Originariamente Scritto da
salvator.rosa
In una sezione denominata "Grandi artisti e scienziati meridionali", secondo me, si dovrebbe fare anche approfondimento. Ciò vuol dire che, una volta espresso un certo numero di nomi, ci si dovrebbe soffermare su uno di essi e riflettere sul motivo di questa grandezza che gli riconosciamo, a volte, per sentito dire.
Per quanto mi riguarda nel percorso del meridionalismo attuale è mancata, fin ora, una struttura teorica che consolidi il significato di un “pensiero meridiano” che vuol dire, un modo di vedere il mondo, altro da quello che ci ha imposto il sistema culturale in cui siamo cresciuti.
Che vuol dire ciò? Significa che non basta più rispondere alla storia ufficiale, che ci rappresenta storicamente indietro rispetto a …tutti, con “non è vero perché avevamo questo e quello”. Non basta più rispondere alla retorica del risorgimento “non è vero che eri mosso da motivazioni ideali, mi hai invaso”.
Questi argomenti li abbiamo detti e ridetti, adesso bisogna ricostruire nella nostra coscienza la struttura culturale che sta dietro a tutte le eccellenze che rinfacciamo ai nostri detrattori.
Ciò vuol dire che se diciamo “eravamo avanti nel diritto, eravamo avanti negli studi economici, eravamo avanti negli studi storici e nelle arti” dobbiamo capire, noi per primi, perché? Grazie a quali presupposti esistevano queste eccellenze?
Se prendiamo in oggetto uno di questi aspetti, che ne so …il diritto, dobbiamo necessariamente parlare di una colonna del diritto qual è Filangieri, ma non basta, se volessimo andare all’ origine di tutte le eccellenze dei campi culturali che ho appena citato ci troveremmo un gigante, una mente davvero grandissima che ha dato principio a numerose scienze che hanno caratterizzato il nostro tempo: diritto, appunto, e sociologia, antropologia, psicologia.
Questo gigante si chiama Giambattista Vico, che non è uno tra i grandi, è proprio il PIU’ GRANDE, e dovrebbe essere faro per chiunque, tanto più per chi si dice meridionalista.
Lanciato il sasso do alcuni spunti sul pensiero vichiano che, se verranno raccolti, potrebbero diventare il primo tra gli approfondimenti che vagheggio:
METODO DI VICO PER LO STUDIO DELLA STORIA QUALE FONDAMENTO DI OGNI CONOSCENZA:
Per Vico si ha vera scienza quando si raggiunge la coscienza della storicità umana come storia della socialità. Questa storia sociale poggia sul legame tra la filologia, che procura una conoscenza di certezze stabili, e filosofia, come conoscenza della verità.
la storia si scandisce in tre stadi, in corrispondenza dell'evoluzione ontogenetica (sviluppo biologico generale) e filogenetica (evoluzione relativa a una specie).
1) Gli uomini hanno prima “sentito senza avvertire” cioè non capivano il mondo circostante e attribuivano i fenomeni alle divinità (età degli dei).
2) Poi hanno avvertito con animo perturbato e commosso, cioè non erano mossi nelle proprie azioni da leggi scritte ma da doveri morali che erano suscitati dalla poesia. Esempio: il poema omerico suggeriva ai greci di comportarsi eroicamente in battaglia (età degli eroi).
3) Poi hanno imparato a riflettere con mente pura, regolano cioè il proprio comportamento con il raziocinio e con le leggi (età della ragione o degli "uomini").
Da sempre l'umanità perviene periodicamente al massimo del suo sviluppo per poi ricadere nella barbarie primordiale. Il continuo passaggio dall'uno all'altro stadio nel cammino della civiltà è espresso con la famosa formula dei "corsi e ricorsi storici".
Questa teoria fornisce così all'antropologo la chiave per riconoscere l'identità dell'umanità primitiva.
La modernità del suo pensiero si evince proprio dal tentativo di ricreare, comprendere, la forma mentis degli “orribili bestioni”, i primitivi, i cui miti sono letti dal genio di Vico come una modalità di conoscenza intuitiva.
L'insorgenza nella mentalità del primitivo di una prima originaria forma di coscienza e conoscenza, orientata dalla e nella poesia in quanto linguaggio capace di anticipare e prevenire la conoscenza scientifica, testimonia di una prospettiva evoluzionistica, che è una delle più sorprendenti e più attuali dell'ermeneutica vichiana.
-Se qualcuno desidera posso continuare.
- Intanto, un argomento di discussione può essere quello delle effettive ricadute del pensiero di vico sulla cultura.