Toglietemi per cortesia dalle TV la sorella teatrante!
Insopportabile!
Viceversa le viene dato spazio a gogò.
Una vergogna.
Toglietemi per cortesia dalle TV la sorella teatrante!
Insopportabile!
Viceversa le viene dato spazio a gogò.
Una vergogna.
Caso Voghera – Salvini: è legittima difesa. Marocchino morto doveva essere espulso
21 LUGLIO 202121 LUGLIO 2021 LOMBARDIA LETTURA 1 MIN
“Quello che sta emergendo in queste ore è che il soggetto che purtroppo è morto, e sottolineo purtroppo perché una morte è sempre una sconfitta, era un pluripregiudicato, noto alle forze dell’ordine, pendevano due richieste di espulsione, inevase. Si è reso protagonista di aggressioni, violenze e atti osceni. E molto probabilmente, ma lasciamo che siano i giudici a deciderlo, quello che è accaduto è stato un atto di legittima difesa. Se questo soggetto fosse stato espulso come da richieste non staremmo qui a parlare di questo. Chiedete al ministero dell’Interno perché non era stato espulso”. Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, al gazebo allestito dall’Udc in piazza del Popolo a Roma per la raccolta firme sui referendum riguardanti la giustizia, commentando la notizia dell’assessore leghista alla sicurezza di Voghera, nel Pavese, ha ucciso in piazza un cittadino marocchino con un colpo di pistola.
https://www.lanuovapadania.it/lombar...ssere-espulso/
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Dovrebbe.
Invece verrà usata dalle zecche per i loro lerci interessi di bottega e di coop.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Oggi la seconda edizione della “Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime delle marocchinate”
18 MAGGIO 202218 MAGGIO 2022 CULTURA LETTURA 1 MIN
Si celebra oggi la seconda edizione della “Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime delle marocchinate”. Con lo slogan “La Storia non si cancella”, saranno commemorati 60mila donne e uomini italiani violentati delle truppe coloniali francesi nel periodo 1943-1944. La manifestazione è organizzata da ANVM, Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate, sodalizio che da tanti anni ricerca documenti e testimonianze su queste tragiche vicende e si avvale della collaborazione di un gruppo di avvocati, ricercatori storici, giornalisti e scrittori. Per aderire alla manifestazione basta compilare il modulo presente sul sito www.marocchinate.org; o inviare una mail a presidente@marocchinate.org.
Molti sono i Comuni che furono flagellati dal fenomeno degli stupri di guerra compiuti dai magrebini inquadrati nell’esercito d’oltralpe. Infatti, le violenze da parte dei coloniali francesi contro i civili italiani iniziarono con lo sbarco in Sicilia nel luglio 1943, proseguirono in Campania, nelle provincie laziali di Frosinone, Latina, Roma e Viterbo; in Toscana nel senese e nel grossetano e nell’isola d’Elba, per terminare alle porte di Firenze nel luglio 1944. “Invito ad aderire alla manifestazione le associazioni, le amministrazioni comunali e i cittadini – ha detto Emiliano Ciotti, presidente nazionale ANVM e autore di libri sull’argomento – l’anno scorso, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, la manifestazione ha avuto un buon successo. Dobbiamo lanciare un messaggio forte affinché le vittime non vengano dimenticate e la commemorazione sia istituita con una legge dello Stato”.
https://www.lanuovapadania.it/cultur...-marocchinate/
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.