Coloro che si lamentavano della sovraesposizione di Silvio Berlusconi in Rai, qualche anno fa, dovranno ricredersi osservando i dati dell’attuale premier, Matteo Renzi, nella televisione di Stato perché superano quelli del proprietario del Milan.
L’Agcom parla chiaro. Nei Tg Rai, il tempo dedicato a Matteo Renzi (da Presidente del Consiglio dei Ministri) è superiore del 50% rispetto a quello di Berlusconi premier: 18% contro 11,8% le percentuali del tempo di parola (ovvero lo spazio in cui una persona parla direttamente alla televisione). Praticamente 11 minuti contro ‘soli’ 7.
Differenti le cifre Mediaset. Nel periodo preso in esame (giugno 2008 – gennaio 2009), Silvio Berlusconi copriva il 33% del tempo di parola. Percentuali bulgare. Oggi Renzi (marzo 2014 – ottobre 2014) si attesta al 25%, una cifra notevole. Non minore è la presenza di Renzi a La7: sfondata la quota 25% sulla rete del settimo canale. Il Partito Democratico, invece, vive un’altalena di percentuali, scendendo al 18,3% in Rai e salendo al 15,5% a Mediaset.
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Strano caso quello del MoVimento 5 Stelle: pur essendo il primo partito d’Italia – almeno secondo i dati ufficiali delle elezioni politiche 2013, dove si attestò al 25,56% dei suffragi – la propria percentuale di tempi di parola è solo al 8%. Sopra a loro addirittura il partito politico di Berlusconi, che però un anno e mezzo fa (alle elezioni politiche 2013) si era portato al 21,57% dei consensi.
Daniele Errera

Scritto da: Daniele Errera
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