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  1. #141
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    Predefinito Re: Giovanni di Gamala è esistito?

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio
    però nel diritto romano non è stato trovato questo, ma se fosse una usanza pagana liberare un criminale non era di certo buono

    io penso che in quell'occasione ci sia stata una pressione "doveva o che lo obbligava" non si sa da chi che doveva concedere una grazia ( forse una sorta di scambio di prigionieri?)
    Ti ricordo che nella pericope dell'adultera, di cui abbiamo già discusso, Gesù ha liberato una donna rea di aver commesso il "crimine" (allora era ritenuto tale) di aver messo le "corna" al marito.

    Non dimentichiamoci inoltre che la "grazia" del condannato, intesa come atto di misericordia è presente sia nella cultura giudaica che in quella cristiana...

    “In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”

  2. #142
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    Predefinito Re: Giovanni di Gamala è esistito?

    Citazione Originariamente Scritto da Ucci Do Visualizza Messaggio
    Non ho letto nei dettagli la discussione ma non mi sorprende il fatto che per un certo tempo le usanze pagane siano persistite.
    La questione, come già evidenziato è che tale usanza (quella della grazia di un condannato durante la pasqua) è stata mascherata dalla CEI (almeno nell'ultima versione) come "abitudine" del governatore, o come "volere" di Roma. In questo modo è stata cancellata quella parte che raffigurava comunque il popolo ebraico capace di "perdonare", e di usare "misericordia", anche se solo una volta l'anno.

    “In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”

  3. #143
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    Predefinito Re: Giovanni di Gamala è esistito?

    Citazione Originariamente Scritto da Gianky Visualizza Messaggio
    Per l'amor di dio! Non ho letto libri dei De Angelis ma ho letto qualche brano dei libri riportati sul web, ipotesi totalmente sconclusionate, passaggi inventati, parentele tra Maria (la madre di Gesù) con Erode o addirittura con Tiberio che sono semplicemente ridicole. Prove? ZERO! Meno di zero.
    Molto meglio gli scritti di Salsi, anche se in lui le ipotesi sono molto ma molto tirate per i capelli, quando ad esempio sostiene che Stefano (il protomartire) è una figura inventata (possibile che sia inventata ma Salsi non porta prove al riguardo) oppure quando il redattore degli Atti sbaglia il nome della regina di Nubia (e ci sta che la sbagli), e da questi due fatti passa a dare dell'imbroglione al redattore degli Atti, affermando che è tutto falso. Insomma i vangeli sono sicuramente interpolazioni successive di scritti originali (il vangelo degli Ebrei?) ma anche i critici non brillano di certezze.
    Cristo il Romano: Maria Vergine, la Moglie del Re Erode il Grande

    La sacra famiglia è composta da Gesù, Giuseppe e Maria, la chiesa cerca da secoli le prove storiche della loro esistenza. Le abbiamo trovate in Giuseppe Flavio, dove Maria è la terza moglie del re Erode il Grande. Dai Vangeli sappiamo che Erode cercava Maria che fuggì in Egitto con Gesù e Giuseppe dal

    Vangelo di Matteo 2,13: Essi erano appena partiti, quando un angelo del signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto.

    Che motivo avrebbe avuto Erode, ormai anziano e a pochi giorni dalla morte, di cercare Maria per uccidere Gesù? Se Gesù era ancora piccolo, come avrebbe potuto pensare che potesse diventare il re d’Israele e prendere il suo posto? Erode aveva inoltre un esercito imponente e l’appoggio delle legioni romane, quindi sotto la fuga della sacra famiglia deve celarsi ben altro motivo, in Guerra Giudaica dello scrittore ebreo G. Flavio, abbiamo trovato una Maria, terza moglie del re Erode, che cercò di avvelenare il marito con un veleno venuto dall’Egitto; ma si tratta della stessa Maria? Vediamo i passi da Guerra Giudaica:

    Viveva a Gerusalemme un sacerdote molto noto di nome Simone, figlio di Boeto, un Alessandrino, che aveva una figlia considerata la più bella del tempo. Siccome di lei si parlava molto dai cittadini di Gerusalemme, e come capita, sulle prime Erode fu eccitato da quanto udiva, poi, dopo averla vista, fu colpito dall’avvenenza della ragazza;

    Erode per sposare Maria, figlia di Simone Boeto, sacerdote ad Alessandria sotto Cleopatra, adoratrice del culto di Iside, nominò Simone Boeto sacerdote del tempio di Gerusalemme. Poi lo scrittore continua il racconto facendoci sapere che:

    Inoltre, il padre lo aveva anche privato della speranza nei figli; infatti non uno dei suoi figli Erode aveva nominato come prossimo successore dopo la sua morte, bensì Erode figlio di Mariamme.

    Erode aveva nominato suo figlio Antipatro, che aveva 50 anni, suo successore e dopo la morte di Antipatro il figlio di Maria di due anni. Il nome Mariamme in ebraico è reso come מִרְיָם, (Miriam), nome di tradizione biblica Maria in Italiano. Poiché nella società giudea di epoca tardo-asmonea le due lingue più diffuse erano l’aramaico e il greco della koine, presso la corte era diffusa la versione greca di questo nome. Giuseppe Flavio lo scrive «Μαριάμη» («Mariame»), ma in alcune edizioni la “m” viene raddoppiata, diventando così Mariamme. Successivamente la seconda “m” divenne “n” per dissimilazione, mutandosi così in “Mariamne”. Ancora da Guerra Giudaica:

    Si trovò che anche Mariamme (Maria), la figlia del sommo sacerdote, era partecipe della congiura; lo svelarono, infatti, i suoi fratelli sottoposti alla tortura. Della colpa materna il re punì anche il figlio, cancellando dal testamento Erode (Gesù), suo figlio, che vi era nominato come successore di Antipatro.

    “[…] Il veleno fu portato dall’Egitto da Antifilo, al quale era stato dato da suo fratello, che è un medico, e Teudione lo portò da noi. Dopo fu preparato da Antipatro per usarlo contro di te; io lo ricevetti da Ferora, e io stesso l’ho custodito.”

    Abbiamo trovato una Maria che nel 5 a.C., cospirò per uccidere il re Erode, suo marito con un veleno venuto dall’Egitto, stesso luogo dove fuggirà la Maria dei vangeli. Inoltre coincidono sia la data della fuga di Maria dei Vangeli con la cospirazione della moglie del re, sia il fatto che Erode cercava entrambe. Pura coincidenza? Vediamo chi era Maria Boeto, nella sua famiglia troviamo: Simone, figlio di Boeto, padre di Maria; Mariamne o Maria II Boeto terza moglie del re Erode il Grande; Eleazar o Lazzaro, figlio di Boeto, attestato in Giuseppe Flavio e nel testo Mandaean Sidra d-Yahia; successe a suo fratello Joazar e fu sommo sacerdote dal 4 al 3 a.C; Gesù Boeto; sommo sacerdote nel 63-65 d.C. Marta Boeto che sposerà Gesù in tarda età; Tutti i cinque personaggi li ritroviamo nei vangeli quando:

    Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest’olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.

    Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: “Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?”. Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: “Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me”.

    Dalla comparazione di questi due passi dei vangeli, scopriamo che la donna che si trovava a casa di Simone era Maria e che con lei vi erano anche Marta e Lazzaro, tutti e cinque i personaggi della famiglia Boeto riuniti insieme: casa di Simone Boeto con dentro Gesù, Maria, Marta e Lazzaro. Ma ancora non siamo contenti, sappiamo che Joshua ben Phabet Boeto, nipote di Simone Boeto e figlio di Phabet Boeto fratello di Simone, aveva tre figlie: Anna, Elisabetta e Giovanna, tutte e tre cugine di Maria Boeto. Ora se la Maria dei vangeli è la Maria moglie del re Erode, dovremmo trovare una relazione di parentela anche nei vangeli tra questi personaggi.

    Vangelo di Luca 1,36: “Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile”.

    Elisabetta e Anna risultano essere sorelle per il cristianesimo, così come lo sono nella famiglia Boeto. Nei vangeli la parentela di Elisabetta e Maria non viene specificata, ma nella tradizione cristiana più tarda è definita sua cugina, figlia di Ismeria, figlia a sua volta di Emerenzia e sorella di Anna. Dal protovangelo di Giacomo e dallo PseudoMatteo sappiamo che Anna si prese cura di Maria, inoltre Giovanna la ritroviamo nei vangeli come discepola di Gesù.

    Ad ulteriore conferma delle prove scoperte aggiungiamo il fatto che Gesù figlio di Maria Boeto sposerà Erodiade e con lei avrà una figlia, Salomè, che troviamo sotto la croce di Gesù nel Vangelo di Marco. Inoltre chiudiamo vedendo come tre episodi che avverranno nel 68 d.C., quando Gesù Boeto fu ucciso dagli Idumei e dagli Zeloti, sono stati ripresi dagli evangelisti.

    La colpa fu di un procuratore romano, Gessio Floro, che ne combinò di tutti i colori contro il popolo ebraico, Gesù cercò di fermare la rivolta facendo un lungo discorso agli Idumei ma non ci fu nulla da fare. Essi pensarono che si era venduto a Roma e lo uccisero. Questo il racconto di G. Flavio sulla morte di Gesù in Guerra Giudaica:

    “Perciò Gesù, il più anziano dei sommi sacerdoti dopo Anano, montò sulla torre che fronteggiava gli Idumei e si rivolse a loro dicendo che fra i molti e svariati mali che opprimevano la città nessuno l’aveva tanto colpito quanto i voleri della fortuna per cui anche gli eventi più inaspettati favorivano i piani dei farabutti. “A sostenere contro di noi degli individui perversi voi vi siete precipitati con un ardore che non si sarebbe capito nemmeno se la metropoli avesse invocato il vostro aiuto a difesa dai barbari. Se io vedessi nelle vostre file gente simile a quella che vi ha chiamato…”

    Dal discorso di Gesù, che occupa ben tre pagine del libro Cristo il Romano, emerge la figura di un uomo buono e giusto, sacerdote e politico con abili capacità oratorie, che sacrificò la sua vita per il popolo di Gerusalemme. Per la prima volta, a distanza di 2000 anni, riemergono le vere parole di Gesù. L’evangelista Matteo descrive ben tre eventi che avvennero quando Gesù morì nel 68 d.C., retrodatandoli al 33 d.C., e questa è stata la conferma ulteriore e definitiva che avevamo ricomposto tutti i tasselli del mosaico. Ecco cosa scrive G. Flavio poco prima che Gesù morisse assassinato dagli idumei:

    “Durante la notte scoppiò un violento temporale con venti impetuosi, piogge torrenziali, un terrificante susseguirsi di fulmini e tuoni e spaventosi boati di terremoto. Sembrava la rovina dell’universo per la distruzione del genere umano, e vi si potevano riconoscere i segni di un’immane catastrofe.”

    Ed ecco come l’evangelista Matteo ha retrodatato il terremoto di cui parla G. Flavio nei vangeli nell’inventata morte per crocifissione di Gesù.

    “E Gesù, emesso un alto grido, spirò. Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di dio!» .

    Non è finita in quanto poche righe aver parlato della morte di Gesù, G. Flavio parla della morte di un uomo facoltoso, Zaccaria, ucciso dai rivoluzionari. Matteo nel suo vangelo fa parlare Gesù della morte di Zaccaria avvenuta ben 35 anni dopo, inoltre dopo la rivolta ci fu la distruzione del tempio di Gerusalemme e della città, ovvero l’abominio della desolazione: anche in questo caso Matteo fa parlare dell’abominio della desolazione a Gesù, durante il suo ministero. In questi passi possiamo invece vedere come Giuseppe Flavio descrive la morte di Gesù e di Anania:

    “A lui si affiancava degnamente Gesù, inferiore rispetto ad Anano, ma superiore agli altri. Debbo ritenere che dio, avendo condannato alla distruzione la città contaminata e volendo purificare col fuoco i luoghi santi, eliminò coloro che vi erano attaccati con tanto amore. E quelli che poco prima, avvolti nei sacri paramenti, avevano presieduto a cerimonie di culto di portata universale ed erano stati oggetto di venerazione da gente venuta nella città da ogni paese, era dato ora di vederli gettati ignudi in pasto ai cani e alle fiere. Su uomini siffatti io credo che la stessa virtù abbia lacrimato, lamentando di esser stata così calpestata dalla malvagità: tale fu la fine di Anano e di Gesù .”

    Nel libro Cristo il Romano abbiamo inoltre ricostruito la vicenda che portò all’arresto e processo di Gesù con Pilato e come fu salvato dalla crocifissione.

    Alessandro De Angelis ricercatore storico delle religioni

    Tratto dal libro Cristo il Romano

    “In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”

  4. #144
    libero
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    Predefinito Re: Giovanni di Gamala è esistito?

    Citazione Originariamente Scritto da Giordi Visualizza Messaggio
    No caro... non rigirare la frittata. Tu hai sostenuto che un "insegnamento" deve essere credibile in quanto è sopravvissuto fino ad oggi.

    Questa a mio avviso è una enorme boiata...
    Ok allora mettiamola così: se un insegnamento (quello di Gesù Cristo se rimaniamo nel cattolicesimo) persiste fino ad oggi nonostante il progressimo della scienza e lo svolgersi del pensiero dell’uomo verso le questioni esistenziali prime, vuol dire forse che il primo non invalida tale insegnamento (poichè si pone su un altro piano) mentre il secondo “rafforza” la credibilità di un insegnamento piuttosto che delegittimarla.

    Questo potremmo dirlo senza che ti venga il mal di pancia, sicuramente non direi che questo discorso sia una boiata pazzesca.

    P.s. “credibilità” non essendo uguale a “credenza”.
    se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...

  5. #145
    libero
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    Predefinito Re: Giovanni di Gamala è esistito?

    Citazione Originariamente Scritto da Giordi Visualizza Messaggio
    La questione, come già evidenziato è che tale usanza (quella della grazia di un condannato durante la pasqua) è stata mascherata dalla CEI (almeno nell'ultima versione) come "abitudine" del governatore, o come "volere" di Roma. In questo modo è stata cancellata quella parte che raffigurava comunque il popolo ebraico capace di "perdonare", e di usare "misericordia", anche se solo una volta l'anno.
    Non mi privo affatto delle ricostruzioni storiografiche ed anzi mi è capitato di entrare in contatto con svariate teorie (come quella strampalata che vorrebbe il Cristo non morto sulla croce o che lo vorrebbe morto di vecchiaia in Kamshir), ma non è questo il punto.

    Come già detto, c’è un organo preposto e legittimato ab origine all’esegesi.

    Se vuoi concludere che nei Vangeli sia stata edulcorata la notizia storica che il “popolo ebraico” potesse/sapesse perdonare (poi il soggetto qual’è: il popolo come unità “amorfa”, o dei suoi od un suo rappresentante?) ne prendo atto ma mi fido dei compilatori legittimati (i quali, non ti credere si privino di riscontri e studi storici).

    Così come tu ti fidi, secondo raziocinio, dei medici o degli istruttori legittimati.
    se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...

  6. #146
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    Predefinito Giovanni di Gamala è esistito?

    Citazione Originariamente Scritto da Ucci Do Visualizza Messaggio
    Ok allora mettiamola così: se un insegnamento (quello di Gesù Cristo se rimaniamo nel cattolicesimo) persiste fino ad oggi nonostante il progressimo della scienza e lo svolgersi del pensiero dell’uomo verso le questioni esistenziali prime, vuol dire forse che il primo non invalida tale insegnamento (poichè si pone su un altro piano) mentre il secondo “rafforza” la credibilità di un insegnamento piuttosto che delegittimarla.

    Questo potremmo dirlo senza che ti venga il mal di pancia, sicuramente non direi che questo discorso sia una boiata pazzesca.

    P.s. “credibilità” non essendo uguale a “credenza”.
    Ti tranquillizzo... nessun mal di pancia per simili cose, anzi. È proprio il progresso della scienza e lo sviluppo del pensiero umano che mi inducono a ritenere meno credibile l’insegnamento cattolico (e non di Gesù) di quanto non lo fosse prima.
    Magari non te ne sarai accorto ma la maggior parte di coloro che hanno seguito e seguono tuttora questo cosiddetto “insegnamento” sono diminuiti nel tempo in termini percentuali, ma sopratutto si definiscono cattolici (o più genericamente cristiani) pur non sapendo quasi nulla di tale “insegnamento”. Non sottovalutiamo poi che la resistenza di tale “insegnamento” è da attribuire poi che altro alla capacità dei vertici cattolici di saper adattare per quanto sia possibile (mediante astute esegesi) il “primitivo” insegnamento ai tempi attuali... ed infatti coloro che solitamente si sono accorti di questo (i tradizionalisti) sono una infima minoranza... quindi fossi in te non sarei così convinto di tale “credibilità”. Sopratutto basandoti sull’erroneo concetto che più un insegnamento è seguito e più tempo resiste allora automaticamente diventa “credibile”.
    Ultima modifica di Giordi; 17-02-18 alle 14:42

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  7. #147
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    Predefinito Re: Giovanni di Gamala è esistito?

    Citazione Originariamente Scritto da Ucci Do Visualizza Messaggio
    Non mi privo affatto delle ricostruzioni storiografiche ed anzi mi è capitato di entrare in contatto con svariate teorie (come quella strampalata che vorrebbe il Cristo non morto sulla croce o che lo vorrebbe morto di vecchiaia in Kamshir), ma non è questo il punto.

    Come già detto, c’è un organo preposto e legittimato ab origine all’esegesi.

    Se vuoi concludere che nei Vangeli sia stata edulcorata la notizia storica che il “popolo ebraico” potesse/sapesse perdonare (poi il soggetto qual’è: il popolo come unità “amorfa”, o dei suoi od un suo rappresentante?) ne prendo atto ma mi fido dei compilatori legittimati (i quali, non ti credere si privino di riscontri e studi storici).

    Così come tu ti fidi, secondo raziocinio, dei me o degli istruttori legittimati.
    Mi fido dei medici ma non ciecamente di tutti quelli che hanno una laurea, tu si? Come determini chi merita o meno fiducia?... i compilatori legittimati di cui parli sono stati legittimati da chi? Da organi super-partes? Oppure da un ente che sceglie i traduttori e i redattori in base al tipo di interpretazioni che sono soliti dare? Ci sono stati moltissimi adattamenti e modifiche tra le varie versioni della bibbia, dalla vulgata ad oggi... e anche dalle versioni in greco alla stessa vulgata... adesso vorresti dirmi che i primi traduttori e redattori erano meno preparati degli ultimi? Quale sarebbe a tuo avviso il riscontro storico che avrebbe determinato la cancellazione del passo sulla “grazia” del condannato in Luca e il contestuale mantenimento delle versioni di Marco e Matteo ?

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  8. #148
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    Predefinito Re: Giovanni di Gamala è esistito?

    Citazione Originariamente Scritto da Giordi Visualizza Messaggio
    Cristo il Romano: Maria Vergine, la Moglie del Re Erode il Grande

    La sacra famiglia è composta da Gesù, Giuseppe e Maria, la chiesa cerca da secoli le prove storiche della loro esistenza. Le abbiamo trovate in Giuseppe Flavio, dove Maria è la terza moglie del re Erode il Grande. Dai Vangeli sappiamo che Erode cercava Maria che fuggì in Egitto con Gesù e Giuseppe dal

    Vangelo di Matteo 2,13: Essi erano appena partiti, quando un angelo del signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto.

    Che motivo avrebbe avuto Erode, ormai anziano e a pochi giorni dalla morte, di cercare Maria per uccidere Gesù? Se Gesù era ancora piccolo, come avrebbe potuto pensare che potesse diventare il re d’Israele e prendere il suo posto? Erode aveva inoltre un esercito imponente e l’appoggio delle legioni romane, quindi sotto la fuga della sacra famiglia deve celarsi ben altro motivo, in Guerra Giudaica dello scrittore ebreo G. Flavio, abbiamo trovato una Maria, terza moglie del re Erode, che cercò di avvelenare il marito con un veleno venuto dall’Egitto; ma si tratta della stessa Maria? Vediamo i passi da Guerra Giudaica:

    Viveva a Gerusalemme un sacerdote molto noto di nome Simone, figlio di Boeto, un Alessandrino, che aveva una figlia considerata la più bella del tempo. Siccome di lei si parlava molto dai cittadini di Gerusalemme, e come capita, sulle prime Erode fu eccitato da quanto udiva, poi, dopo averla vista, fu colpito dall’avvenenza della ragazza;

    Erode per sposare Maria, figlia di Simone Boeto, sacerdote ad Alessandria sotto Cleopatra, adoratrice del culto di Iside, nominò Simone Boeto sacerdote del tempio di Gerusalemme. Poi lo scrittore continua il racconto facendoci sapere che:

    Inoltre, il padre lo aveva anche privato della speranza nei figli; infatti non uno dei suoi figli Erode aveva nominato come prossimo successore dopo la sua morte, bensì Erode figlio di Mariamme.

    Erode aveva nominato suo figlio Antipatro, che aveva 50 anni, suo successore e dopo la morte di Antipatro il figlio di Maria di due anni. Il nome Mariamme in ebraico è reso come מִרְיָם, (Miriam), nome di tradizione biblica Maria in Italiano. Poiché nella società giudea di epoca tardo-asmonea le due lingue più diffuse erano l’aramaico e il greco della koine, presso la corte era diffusa la versione greca di questo nome. Giuseppe Flavio lo scrive «Μαριάμη» («Mariame»), ma in alcune edizioni la “m” viene raddoppiata, diventando così Mariamme. Successivamente la seconda “m” divenne “n” per dissimilazione, mutandosi così in “Mariamne”. Ancora da Guerra Giudaica:

    Si trovò che anche Mariamme (Maria), la figlia del sommo sacerdote, era partecipe della congiura; lo svelarono, infatti, i suoi fratelli sottoposti alla tortura. Della colpa materna il re punì anche il figlio, cancellando dal testamento Erode (Gesù), suo figlio, che vi era nominato come successore di Antipatro.

    “[…] Il veleno fu portato dall’Egitto da Antifilo, al quale era stato dato da suo fratello, che è un medico, e Teudione lo portò da noi. Dopo fu preparato da Antipatro per usarlo contro di te; io lo ricevetti da Ferora, e io stesso l’ho custodito.”

    Abbiamo trovato una Maria che nel 5 a.C., cospirò per uccidere il re Erode, suo marito con un veleno venuto dall’Egitto, stesso luogo dove fuggirà la Maria dei vangeli. Inoltre coincidono sia la data della fuga di Maria dei Vangeli con la cospirazione della moglie del re, sia il fatto che Erode cercava entrambe. Pura coincidenza? Vediamo chi era Maria Boeto, nella sua famiglia troviamo: Simone, figlio di Boeto, padre di Maria; Mariamne o Maria II Boeto terza moglie del re Erode il Grande; Eleazar o Lazzaro, figlio di Boeto, attestato in Giuseppe Flavio e nel testo Mandaean Sidra d-Yahia; successe a suo fratello Joazar e fu sommo sacerdote dal 4 al 3 a.C; Gesù Boeto; sommo sacerdote nel 63-65 d.C. Marta Boeto che sposerà Gesù in tarda età; Tutti i cinque personaggi li ritroviamo nei vangeli quando:

    Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest’olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.

    Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: “Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?”. Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: “Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me”.

    Dalla comparazione di questi due passi dei vangeli, scopriamo che la donna che si trovava a casa di Simone era Maria e che con lei vi erano anche Marta e Lazzaro, tutti e cinque i personaggi della famiglia Boeto riuniti insieme: casa di Simone Boeto con dentro Gesù, Maria, Marta e Lazzaro. Ma ancora non siamo contenti, sappiamo che Joshua ben Phabet Boeto, nipote di Simone Boeto e figlio di Phabet Boeto fratello di Simone, aveva tre figlie: Anna, Elisabetta e Giovanna, tutte e tre cugine di Maria Boeto. Ora se la Maria dei vangeli è la Maria moglie del re Erode, dovremmo trovare una relazione di parentela anche nei vangeli tra questi personaggi.

    Vangelo di Luca 1,36: “Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile”.

    Elisabetta e Anna risultano essere sorelle per il cristianesimo, così come lo sono nella famiglia Boeto. Nei vangeli la parentela di Elisabetta e Maria non viene specificata, ma nella tradizione cristiana più tarda è definita sua cugina, figlia di Ismeria, figlia a sua volta di Emerenzia e sorella di Anna. Dal protovangelo di Giacomo e dallo PseudoMatteo sappiamo che Anna si prese cura di Maria, inoltre Giovanna la ritroviamo nei vangeli come discepola di Gesù.

    Ad ulteriore conferma delle prove scoperte aggiungiamo il fatto che Gesù figlio di Maria Boeto sposerà Erodiade e con lei avrà una figlia, Salomè, che troviamo sotto la croce di Gesù nel Vangelo di Marco. Inoltre chiudiamo vedendo come tre episodi che avverranno nel 68 d.C., quando Gesù Boeto fu ucciso dagli Idumei e dagli Zeloti, sono stati ripresi dagli evangelisti.

    La colpa fu di un procuratore romano, Gessio Floro, che ne combinò di tutti i colori contro il popolo ebraico, Gesù cercò di fermare la rivolta facendo un lungo discorso agli Idumei ma non ci fu nulla da fare. Essi pensarono che si era venduto a Roma e lo uccisero. Questo il racconto di G. Flavio sulla morte di Gesù in Guerra Giudaica:

    “Perciò Gesù, il più anziano dei sommi sacerdoti dopo Anano, montò sulla torre che fronteggiava gli Idumei e si rivolse a loro dicendo che fra i molti e svariati mali che opprimevano la città nessuno l’aveva tanto colpito quanto i voleri della fortuna per cui anche gli eventi più inaspettati favorivano i piani dei farabutti. “A sostenere contro di noi degli individui perversi voi vi siete precipitati con un ardore che non si sarebbe capito nemmeno se la metropoli avesse invocato il vostro aiuto a difesa dai barbari. Se io vedessi nelle vostre file gente simile a quella che vi ha chiamato…”

    Dal discorso di Gesù, che occupa ben tre pagine del libro Cristo il Romano, emerge la figura di un uomo buono e giusto, sacerdote e politico con abili capacità oratorie, che sacrificò la sua vita per il popolo di Gerusalemme. Per la prima volta, a distanza di 2000 anni, riemergono le vere parole di Gesù. L’evangelista Matteo descrive ben tre eventi che avvennero quando Gesù morì nel 68 d.C., retrodatandoli al 33 d.C., e questa è stata la conferma ulteriore e definitiva che avevamo ricomposto tutti i tasselli del mosaico. Ecco cosa scrive G. Flavio poco prima che Gesù morisse assassinato dagli idumei:

    “Durante la notte scoppiò un violento temporale con venti impetuosi, piogge torrenziali, un terrificante susseguirsi di fulmini e tuoni e spaventosi boati di terremoto. Sembrava la rovina dell’universo per la distruzione del genere umano, e vi si potevano riconoscere i segni di un’immane catastrofe.”

    Ed ecco come l’evangelista Matteo ha retrodatato il terremoto di cui parla G. Flavio nei vangeli nell’inventata morte per crocifissione di Gesù.

    “E Gesù, emesso un alto grido, spirò. Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di dio!» .

    Non è finita in quanto poche righe aver parlato della morte di Gesù, G. Flavio parla della morte di un uomo facoltoso, Zaccaria, ucciso dai rivoluzionari. Matteo nel suo vangelo fa parlare Gesù della morte di Zaccaria avvenuta ben 35 anni dopo, inoltre dopo la rivolta ci fu la distruzione del tempio di Gerusalemme e della città, ovvero l’abominio della desolazione: anche in questo caso Matteo fa parlare dell’abominio della desolazione a Gesù, durante il suo ministero. In questi passi possiamo invece vedere come Giuseppe Flavio descrive la morte di Gesù e di Anania:

    “A lui si affiancava degnamente Gesù, inferiore rispetto ad Anano, ma superiore agli altri. Debbo ritenere che dio, avendo condannato alla distruzione la città contaminata e volendo purificare col fuoco i luoghi santi, eliminò coloro che vi erano attaccati con tanto amore. E quelli che poco prima, avvolti nei sacri paramenti, avevano presieduto a cerimonie di culto di portata universale ed erano stati oggetto di venerazione da gente venuta nella città da ogni paese, era dato ora di vederli gettati ignudi in pasto ai cani e alle fiere. Su uomini siffatti io credo che la stessa virtù abbia lacrimato, lamentando di esser stata così calpestata dalla malvagità: tale fu la fine di Anano e di Gesù .”

    Nel libro Cristo il Romano abbiamo inoltre ricostruito la vicenda che portò all’arresto e processo di Gesù con Pilato e come fu salvato dalla crocifissione.

    Alessandro De Angelis ricercatore storico delle religioni

    Tratto dal libro Cristo il Romano

    Ecco, appunto, quel che ho scritto, fantasia pura.

    PS: riguardo ad Erode che cerca di uccidere il Bambino, ti ricordo che la faccenda è narrata solo nel vangelo di Matteo ed è evidentemente inventata di sana pianta, non parlando nessuno di questa "fantomatica" vicenda della strage degli Innocenti, ne tanto meno ne parla Giuseppe Flavio che di Erode dice tutto, anche le volte che andava in bagno. Quindi portare, come fanno i De angelis, questa favola come preludio delle loro "teorie" mi pare francamente ridicolo. Accostare poi Maria di Nazareth alla Mariamne erodiana mi pare poi senza capo e senza coda. Ritengo che le favole evangeliche andrebbero smontate in maniera meno fantasiosa.
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

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    Predefinito Re: Giovanni di Gamala è esistito?

    Citazione Originariamente Scritto da Gianky Visualizza Messaggio
    Ecco, appunto, quel che ho scritto, fantasia pura.

    PS: riguardo ad Erode che cerca di uccidere il Bambino, ti ricordo che la faccenda è narrata solo nel vangelo di Matteo ed è evidentemente inventata di sana pianta, non parlando nessuno di questa "fantomatica" vicenda della strage degli Innocenti, ne tanto meno ne parla Giuseppe Flavio che di Erode dice tutto, anche le volte che andava in bagno. Quindi portare, come fanno i De angelis, questa favola come preludio delle loro "teorie" mi pare francamente ridicolo. Accostare poi Maria di Nazareth alla Mariamne erodiana mi pare poi senza capo e senza coda. Ritengo che le favole evangeliche andrebbero smontate in maniera meno fantasiosa.
    Solo un piccolo appunto... quelle favole non hanno bisogno di essere smontate visto che sono già smontate di loro, basti vedere le numerose incongruenze presenti nei quattro vangeli inerenti a fatti, date, luoghi e personaggi...

    “In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”

  10. #150
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    Predefinito Re: Giovanni di Gamala è esistito?

    Citazione Originariamente Scritto da Giordi Visualizza Messaggio
    Solo un piccolo appunto... quelle favole non hanno bisogno di essere smontate visto che sono già smontate di loro, basti vedere le numerose incongruenze presenti nei quattro vangeli inerenti a fatti, date, luoghi e personaggi...
    Io sono del parere che i vangeli furono scritti DOPO che Paolo, l'inventore del cristianesimo scrisse le sue lettere iniziando la predicazione della SUA novella in tutto l'impero romano. Essendo scritti dopo per dare corpo e sostanza al presunto fondatore del cristianesimo, sono chiaramente un coacervo di luoghi comuni assurdi e che rispecchiano assai poco la situazione politica e sociale della Giudea del I° secolo. Teniamo inoltre conto che vennero modificati nei secoli, nei primi secoli dell'era cristiana, per adattarli ai nuovi dogmi che uscivano man mano dai vari concili dopo Nicea.
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

 

 
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