Alla vigilia del ‘Giorno della Memoria’ ci chiediamo: “c’è fascismo in Europa? E che fascismo è, come si alimenta, chi coinvolge? E in Italia?” A pochi giorni dagli scontri di Cremona, Emilio Visigalli, militante del Centro sociale Dordoni è ancora in coma. È stato vittima di un’aggressione dei neofascisti di CasaPound. Un ‘incidente’: non perché non abbiano cercato e trovato l’aggressione e la vittima, ma perché contrasta con la strategia comunicativa adottata dal gruppo.
Che in questi anni ha cercato di presentarsi con un volto perbenista tanto da essere corteggiato dai vari ‘Fratelli d’Italia’, dalle varie ‘Alleanze nazionali’, ‘Leghe nord’, ‘Forze Italie’. Ora la maschera è caduta: sono destra estrema, violenta, razzista, scatenata contro stranieri e diversi: puramente e semplicemente neofascisti. E qui c’è una differenza tra la destra europea, rappresentata soprattutto da Marine Le Pen, e la destra italiana. Quella, pur rimanendo razzista, xenofoba e negazionista della ‘Shoah’, cerca di mostrarsi affidabile, portatrice di una politica di difesa degli interessi nazionali contro l’Europa e contro l’Euro.
Da noi, la destra alza i toni. Passa dal populismo all’attacco eversivo ai valori costituzionali e alle forme della partecipazione democratica: e ora pratica la violenza squadrista. Assume l’aspetto del ghigno, incita con la bava alla bocca alla rabbia quanti questa crisi ha ridotto ai margini e ai limiti della sussistenza, e oltre.
È un gioco cinico e pericoloso quello della destra italiana. Che lascerà in eredità alle generazioni future un’Italia più divisa, più intollerante, più ignorante. Un’Italia più brutta da vivere.
VentiRighe. di Ernesto Scelza
C?è ancora fascismo in Europa. E in Italia. at RedNest Magazine