Originariamente Scritto da
Frescobaldi
Ero a Piazza del Popolo e ho avvertito una sorta di rassegnazione da parte dei deputati del M5S, come se questo famigerato “Patto del Nazareno” fosse in pratica inattaccabile.
Forse un modo per tentare di farlo saltare lo avrebbero (ci pensavo tornando a casa): dare la propria disponibilità a votare Prodi. Lo so, non è proprio il loro candidato ideale (nemmeno il mio, in verità), ma se, come pare, Berlusconi lo detesta in quanto poco incline a firmare “grazie” a vanvera e/o leggi “pro” ex cavaliere, credo che una “mossa” del genere potrebbe davvero far saltare il tavolo. Continuare a proporre i propri candidati ideali senza, ahimè, alcuna possibilità di successo lascerebbe, di fatto, campo libero ai due “furbacchioni”, visto che questi ultimi il nome lo hanno già (tutte le storielle sul quarto scrutinio e sul candidato condiviso non sono altro che “manfrine”)
Una tale “mossa” non la definirei “sporcarsi le mani”…ma semplicemente “politica”. Anche perché le alternative si chiamano Amato, Gianni Letta, Casini, D’Alema, Finocchiaro ecc., non proprio dei "grandi statisti".
Mi tornano in mente le parole di Ugo La Malfa allorquando lo accusarono, specialmente il PCI, di aver contribuito in modo decisivo all’elezione di Leone: “Al PSI abbiamo detto: noi (PRI, ndr) voteremo Nenni fino in fondo se voi prendete impegno a sostenerlo fino in fondo. Il PSI ci ha risposto: ‘non possiamo prendere questo impegno’. E io so perché: non si trattava di sostenere un laico o un socialista ma di scegliere un democristiano, e il democristiano ciascuno se lo sceglie secondo le sue simpatie. Voi (rivolto al PCI, ndr) volevate eleggere un democristiano e volevate fare un regalo, cari amici”.
Il M5S cerchi quindi di impedire, se ne è capace, questo analogo “regalo” di Renzi a Berlusconi.