Una macchina enorme, un apparato che nel corso degli anni ha visto lievitare le proprie funzioni, e con esse ovviamente anche i costi. La burocrazia di Palazzo Chigi è costata agli italiani 3 miliardi 621 milioni nel 2006; 4 miliardi 280 milioni nel 2007; 4 miliardi 294 milioni nel 2008.
La miriade di uffici interni ai dipartimenti retti da sottosegretari e ministri senza portafoglio ogni anno assicura il funzionamento di un apparato strategico come la Presidenza del Consiglio e l’espletamento di molte sue attività, ma genera anche una spesa non da poco.

Numeri che saltano ancora di più agli occhi dopo la diffusione dei dati sugli aumenti delle retribuzioni nel pubblico impiego.
In 10 anni sono cresciute del 39,7 per cento rispetto al 25,7 del settore privato.
A fianco - ispirati dal principio di trasparenza che con l’intervento del ministro Renato Brunetta ha reso obbligatoria la pubblicazione dei dati sui dirigenti e su tutta la pubblica amministrazione - pubblichiamo un elenco di nomi di dirigenti della Presidenza del Consiglio di prima fascia - che rappresentano l’apice della carriera pubblica - e dei loro compensi totali lordi.
Sia che la loro posizione sia di ruolo o fuori ruolo, il trattamento economico si compone di più voci: la retribuzione di posizione variabile in base all’incarico rivestito - che è la parte più cospicua - e la parte di retribuzione di risultato. Anche stavolta, mentre tutti i Paesi europei corrono ai ripari per tagliare la spesa pubblica e affrontare la crisi economica, i numeri stupiscono più di qualsiasi dolorosa manovra.

la redazione de ilgiornale.it del 11 06 2010 alla pg. 3

saluti