a loro va bene all’Italia».
    E «vogliamo arrivare a un nuovo sistema in cui non si debbano chiedere più permessi, autorizzazioni, concessioni o licenze, che per me sono un linguaggio e una pratica da Stato totalitario, da Stato padrone che percepisce i cittadini come sudditi».

    Per dirla tutta, «sono passati 62 anni» dalla promulgazione della Costituzione, «nata in un momento in cui era forte la contrapposizione tra capitale e lavoro», tanto che «democristiani e comunisti dovettero trovare dei compromessi su ogni articolo».
    Ecco perché, rimarca Berlusconi, «mi chiedevo per quanto tempo un’impresa potrà vivere e crescere su compromessi di matrice cattocomunista.
    La risposta - continua il premier, rivolgendosi alla platea - datela voi!».

    È una lunga disamina sullo stato di salute della Carta, dunque, quella espressa dal Cavaliere all’auditorium Parco della Musica, che scatena però una dura reazione nell’opposizione.
    «Berlusconi deve smetterla di attaccare la Costituzione», sbotta il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, che rintuzza: «Vi hai giurato sopra: se non ti piace, vai a casa».
    Per il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, invece, «solo nei modelli fascisti si può fare a meno delle regole costituzionali e del Parlamento».
    Insomma, «per lui è un impedimento, così come sarebbe stata per Mussolini».

    Si torna a bomba, cioè al Cavaliere.
    Che dopo l’abbraccio con Emma Marcegaglia e l’ennesima battuta sul suo «no» a guidare lo Sviluppo economico («se non l’avessi avuto, avrei proposto anche a te di fare il ministro, ma ne parleremo in separata sede... », afferma Berlusconi, rivolgendosi al numero uno di Confartigianato, Giorgio Guerrini), l’inquilino di Palazzo Chigi ribadisce l’impegno del governo sul fronte tasse:
    «Il nostro scopo è ridurre la pressione fiscale, è nel nostro Dna, e su questo vogliamo impostare la riforma fiscale, semplificando tutte le norme e arrivando a un unico codice entro la legislatura».

    Si passa al capitolo Abruzzo.
    «Abbiamo risposto bene dopo il terremoto e mi spiace che si getti fango sulla Protezione civile», premette il presidente del Consiglio, che poi rivendica:
    «Io non ho partecipato ad alcun appalto ma ho visto lavorare e in 390 appalti non c’è stata alcuna cricca, niente di meno che positivo».
    Tanto che «da parte degli imprenditori che hanno perso le gare, non c’è stata alcuna protesta».

    Si chiude con il tormentone avviato da Berlusconi con Angela Merkel.
    «Mai l’Italia ha contato come conta oggi, anche per la politica del “cucù”, che è una politica di amicizia verso altri leader cui puoi chieder quello che vuoi, anche con una semplice telefonata».

    alla pg. 4 de ilgiornale.it 10 06 2010

    saluti

  2. #2
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    Predefinito Rif: Costituzione vecchia, da rifare!

    Citazione Originariamente Scritto da mustang Visualizza Messaggio
    di Vincenzo La Manna.

    La Carta? Va riscritta.
    E governare? È l’opposto del paradiso.
    Silvio Berlusconi torna a contestare lacci e lacciuoli burocratici, figli di quella Costituzione giunta all’età della pensione. E si lascia andare - dinanzi all’assemblea di Confartigianato - a un nuovo affondo in chiave istituzionale.
    Perché guidare l’esecutivo, «visto da dentro, è un inferno».
    Non tanto per colpa di «intenzioni o buoni progetti, che non mancano», ma per una «architettura costituzionale che rende difficilissimo trasformare progetti in leggi concrete».
    Lo Stato, è questo uno dei punti chiave, «si è sviluppato in maniera eccessiva», per via dei «tempi della burocrazia, della giustizia civile e penale», tanto da «prendere a noi cittadini il 50% di ciò che produciamo e dare molto di meno in termini di servizi».

    Per capirci: «In Italia non c’è solo l’oppressione giudiziaria e fiscale, ma anche quella burocratica», che porta il nostro Paese a essere, in Europa, tra quelli «in cui è più difficile fare impresa».
    Un deficit con origini lontane, legato «in gran parte alla cultura comunista che dagli anni ’70 è stata dominante e che guarda con sospetto gli imprenditori», considerati «truffatori, evasori, sfruttatori».
    Un retaggio che attinge magari a una Costituzione «datata», in cui «si parla molto di lavoro e quasi mai di impresa, citata solo nell’articolo 41», dove però non figura la parola «mercato».

    Cosa fare quindi?
    «Pensiamo a una legge ordinaria, ma serve anche riscrivere quell’articolo».
    Sul primo versante, il premier annuncia: «Ci impegneremo a far diventare legge entro l’autunno lo Statuto delle imprese, perché quello che va bene a loro va bene all’Italia».
    E «vogliamo arrivare a un nuovo sistema in cui non si debbano chiedere più permessi, autorizzazioni, concessioni o licenze, che per me sono un linguaggio e una pratica da Stato totalitario, da Stato padrone che percepisce i cittadini come sudditi».

    Per dirla tutta, «sono passati 62 anni» dalla promulgazione della Costituzione, «nata in un momento in cui era forte la contrapposizione tra capitale e lavoro», tanto che «democristiani e comunisti dovettero trovare dei compromessi su ogni articolo».
    Ecco perché, rimarca Berlusconi, «mi chiedevo per quanto tempo un’impresa potrà vivere e crescere su compromessi di matrice cattocomunista.
    La risposta - continua il premier, rivolgendosi alla platea - datela voi!».

    È una lunga disamina sullo stato di salute della Carta, dunque, quella espressa dal Cavaliere all’auditorium Parco della Musica, che scatena però una dura reazione nell’opposizione.
    «Berlusconi deve smetterla di attaccare la Costituzione», sbotta il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, che rintuzza: «Vi hai giurato sopra: se non ti piace, vai a casa».
    Per il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, invece, «solo nei modelli fascisti si può fare a meno delle regole costituzionali e del Parlamento».
    Insomma, «per lui è un impedimento, così come sarebbe stata per Mussolini».

    Si torna a bomba, cioè al Cavaliere.
    Che dopo l’abbraccio con Emma Marcegaglia e l’ennesima battuta sul suo «no» a guidare lo Sviluppo economico («se non l’avessi avuto, avrei proposto anche a te di fare il ministro, ma ne parleremo in separata sede... », afferma Berlusconi, rivolgendosi al numero uno di Confartigianato, Giorgio Guerrini), l’inquilino di Palazzo Chigi ribadisce l’impegno del governo sul fronte tasse:
    «Il nostro scopo è ridurre la pressione fiscale, è nel nostro Dna, e su questo vogliamo impostare la riforma fiscale, semplificando tutte le norme e arrivando a un unico codice entro la legislatura».

    Si passa al capitolo Abruzzo.
    «Abbiamo risposto bene dopo il terremoto e mi spiace che si getti fango sulla Protezione civile», premette il presidente del Consiglio, che poi rivendica:
    «Io non ho partecipato ad alcun appalto ma ho visto lavorare e in 390 appalti non c’è stata alcuna cricca, niente di meno che positivo».
    Tanto che «da parte degli imprenditori che hanno perso le gare, non c’è stata alcuna protesta».

    Si chiude con il tormentone avviato da Berlusconi con Angela Merkel.
    «Mai l’Italia ha contato come conta oggi, anche per la politica del “cucù”, che è una politica di amicizia verso altri leader cui puoi chieder quello che vuoi, anche con una semplice telefonata».

    alla pg. 4 de ilgiornale.it 10 06 2010

    saluti
    Che la costituzione faccia acqua da tutte le parti é sotto gli occhi di tutti.

    Considerando che non ci sta la voglia di metterci mano poichè difende le prerogative della sinistra, si elegga un'assemblea costituente come nel dopoguerra, le si dia un tempo ragionevole per farne un a nuova, e la si confermi con voto referendario.
    PUNTO ed accapo.

    Più semplice di così si muore.

  3. #3
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    Predefinito Rif: Costituzione vecchia, da rifare!

    --semplice'

    la Costituzione all'art.139 recita" La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale".

    A mio avviso ciò significa che la riforma costituzionale si potrà fare solo riformando o abolendo la forma repubblicana.

    Ma tu credi che esista un uomo o un gruppo che sia in grado di sfidare i magistrati e i partigiani progressisti di coloro che hanno scritto quella norma?

    Siamo realisti!

    Quando cadrà la malandata repubblichetta multi etnica e multiculturale se ne riparlerà.
    GLF

  4. #4
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    Predefinito Rif: Costituzione vecchia, da rifare!

    Sulla Costituzione si deve dare una calmatina.


    Con le pochezze che circolano che danno tutto per scontato ci stiamo mettendo il laccio al collo.

    Se si è persone perbene consapevoli che nulla ci è arrivato per caso.
    Chi ha scritto la Costituzione ha toccato per mano la pochezza dell'umano sentire.

    Basterebbe avere tutti un'occhio di riguardo per chi ci sta a fianco e pensare alla netta differenza tra Pubblico&Privato, partono da valori diversi, il primo crea servizi con le tasse dei cittadini, il seconto riceve anche dallo Stato, ma è fine a se stesso, mentre lo Stato pensa anche a chi non possiede nulla da un'opportunità a tutti.

    Stiamo all'Occhio, si sono fatti enormi errori privatizzando l'acqua, le poste, le Ferrovie, accorpando gli Ospedali parlo della Ligura che con questi cambiamenti il cittadino ha ricevuto servizi da Far West.

    Le Cooperative&Società hanno preso il posto dei dipendenti, raddoppiando la spesa, non avendo più il passaggio di consegna e l'esperienza che permetteva di avere efficacia ed efficienza, non ottimizzando in campo lavorativo, creando solo i nuovi schiavi, uccidendo i posti di lavoro.

    Il declino dell'Italia comincia col trasformismo delle Istituzioni.

    Stiamo attenti con la Costituzione è dimostrato che non sono i cambi di carta a far andare avanti le cose nel senso giusto, ci vuole il valore umano condiviso.
    Abbiamo già scritto tutto si deve investire nella scuola e nella famiglia.

    Senza l'educazione e il senso del l'altro non andiamo da nessuna parte.

  5. #5
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    Predefinito Rif: Costituzione vecchia, da rifare!

    Citazione Originariamente Scritto da SCIROCCO Visualizza Messaggio
    Sulla Costituzione si deve dare una calmatina.


    Con le pochezze che circolano che danno tutto per scontato ci stiamo mettendo il laccio al collo.

    Se si è persone perbene consapevoli che nulla ci è arrivato per caso.
    Chi ha scritto la Costituzione ha toccato per mano la pochezza dell'umano sentire.

    Basterebbe avere tutti un'occhio di riguardo per chi ci sta a fianco e pensare alla netta differenza tra Pubblico&Privato, partono da valori diversi, il primo crea servizi con le tasse dei cittadini, il seconto riceve anche dallo Stato, ma è fine a se stesso, mentre lo Stato pensa anche a chi non possiede nulla da un'opportunità a tutti.

    Stiamo all'Occhio, si sono fatti enormi errori privatizzando l'acqua, le poste, le Ferrovie, accorpando gli Ospedali parlo della Ligura che con questi cambiamenti il cittadino ha ricevuto servizi da Far West.

    Le Cooperative&Società hanno preso il posto dei dipendenti, raddoppiando la spesa, non avendo più il passaggio di consegna e l'esperienza che permetteva di avere efficacia ed efficienza, non ottimizzando in campo lavorativo, creando solo i nuovi schiavi, uccidendo i posti di lavoro.

    Il declino dell'Italia comincia col trasformismo delle Istituzioni.

    Stiamo attenti con la Costituzione è dimostrato che non sono i cambi di carta a far andare avanti le cose nel senso giusto, ci vuole il valore umano condiviso.
    Abbiamo già scritto tutto si deve investire nella scuola e nella famiglia.

    Senza l'educazione e il senso del l'altro non andiamo da nessuna parte.
    Nel dopoguerra ci si trovò a dover decidere se dovesse essere monarchia oppure repubblica; vinse (forse) la seconda per un pugno di voti.

    Che la monarchia col suo re fu causa dell'ascesa del fascismo non ci piove
    però il re umberto II sembrav a fatto d'altra pasta.

    Lasc iamo perdere ste quisquiglie e passiamo alla costituzione fatta di lì a poco.

    Il clima era quello che era, si moriva ancora di fame, il miracolo economico che sarebbe arrivato da lì a poco non lo si riusciva ancora a sognare.

    I costituenti per lo più furono espressione di una parte del popolo italiano,
    ex fascisti e monarchici ne restarono fuori.

    Il clima era quello dell'odio (dopo una guerra civile non ci si ama).

    Il comunismo sembrava una cosa seria,ci pensò nikita krusciov dopo qualche anno ad aprirci gli occhi.

    Onde evitare un ritorno alla dittatura si impostarono le cose in modo tale
    che ci fossero tanti controlli (troppi) tipo una magistratura indipendente dalla politica, due rami del parlamento, un presidente della repubblica non eletto dal popolo ecc ecc.

    Non funzionò molto bene neppure quando era giovane, ora sembra avere l'alzhaimer.

    Come fare a riscriverla? bisognerebbe essere intelligenti ed onesti.
    Lo siamo?

    Mi ricordo, i più vecchiotti di noi si ricorderanno, la bicamerale presieduta da dalema falì quelle e tutti i successivi tentativi di mettervi mano.

    Credo d'essere ragion evole nello sperare in una assemblea costituente eletta direttamente dal popolo sovrano che, se non dovesse riuscire a metterne una in cantiere, potrebbe sempre copiare quella di stati più intelligenti di quello italiano.
    Ultima modifica di yure22; 11-06-10 alle 19:16

  6. #6
    Agisci senza paura
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    Predefinito Rif: Costituzione vecchia, da rifare!

    In quanto ad itelligenza ed innovazione nessuno ci può dare lezioni, basta vedere cosa succede negli altri paesi citiamone uno fuori dall'Europa, l'Inghiletterra, L'America....dentro Germania, Francia, Spagna fino ad ieri citata ad esempio oggi.....per non parlare della Grecia e di tutti i Paesi ancora in guerra oppure con dittature sanguinarie, Cina tanto per citarne una....Noi nonostante tutto festeggiamo 65 anni di pace e siamo ancora un Paese che galleggia!

    Galleggiamo proprio grazie al Sistema messo su dalla seconda guerra mondiale e dalla prima carta dei valori La Costituzione, che ha fondato le basi per un equilibrio tra Stato e Privato fondato sull'educazione e la responsabilità di valori che non possono venire sviliti e strumentalizzati come stà succedendo oggi, questo dipende dalla persone possiamo cambiare la Costituzione, inventarci e darci nuove regole ma se dentro siamo delinquenti infiltrati nel sistema per creare reti di interessi personali come succede oggi trasformandosi in associazione e coperative (le abolirei tutte), non cambierà mai nulla.

    Per questo ripeto sempre che dipende da noi dove viviamo, Città, Paesi, Regioni, riconoscere uomini e donne con valori che non siano quello del soldo, ma abbiano responsabilità e capacità riconosciute sul Territorio e cosa fondamentale oggi rispetto per la Terra.

    Noto il disinteresse crescente per le Istituzioni, sbagliato, ci vuole interesse e partecipazione cominciando da noi, cercando di essere i primi a non chiedere piaceri e a non votare per avere un posto di lavoro o quant'altro, le Istituzione se funzionano garantiscono occupazione e servizi e lo smarrimento del senso dello Stato che stà portando alla deriva purtroppo anche dell'Italia, i veri responsabili siamo Noi.

  7. #7
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    Predefinito Rif: Costituzione vecchia, da rifare!

    Citazione Originariamente Scritto da SCIROCCO Visualizza Messaggio
    In quanto ad itelligenza ed innovazione nessuno ci può dare lezioni, basta vedere cosa succede negli altri paesi citiamone uno fuori dall'Europa, l'Inghiletterra, L'America....dentro Germania, Francia, Spagna fino ad ieri citata ad esempio oggi.....per non parlare della Grecia e di tutti i Paesi ancora in guerra oppure con dittature sanguinarie, Cina tanto per citarne una....Noi nonostante tutto festeggiamo 65 anni di pace e siamo ancora un Paese che galleggia!

    Galleggiamo proprio grazie al Sistema messo su dalla seconda guerra mondiale e dalla prima carta dei valori La Costituzione, che ha fondato le basi per un equilibrio tra Stato e Privato fondato sull'educazione e la responsabilità di valori che non possono venire sviliti e strumentalizzati come stà succedendo oggi, questo dipende dalla persone possiamo cambiare la Costituzione, inventarci e darci nuove regole ma se dentro siamo delinquenti infiltrati nel sistema per creare reti di interessi personali come succede oggi trasformandosi in associazione e coperative (le abolirei tutte), non cambierà mai nulla.

    Per questo ripeto sempre che dipende da noi dove viviamo, Città, Paesi, Regioni, riconoscere uomini e donne con valori che non siano quello del soldo, ma abbiano responsabilità e capacità riconosciute sul Territorio e cosa fondamentale oggi rispetto per la Terra.

    Noto il disinteresse crescente per le Istituzioni, sbagliato, ci vuole interesse e partecipazione cominciando da noi, cercando di essere i primi a non chiedere piaceri e a non votare per avere un posto di lavoro o quant'altro, le Istituzione se funzionano garantiscono occupazione e servizi e lo smarrimento del senso dello Stato che stà portando alla deriva purtroppo anche dell'Italia, i veri responsabili siamo Noi.
    La storia dell'italia dal dopoguerra ad oggi é in buona parte complicata.

    Si passò dalla fame del '45 al miracolo economico degli anni 60;
    poi ci fu l'autunno caldo ed iniziò il freddo.
    Terrorismol, governi che non governavano (durata media 10 mesi);
    egemonia politica della DC che l'altro partito importante era isolato a sinistra.

    La costituzione provocò ingovernabilità (tanta era la paura del ritorno alla dittatura che si fece una costituzione in cui fosse impossibile prendedre decisioni).

    Ricordate con quanta paura si pensava al " DECISIONISMO "di craxi?

    Il paese funzionava meglio nel privato colle imprese che riuscivano ad esportare cercando di fare dei prodotti di qualità.

    I tempi cambiano, la situazione economica pure e con essa la vita di noi cittadini.

    Abbiamo bisogno di un auto nuova che quella del 58 non ce la fa più.

    La sinistra conservatrice teme di perdere l'appoggio arbitrale che le consenta di ottenere qualche privilegio,visto che di consenso non riesce ad averne.

    Cambiare significa partire alla pari e, senza vantaggio, non potrà mai vincere.

    Per questo il partito che diceva di far suo il progresso ora si vede più conservatore dei torries.

    TGogliamo ai pèolitici la scrittura della nuova costituzione, diamo fiducia ad uomini intelligenti che sappiano almeno copiare bene.

    Potremmo sperare che la nuova carta ven ga redatta da elementi del calibro di dipietro?

    Serve qualcuno che ab ia qualcosa di più e di meglio di lui e di tutti i suoi colleghi parlamentari.

  8. #8
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    Predefinito Rif: Costituzione vecchia, da rifare!

    ---un di Dietro nella Costituente(che non si farà mai) cercherebbe di trasferire nella carta costituzionale tutte le sue insufficienze anche lessicali e grammaticali.
    Si vada a nascondere.
    GLF

  9. #9
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    Predefinito Rif: Costituzione vecchia, da rifare!

    Non condivido, parlo di oggi, purtroppo non è colpa delle Costituzione se le cose non funzionano, ma della furbizia dell'essere umano che ha trasformato in reti di clientelismo il sistema Stato, sfuotando del significato originario, Politica il Voto.
    Oggi ci ritroviamo ad un passo dal dirupo e questo non è certo opera della Costituzione anzi.

    Sono una donna del 2010, credo che non ci siano cattivi nella P.A. e super eroi nel privato, questo modo di seminare ha solo creato alibi per la delinquenza arricchendo gli approfittatori da ambo le parti.

    Le radici sono una ricchezza, noi l'abbiamo nella Carta Costituzionale, troppi errori sono stati commessi negli anni da appetiti ingordi, non credo che cambiare la Costituzione, o portare nuove Leggi faccia cambiare in meglio le cose anzi....sono le persone con il loro senso del dovere, la responsabilità e la conoscenza del Significato Stato&Privato, il ritorno a dare opportunità effettiva a chi è capace, questa netta distinzione e non l'uso comune di marchette clientelare nascoste da ottimizzazione per i cittadini che poi diventano ulteriori tasse, come la Gestione dell'Acqua delle Ferrovie degli Ospedali, parlo della Liguria una vera tragedia, hanno tolto servizi eccellenze come l'Ospedale di SantaMargherita Ligure ecc. opere pubbliche da incubo, nessuna visione e progettazione del domani in base alle risorse comprensoriali, tutto fatto tanto per farlo, fatto male arriccchendo gli stipedi dei direttori generali sempre di più loro e meno servizi noi.

    Alla luce di questi fatti cosa vuoi cambiare? Se non cambiano le teste è inutile fare leggi rimangono solo sulla carta e mortificano solo le persone per bene e quelle che sanno lavorare oggi sempre più tartassate e messe da parte, cestinando l'esperienza la trasmissione di valori, abbiamo reciso le nostre radici.

    L'Italia oggi è un delirio in una confusione totale.

    Dobbiamo riprendere il filo della matassa uniti tutti intorno ad un valore comune per poter andare avanti, ci vuole umiltà conscenza dei propri limiti e riconoscimento delle qualità altrui.

    Nel gioco TuttiContro tutti ci ritroveremo tutti con un pugno di mosche in mano.
    Ultima modifica di SCIROCCO; 13-06-10 alle 11:27

  10. #10
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    Predefinito Rif: Costituzione vecchia, da rifare!

    Citazione Originariamente Scritto da SCIROCCO Visualizza Messaggio
    Non condivido, parlo di oggi, purtroppo non è colpa delle Costituzione se le cose non funzionano, ma della furbizia dell'essere umano che ha trasformato in reti di clientelismo il sistema Stato, sfuotando del significato originario, Politica il Voto.
    Oggi ci ritroviamo ad un passo dal dirupo e questo non è certo opera della Costituzione anzi.

    Sono una donna del 2010, credo che non ci siano cattivi nella P.A. e super eroi nel privato, questo modo di seminare ha solo creato alibi per la delinquenza arricchendo gli approfittatori da ambo le parti.

    Le radici sono una ricchezza, noi l'abbiamo nella Carta Costituzionale, troppi errori sono stati commessi negli anni da appetiti ingordi, non credo che cambiare la Costituzione, o portare nuove Leggi faccia cambiare in meglio le cose anzi....sono le persone con il loro senso del dovere, la responsabilità e la conoscenza del Significato Stato&Privato, il ritorno a dare opportunità effettiva a chi è capace, questa netta distinzione e non l'uso comune di marchette clientelare nascoste da ottimizzazione per i cittadini che poi diventano ulteriori tasse, come la Gestione dell'Acqua delle Ferrovie degli Ospedali, parlo della Liguria una vera tragedia, hanno tolto servizi eccellenze come l'Ospedale di SantaMargherita Ligure ecc. opere pubbliche da incubo, nessuna visione e progettazione del domani in base alle risorse comprensoriali, tutto fatto tanto per farlo, fatto male arriccchendo gli stipedi dei direttori generali sempre di più loro e meno servizi noi.

    Alla luce di questi fatti cosa vuoi cambiare? Se non cambiano le teste è inutile fare leggi rimangono solo sulla carta e mortificano solo le persone per bene e quelle che sanno lavorare oggi sempre più tartassate e messe da parte, cestinando l'esperienza la trasmissione di valori, abbiamo reciso le nostre radici.

    L'Italia oggi è un delirio in una confusione totale.

    Dobbiamo riprendere il filo della matassa uniti tutti intorno ad un valore comune per poter andare avanti, ci vuole umiltà conscenza dei propri limiti e riconoscimento delle qualità altrui.

    Nel gioco TuttiContro tutti ci ritroveremo tutti con un pugno di mosche in mano.
    Non ci spiega cosa abbia di bello la nostra costituzione.
    é sacra? é superiore allo statuto albertino? Se si perché.

    Mi pare di parlare con quello cui era stato regalato un disco di nocola di bari assiene al grammofono ed avendo sempre sentito quel disco decise che nicola di bari fosse il migliore dei cantanti di cui l'italia potesse vantare.

    Lei crede che tutti i vizii descritti come italiani non siano invece propri di tutte le genti?

    Probabilmente non basta avere una costituzione per vivere civilmente ma questo dovrebbe essere valido qui da noi come nel resto dell'orbita terracquea.

    Secondo lei una magistratura di parte é comune a tutti i popoli?
    Si può sopportare silenziosamente oppure sarebbe da intervenire per modificarla?

    Mi sa spiegare come m ai le intercettazioni pubblicate sui giornali non riguardano mai magistrati? Sono una casta di puri? Rispettosi delle leggi sempre?

    Uno stato in cui sì'invoca l'indipendenza della magistratura dalla politica
    noni si dovrebbe preoccupare che anche quest'ultima fosse indipendente dalla magistratura?

    La costituzione aveva posto dei confini a tal proposito,naturalmente negli anni 90 si pensò cosa saggia limitarli, anzi ANNULLASRLI.

    Tutti i cittadini sono uguali dinnanzi alla legge ! i magistrati sono cittadini
    e vengono giudicati da loro colleghi i politici vengono giudicati dai giudici.

    Le sembra una parità di diritti?

    Non può sorgere il sospetto che un collega giudichi il collega in modo puù benevolo di quanto potrebbe fare con un cittadino qualunque?

    Responsabilità civile dei magistrati? Se ricordo bene ci fu un referendum, cosa stabilì?

 

 
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