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:Esther:
Io invece credo che il caso sia che
alcune (e non tutte) sue tesi espresse nel
De divisione naturae furono condannate dal concilio provinciale di Sens e poi da Onorio III nel 1225, anche perché ad esse si ispirarono, degenerando, e per altro peraltro andando oltre le intenzioni di Eriugena, i sistemi panteistici di Amalrico di Bène e Davide di Dinand.
A lungo dimenticato, venne riscoperto nel XIX secolo, e interpretato in senso eterodosso: sia per esaltarlo come libero pensatore (B.Haureau, Paris 1850), sia per condannarlo (N.Moeller, Mainz 1844).
Studi del XX secolo, chiarendo il suo nesso con la Patristica, ne hanno invece sottolineato la sostanziale ortodossia: così il Gilson, C.Vasoli, Cappuyns e von Balthasar, esprime apprezzamento, ma anche riserve (pp. 318/9) per l'acosmismo di Eriugena, e la sua confusione tra amor naturalis e caritas.
Culturanuova: Scoto Eriugena