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canaglia
teheran, 20 gen. (askanews) - l'iran e la russia hanno firmato oggi un procotollo d'intesa per rafforzare la "cooperazione militare bilaterale alla luce dei comuni interessi". Questa formula diplomatica è comunemente usata da mosca per indicare contratti nel settore degli armamenti, ma in questo caso sembra volere soprattutto sottolineare un allineamento di interessi di ampio respiro tra i due paesi sotto sanzioni (l'iran per il suo programma nucleare, la russia per l'ucraina), entrambi in difficili rapporti con gli usa, tutti e due sostenitori del regime siriano di bashar al assad. Senza contare che mosca è il principale fornitore di armi del paese degli ayatollah. La firma è avvenuta in occasione della visita a teheran del ministro della difesa sergey shoigu.
In base a questo accordo, che shoigu ha sottoscritto assieme al suo omologo iraniano hossein dehghan, sarà rafforzata "la cooperazione per il mantenimento della pace, per assicurare la sicurezza e la stabilità regionale e internazionale, per lottare contro il separatismo e l'estremismo". Inoltre, i due paesi collaboreranno per "l'addestramento militare e l'organizzazione di manovre congiunte".
"speriamo che la firma di questo protocollo di intesa permetterà di sviluppare la cooperazione militare tra russia e iran, che gioca un ruolo chiave per garantire la sicurezza in tutta la regione", ha dichiarato il responsabile russo della difesa, il più alto responsabile militare russo in visita in iran dal 2002 a questa parte, fanno notare i media iraniani.
In realtà tra mosca e teheran negli ultimi anni ci sono stati anche importanti momenti di frizione. In particolare, sullo sfondo dei negoziati internazionali sul programma nucleare iraniano, la russia - per rispettare l'embargo delle nazioni unite - ha stracciato nel 2010 un contratto firmato tre anni prima per la consegna di missili anti-aereo s-300 per 800 milioni di dollari. Per la rottura del contratto, l'iran reclama un indennizzo per quattro miliardi di dollari.
Il documento firmato oggi potrebbe districare anche anche questo nodo. "i due ministri hanno trovato un'intesa sulla questione degli s-300", sostiene "al alaam", emittente di stato iraniana che trasmette in lingua araba. E' logico, fanno notare alcuni media russi vicini al governo moscovita, che la controversia va risolta se i due paesi vogliono procedere al rafforzamento della loro alleanza.
Le sanzioni internazionali, imposte all'iran dall'onu, limitano anche le possibilità di cooperazione militare tra mosca e teheran, commenta ad esempio voce della russia. Per svilupparla su ampia scala, le sanzioni devono essere revocate. In questo caso, secondo le stime degli esperti, il fatturato della cooperazione tecnico-militare tra i due paesi potrebbe raggiungere la cifra di 11-13 miliardi di dollari.
"la visita del ministro della difesa di mosca a teheran può essere considerata come una mossa che mira ad anticipare gli eventi e a gettare le basi della cooperazione tecnico-militare con l'iran dopo la revoca delle sanzioni", ragiona l'emittente russa.
"consideriamo questo accordo il punto di partenza per lo sviluppo della cooperazione militare secondo scadenze temporali precise", ha detto da parte sua il ministro iraniano. "quello che è stato più importante di qualsiasi altra cosa nella discussione - ha aggiunto il ministro dehghan - è stata l'analisi comune e unitaria rispetto alla questione del terrorismo e dei fattori che minacciano la sicurezza regionale e rispetto la politica globale dell'america, di interferenza negli affari regionali e internazionali".