Il fascismo è morto: Benito La Russa è il nostro nuovo vice Presidente della Repubblica. Wow!
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Idioti!!!!!!!!!!!!
Ma infatti secondo me c'è stata una convergenza d'interessi, il cui bersaglio peraltro non si limitava allo stesso Prodi ma era anche Bersani.
C'erano dalemiani che non hanno potuto soffrire Prodi, da sempre visto come un "usurpatore esterno". Poi c'erano pro-inciucisti col PdL, che non ne potevano più di Bersani e del suo tentativo, o presunto tale, di cercare un accordo coi 5 stelle. E poi c'erano renziani, che avevano convenienza a far fuori Bersani per altri motivi, ovviamente. E altri ancora.
Poi va detto anche che Bersani stesso, che fino ad allora a mio avviso non aveva sbagliato strategia politica, in quell'occasione contribuì in maniera determinante a facilitare il lavoro di chi lo voleva politicamente morto con la candidatura di Franco Marini, una cazzata di cui ancora oggi a sentire le interviste che rilascia non si è mica reso conto.
Ultima modifica di Maestrale; 22-01-15 alle 18:08
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Oddio, su Bersani che non aveva sbagliato strategia politica...
Già la campagna elettorale, che è la madre di tutte le strategie politiche, fu un fallimento. E sul Quirinale ha sbagliato tutto dal principio. Bersani aveva già intenzione di fare un governo di larghe intese, infatti fece scegliere il candidato a Berlusconi. Il suo errore è stato candidarlo subito, quando era impossibile arrivare all'elezione col quorum dei due terzi. Se avesse aspettato il quarto scrutinio, Marini sarebbe stato eletto e Bersani sarebbe diventato PdC. La candidatura di Prodi fu obiettivamente figlia della disperazione. Aveva provato col M5S, ed era andata male. Aveva concordato Marini col PdL, ed era andata male.
Sobrissima e coraggiosa, soprattutto quando duettava con Crozza promettendo di smacchiare il giaguaro.
Viva gli ingenui, quelli che non fanno tatticismi e che semplicemente candidano a presidente della repubblica coloro che credono sia il meglio, fuori dai calcoli strategici per cui si aspetta per non bruciare.
Aspettare per non bruciare è dottrina ridicola, sporca, puramente tattica che non ha nessun senso con la "cosa pubblica".
Viva coloro che cadono ingenuamente nella stupidaggine del "giaguaro" e che, però, mi raccontano come stanno i fatti, anche quando sono spiacevoli.
Viva quelli che dicono: C'è la coperta corta e si potrà fare, soltanto, quello che si può.
Viva.
Ultima modifica di uamep; 22-01-15 alle 19:00
Sì, viva Bersani. E intanto ne avete persa un'altra che due mesi prima era vinta. Contenti voi.
i dalemani non avevano alcun interesse a far fuori bersani, anzi. E d'alema candidò prodi alla presidenza della commissione europea, facendolo poi eleggere, senza contare che apoggio la sua seconda candidatura alla presidenza del consiglio, contribuendo a farlo poi nominare capo del governo.
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Insomma, D'Alema è il miglior amico di Prodi.
A me non mi frega nulla del concetto di "vincere" o "perdere" quando si parla di cosa pubblica. E nemmeno del noi e voi.
Ma soprattutto non mi frega nulla del concetto per cui i fini giustificano sempre i mezzi. Concetto molto caro a chi ama vincere, giusto per il gusto della vittoria. Anzi, sono assolutamente convinto che i mezzi modificano i fini.
Se per vincere bisogna raccontare delle balle stò con chi perde tutta la vita.
Ma a voi piace vincere... come si è vinto?... e chi se ne fotte. Abbiamo vinto.